Kit hai di nuovo citato il Flos,nella terminologia gioco si intende appunto azione schermistica,la stessa cosa é utilizzata come terminologia nella scherma popolare,o si usa ancora il termine mossa o si fà così,questo proprio perché il vocabolario di un dato periodo storico o di certe classi sociali era molto povero,mentre appunto la scherma dei trattati é una scherma per persone abbienti ed appunto la terminologia utilizzata ne risente.
io per gioco intendevo quelle lunghe sequenze di attacco e parata molto simili a forme ( che poi infatti hanno fatto le gare di forme all'ultimo florentia) che si trovano nella scuola bolognese più che altro e da lì la differenza con le azioni schermistiche così come ad esempio descritte dal marcelli.
Questa é una terminologia che avete voluto utilizzare voi per una certa categoria ed ok allora questo potevi specificarlo prima-
La scherma ha dei principi comuni per ogni arma,e che per un certo periodo storico abbracciavano anche la lotta eretta, lo stesso Fiore nel Flos dice che quello che fà con una spada lo fà con un bastone
IMHO mi concentrerei sul "per un certo periodo storico", sappiamo che nel 1400 e 1500 gli autori trattavano un sacco di armi nei loro trattati poi arriva al 1600 e si passa a trattati di striscia e striscia e daga con solo alcuni accenni alle altre armi... Due teorie per me entrambe buone con una E in mezzo ovvero
Appunto e questo fa'capire che conoscevano anche le altre tipologie di scherma-
-1 le altre armi stavano cadendo in disuso
Non del tutto vero,il popolo ha continuato ad usare anche le altre armi quali bastoni,pugnali ecc....
Nei trattati di altre nazioni sono trattate ancora le altre armi.
Questo perché in Italia,come in Francia ed altre nazioni si punta sempre più verso la nobiltà che appunto tirava di striscia....,ed in quel periodo era consentito un po a tutti di avere l'arma al fianco ed avere una striscia e daga faceva figo(questione culturale e sociale di un dato periodo storico).
E
-2 il lavoro di striscia era un lavoro così preciso e di fino e richiedeva così tanto tempo ed applicazione che non era più possibile trattare tutte le altre armi del passato
Che poi è la stessa cosa che si ritrova oggi, la striscia non la si impara in un anno, la striscia fatta per bene la si impara in anni.
Ogni arma ci vogliono anni di studio per padroneggiarla,ed ecco il perché dei principi generali ,per poi passare a quelli specifici.
Inoltre quella cosa del bastone usato come una spada cerchiamo anche di contestualizzarlo, perchè è valido fino ad un certo punto, diciamo fino al 500 con le spade del 500, ma poi non è per niente vero che una bastone lo si può usare come una striscia sono proprio armi diverse che danno feedback diversi. A conferma di questo l'annosa polemica tra sale d'armi per cui le scuole concentrate sulla scherma bolognese dicono che tranquillamente loro possono usare simulacri in rattan e nylon mentre le sale d'armi che fanno striscia praticano con il ferro perchè se no non avrebbe "sentimento del ferro".
Il bastone é solo un esempio,tu poi ti stai impuntando solo sulla striscia ed ok abbiamo capito che sei preso bene di quest'arma ed ok ci sta,ma uno svicio riesce ad utilizzare alcuni principi della scherma di striscia,con coltelli da duello con lame lunghe sui 30 o 40 cm,poi ovvio che se si vuole passare alla lama in oggetto si deve poi andare a specializzarsi su questa,ma questo mi sembra pacifico e più che ovvio.
Io ovviamente sto parlando di scherma e di imparare la scherma, non di una casistica di difesa personale descritta da alcuni autori per cui "trovandomi di notte per strada senza armi prendo un pezzo di legno e mi difendo", quello è un altro paio di maniche, quello è fare di necessità virtù, ma non è che in uno studio rigoroso me ne posso andare che devo fare di necessità virtù SEMPRE.
La scherma é disciplina votata alla difesa della persona,sia essa un duello al primo sangue che un duello a morte che ad un'aggressione in un vicolo di notte,questo dato che la scherma non vuol dire altro che difendersi o ripararsi.
Poi a conti fatti, per quanto ce la vogliamo raccontare tra di noi, io mi trovo davanti, oggi, ad una associazione di maestri d'armi molto influenti e preparati che per esempio ritiene la scherma di spada da lato e rotella una didattica principale separata dalla scherma di spada da lato singola. Loro non hanno creato 3 gruppi generici di: spada a due mani, spada da lato e striscia. Ma hanno proprio dato da subito delle specializzazioni come spada a due mani del 400 diversa da spada a due mani del 500 come a dire che le due non si usano nello stesso modo, la spada e brocchiero I33 per dire che non è come quello del 500 ecc
Nessuno nega le capacità di questi tizi,e se la FIS o chi per lei decide così ben ci sta,ma é una decisione politica interna ad un'associazione,ed in questo modo si va di nuovo su una iperspecializzazione,che personalmente a me non piace,quando é ben chiaro la scherma non é una disciplina iper specializzata,specie quella di certi periodi storici.
La scherma di spada a due mani da te citata,il nei trattati del 1300 e 1400 é una scherma molto corta,mentre nei trattati del 1500 e del 1600 é trattata anche la scherma a distanza lunga,ma nel momento in cui si arriva al gioco stretto le azioni quelle sono.
La scherma trattata nel I33 di scuola tedesca,é diversa da quella che già si utilizzava in Italia o meglio nel bacino mediterraneo era una scherma a quanto pare molto più dinamica,solo che non é trattata in maniera specifica come nel trattato citato o negli altri trattati di scuola tedesca,la scherma di spada é in quel periodo grosso modo é quella,ovvio che bisogna tenere presente l'evoluzione dell'arma,con l'anello e una specie di proto gabbia che incomincia a prendere forma e una lunghezza dell'arma che incomincia ad essere sempre più lunga e che nel tempo ne influenzerà il maneggio,ma si parla di una scherma da duello,mentre nella scherma da battaglia,le spade da lato e nelle sciabole il maneggio quello era,molto simile a quello del periodo medievale e rinascimentale,con le accortezze dell'utilizzo in campo.
Quello che stanno creando loro é dei maestri a compartimenti stagni,che per carità ci può anche stare,ma non lo condivido,anche se so bene che mi dovrò adeguare perché entro un paio di anni mi prenderò il coso con la FIS,questo vuol dire che mi dovrò adeguare per prendere il diplomino,ma é una scelta che non condivido.
Io poi preferisco guardare ad i fatti ed a come si organizzano le persone nella realtà, quello conta non come io ipoteticamente potrei organizzare qualcosa.
E cmq ricordatevi sempre tutti, che il livello di argomentazioni che si usa per sostenere i "principi" è più o meno simile a quello che ci fu nella sezione karate quando un certo utente che non sudava se ne uscì dicendo che anche il karate aveva i gomiti come la muay thai e la lotta a terra estrapolata dai kata, che per carità a livello teoricissimo e generalissimo poteva pure essere vero, ma a conti fatti tra i gomiti del karate e quelli della muay thai passava l'oceano. Tendenzialmente vorrei evitare di creare lo stesso livello di assenza di sudore anche nella scherma storica.
e questa cosa ce la ricorda anche Andy che nella discussione sul saviolo scrisse
Bah.
Mi pare la solita storia del cavare la lotta a terra dai kata...
Con questo voglio dire che ok le teorie, ok le generalizzazioni sulle armi, ok disquisire ma poi dobbiamo anche avere l'onesta intellettuale per dire che contano le ore di pratica passate con quell'arma in mano è lì che poi tutte le generalizzazioni cadono e vanno a farsi benedire, è lì che i gomiti del karate non sono i gomiti della muay thai.
Per me questa ultima cosa non ha senso,che qui nessuno sta tirando fuori niente da niente,ed é un paragone che non funziona.