A me pare perfettamente coerente con le premesse, tolta la nota di colore, si delinea una differenza,che e' diversa da quello che mi sarei aspettato.
Immaginavo fossero gli sportivi per primi a reclamare la necessita' di allenamento specifico, gli storici invece fossero a favore del "one mind any weapon" sopratutto perche' lo spadista vive con in mano sempre il medesimo attrezzo, mentre lo storico immaginavo passasse dallo spadone al falcetto per il gusto della ricerca.
Darei per scontato che uno sportivo con la sua arma si mangera' sempre o quasi il corrispettivo sportico,ma per ovvie ragioni di monte ore e finalità della pratica, oltre che per una certa indiscutibile finezza teorica della scherma moderna.
Vi siete/state scannando con toni anche sopra le righe, ma si vede che c'e' impegno nel rispondersi e portare avanti le posizioni, e di cose ne stanno venendo fuori ed interessante.