Buffer: sto molto lontano dal cedimento muscolare (e, anche se meno, dal cedimento tecnico), tenendomi un po' di ripetiz in canna.
Allora pensavo di aver capito ma alla fine no non ho capito un cazzo.
cosa non è chiaro?
Ma come fai a quantificare la velocita? Come la misuri? Poi facendo finta che si possa misurare (e.g. in metri al secondo) con un apparecchio (che tra l'altro esiste), mi fermo quando sono a 2 m/s? A 1.5 m/s? Quando mi fermo? E perche?
Chiaro che sono metodi cosiddetti ad "autoregolazione", quindi si va a "sentimento". Son metodi che si applicano chiaramente meglio a persone con già un po' d'esperienza.
Non è cmq poi così difficile. Quanto il carico che stai usando non va più "su" veloce come all'inizio, sai che non sei più al massimo della dinamicità
Si chiaro
Ma questo solo per la forza generale?
Cos'è la forza generale?
Bu e che ne so
No scherzi a parte il professore ci aveva detto che per trasformare i vari tipi di forza é prima meglio fare della forza in generale?
Mai capito...........tanto per cambiare.
Pero' se non ricordo male forza generale é la forza di tutti i distretti muscolari.
Stavo "facendo la punta ai chiodi"
Quando si parla di forza "in generale", si parla di forza massimale, e cioè il campo del powerlifting.
Poi c'è l'eventuale trasformazione in forza resistente, in potenza, in velocità (ebbene sì, per quanto poco, qualcosa si può sempre fare), etc.
Di forza io ne conosco due tipi, massimale e resistente. E la seconda ha senso allenarla solo se la prima è a un livello discreto, sennò alleni il nulla.
Ecco allora magari si é questo che dici tu.
Anche per la potenza cmq la base è la forza (massimale).
P.S.
Grazie a te e agli altri che avete l'immensa pazienza di spiegarmi le cose in maniera semplice e che grazie a voi riesco a capire ed a colmare la mia immensa ignoranza.
Il bello è che il laureato sei tu
No ancora non sono laureato spero per il prossimo anno.
Scherzavo eh
Poi o seriamente molte cose non le capisco che sono scritte e spiegate in maniera per me troppo difficile il mio cervello di merda non ci arriva,poi per quanto riguarda l'allenamento sto imparando più da voi,project invictus ecc... che dalla scuola (sai il mio topic in Martial Pub).
Appunto. Mi riferivo proprio a quello. Nel senso che in una laurea ci dovrebbe essere più "contenuto" di quello che apparentemente c'è....
Lo scherzo/critica non era rivolto a te ma proprio al percorso di studi.
Guarda il metodo di Abadjiev, i numeri e l'esperienza mostrano che funziona. È un allenamento fattibile e consigliabile ? Forse no
Qui parliamo di efficacia contro "sicurezza" e "fattibilità per il comune mortale".. son cose diverse
Poi il concetto di velocità introdotto da sheiko è una figata, ma è improbabile che facendo solo lavoro veloce senza un minimo lavoro intenso la forza migliori, quando ricerca mostra che il range migliore di lavoro è tra le 4-6 rep con carichi 80-85%
Questo non è così sicuro.. le ricerche spesso sono fallaci. Anche perchè se ti alleni SEMPRE così, cmq non funzionerebbe
Gli atleti russi e anche norvegesi, facendo la media su tutta la programmazione, si allenano col 70% circa del massimale.
E questo è un grave difetto delle "ricerche": studiano solo una modalità per tempi brevi.
Il lavoro che funziona è:
1- personalizzato
2- ciclizzato/periodizzato
Senza uno dei due, soprattutto del 2o, i risultati sono scarsi.
(quindi necessariamente la velocità non la si può mantenere x tutto il set). Leggendo un po in sti mesi (anche grazie a voi che divulgate roba nuova e che funziona) ho capito che il vero nemico della crescita è il cedimento muscolare.
Intendi di crescita muscolare?
In tutti i sensi, sia forza che massa (funzionale).
Ma è noioso
Se poni massima attenzione e concentrazione nell'essere tecnico ed esplosivo, imho, no...
Pero' ad esempio come nel mio caso in questo modo farei solo due massimo tre ripetizioni specie di panca e buona notte al secchio specialmente con il peso da portare all'esame.
Stai semplificando troppo. Ci sono troppe variabili da considerare parlando di allenamento.
(ha già risposto con dovizia di dettagli il buon ryugino!)
Vediamo se riesco a sintetizzare.
Quando sollevi prima o poi succedono tre cose:
A) non riesci più a esprimere il gesto con esplosività
B) non riesci più a tenere la tecnica corretta
C) non riesci più a sollevare
C è normalmente l'ultimo ad arrivare ed è il cedimento muscolare come viene inteso comunemente. Usarlo come parametro significa pensare i pesi in termini solamente quantitativi, senza minima attenzione alla qualità.
Avviene sempre dopo A o B, di solito A e B. Il cedimento muscolare innesca sì degli effetti metabolici, ma che sono sicuramente meno che ottimali e comunque poi si pagano in termini di prestazione (qui magari non si pagano se si usano "aiutini") e spesso di incolumità. Non ci interessa.
B è il cosiddetto cedimento tecnico, il movimento è compromesso, se si va oltre si sfruttano inevitabilmente compensi che NON comportano aumenti di forza, sebbene questa modalità abbia senso in termini di ipertrofia sarcoplasmatica, ovvero non funzionale.
Mantenere la velocità di esecuzione in presenza di B è possibile ma è semplicemente l'esasperazione dei suddetti compensi. Questa cosa può anche accadere quando si è freschi e si cerca di sparare il bilanciere senza avere interiorizzato lo schema motorio corretto, classico esempio la partenza dello stacco troppo repentina.
Sebbene faccia scena, in ogni caso non serve o serve molto a poco.
A è il cedimento "dinamico" di cui parla Ragnaz, il rallentamento dell'esecuzione pur magari conservando ancora il gesto corretto. E' o dovrebbe essere il primo a presentarsi.
Se ci si allena secondo i dettami del distribuito in ottica sovietica, questo è il segnale che ci interessa per mantenere sempre altissimo lo standard qualitativo delle alzate.
Quelli bravi, bravi davvero, riescono a spostare in avanti A e B fino a farli tendenzialmente coincidere con C.
Ovvero sollevano carichi con tecnica perfetta ed esplosività fino a tendenzialmente l'ultima ripetizione possibile.
Intuitive le ripercussioni sui gesti specifici in prospettiva prestazionale: avrà più transfer uno che solleva carichi lento e impacciato o uno che solleva carichi con pulizia ed esplosività?
Anche i discorsi che sollevare puliti porta a sollevare meno, oltre a essere potenzialmente fuorvianti (non sempre più kg sul bilanciere significano più forza) in realtà hanno poco fondamento come ben visibile da questo filmato
https://www.youtube.com/watch?v=1D-pBbKfp5U
presente nell'articolo famoso di Gruzza sull'ESD. Tecnica perfetta, discesa controllatissima, fermo da manuale e bilanciere sparato in su. Da notare l'incitamento durante l'alzata.
Per ottenere tutto questo tipo di risultato (anche senza la pretesa dei 247 kg di panca) è necessario tanto lavoro tecnico e qualitativo, come spiegato da Ragnaz. Lo schema motorio va interiorizzato così profondamente che non è possibile sollevare in modo diverso nemmeno vicini al cedimento muscolare.
Alla fine non sono riuscito a sintetizzare più di così
Prima o poi dovresti scrivere un libro