Domanda tuisho

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Re:Domanda tuisho
« Reply #15 on: July 27, 2015, 21:03:29 pm »
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Non penso che la pratica del taiji "tradizionale" sia molto compatibile con il "fare a botte"...


Imho sì, o almeno così diceva anche il buon vecchio Yuen-Ming (riferendosi soprattutto allo stile Yang)


Alla base dovrebbe esserci "semplicemente" una modifica delle caratteristiche fisiche in modo da ottenere alcune qualità (tipo il pengjin).

Tali qualità poi sono visibili tramite test tipo il tuishou, ma se si parte dal tuishou per cercare di sviluppare tali caratteristiche si va a sviluppare tutt'altro.

Questo almeno quello che ho capito io (che non ho mai praticato taiji, solo avuto modo di chiacchierare con qualcuno che lo fa :) ).

Imho una am comunque sia serve per combattere. Che poi possa far bene alla salute e/o ad altro, tanto di guadagnato.
E non credo che il taiji faccia eccezione.
Ovviamente il tutto NON in riferimento al taiji sponsorizzato da decenni come ginnastica per vecchietti.
Ragnaz - alias Luca


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Offline Zìxué

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Re:Domanda tuisho
« Reply #16 on: July 28, 2015, 01:37:21 am »
0
Senti Ragnaz, l'unica è provare.
Mi offro volontario come cavia: non sono allenato come te (proprio per niente...), ma prometto massimo impegno. Troviamo il modo di organizzare la cosa (non so neanche io come, a dire il vero. Però...), ma fare "a botte" con il taiji è una cosa che prima o poi la devo provare.
Per completezza, mai fatto tuisho, solo forma. Così verifichiamo pure se l'apprendimento "a solo" può dare (o meno) risultati.

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Offline Darth Dorgius

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Re:Domanda tuisho
« Reply #17 on: July 28, 2015, 08:31:30 am »
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Non penso che la pratica del taiji "tradizionale" sia molto compatibile con il "fare a botte"...


Imho sì, o almeno così diceva anche il buon vecchio Yuen-Ming (riferendosi soprattutto allo stile Yang)


Pensa te che io baso le mie risposte proprio su quello che mi è parso di capire da Yuen-Ming!  XD

Imho una am comunque sia serve per combattere. Che poi possa far bene alla salute e/o ad altro, tanto di guadagnato.
E non credo che il taiji faccia eccezione.
Ovviamente il tutto NON in riferimento al taiji sponsorizzato da decenni come ginnastica per vecchietti.

Ma sono d'accordo che il taiji "vero" serva a combattere (come sono d'accordo che praticamente non vi siano rappresentanti di esso "facilmente reperibili"). Solo temo che vedere il tuishou come un esercizio per sviluppare determinate qualità in realtà ti porti ben lontano dallo svilupparle (e quindi il combattimento risultante non c'entra una mazza col taiji: diventa o BKB o BL).
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Ragnaz

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Re:Domanda tuisho
« Reply #18 on: July 28, 2015, 12:04:31 pm »
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Senti Ragnaz, l'unica è provare.
Mi offro volontario come cavia: non sono allenato come te (proprio per niente...), ma prometto massimo impegno. Troviamo il modo di organizzare la cosa (non so neanche io come, a dire il vero. Però...), ma fare "a botte" con il taiji è una cosa che prima o poi la devo provare.
Per completezza, mai fatto tuisho, solo forma. Così verifichiamo pure se l'apprendimento "a solo" può dare (o meno) risultati.

R.S.V.P.

Grande  :sur:  :sur: (di dove sei? anche in pvt se preferisci)

Non penso che la pratica del taiji "tradizionale" sia molto compatibile con il "fare a botte"...


Imho sì, o almeno così diceva anche il buon vecchio Yuen-Ming (riferendosi soprattutto allo stile Yang)


Pensa te che io baso le mie risposte proprio su quello che mi è parso di capire da Yuen-Ming!  XD


Bisognerebbe evocarlo :P


Imho una am comunque sia serve per combattere. Che poi possa far bene alla salute e/o ad altro, tanto di guadagnato.
E non credo che il taiji faccia eccezione.
Ovviamente il tutto NON in riferimento al taiji sponsorizzato da decenni come ginnastica per vecchietti.

Ma sono d'accordo che il taiji "vero" serva a combattere (come sono d'accordo che praticamente non vi siano rappresentanti di esso "facilmente reperibili"). Solo temo che vedere il tuishou come un esercizio per sviluppare determinate qualità in realtà ti porti ben lontano dallo svilupparle (e quindi il combattimento risultante non c'entra una mazza col taiji: diventa o BKB o BL).

Potrebbe servire come primo passo per imparare a mantenere la struttura col compagno che ti "intralcia".. poi ovvio che si deve passare anche ad altro.
Ho fatto anche qualche prova facendomi "attaccare" da un ragazzo che aveva fatto JJ e sanda in passato e non è andata male.. ovviamente continuerò a sperimentare :)
Ragnaz - alias Luca


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Re:Domanda tuisho
« Reply #19 on: July 28, 2015, 18:06:20 pm »
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Per me serve (primariamente) ad iniziare a imparare a "tenere la struttura" quando c'è un contatto con un potenziale avversario.

 "tenere la struttura" ... eventualmente dovrebbe insegnare l'opposto.. a "liberarsi della forza dell'avversario" o a riciclarla... senza l'ausilio di pesi ;)

"Change involves carrying out an activity against the habit of life"


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Offline Dynamic

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Re:Domanda tuisho
« Reply #20 on: July 28, 2015, 18:11:18 pm »
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Ma sono d'accordo che il taiji "vero" serva a combattere (come sono d'accordo che praticamente non vi siano rappresentanti di esso "facilmente reperibili"). Solo temo che vedere il tuishou come un esercizio per sviluppare determinate qualità in realtà ti porti ben lontano dallo svilupparle (e quindi il combattimento risultante non c'entra una mazza col taiji: diventa o BKB o BL).

Parlare di giusto e vero mi fa un po paura... altrimenti ci si aggrappa al famosi 1%.... domanda: questo esercizio quali qualità dovrebbe sviluppare?

Forse vi sono aspettative "insoddisfabili"... spesso il marzialista (e non solo) è vittima di "end gaining" e si perde dei pezzi per strada pur di arrivare a un risultato "soddisfacente"..
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Offline Kufù

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Re:Domanda tuisho
« Reply #21 on: July 28, 2015, 23:44:16 pm »
0
sembra l'ennesima dove chi domanda ne sa piu' di coloro che rispondono  :=)
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline Ragnaz

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Re:Domanda tuisho
« Reply #22 on: July 29, 2015, 01:45:57 am »
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Per me serve (primariamente) ad iniziare a imparare a "tenere la struttura" quando c'è un contatto con un potenziale avversario.

 "tenere la struttura" ... eventualmente dovrebbe insegnare l'opposto.. a "liberarsi della forza dell'avversario" o a riciclarla... senza l'ausilio di pesi ;)

Cosa intendi tu per "tenere la struttura" e "liberarsi della forza dell'avversario"? Riciclarla non è il termine che userei, ma se intendi sfruttarla per sbilanciare l'avversario, ci sto.


Ma sono d'accordo che il taiji "vero" serva a combattere (come sono d'accordo che praticamente non vi siano rappresentanti di esso "facilmente reperibili"). Solo temo che vedere il tuishou come un esercizio per sviluppare determinate qualità in realtà ti porti ben lontano dallo svilupparle (e quindi il combattimento risultante non c'entra una mazza col taiji: diventa o BKB o BL).

Parlare di giusto e vero mi fa un po paura... altrimenti ci si aggrappa al famosi 1%....


Hai ragione, ma è anche innegabile che di gente che fa un taiji "decente" ce n'è ben poca :(


domanda: questo esercizio quali qualità dovrebbe sviluppare?


Per ME imparare a tenere la struttura, usare le "forze" del taiji (volutamente fra virgolette), avendo il "disturbo" dell'avversario.
E' solo un primo passo, uno step del viaggio.


Forse vi sono aspettative "insoddisfabili"... spesso il marzialista (e non solo) è vittima di "end gaining" e si perde dei pezzi per strada pur di arrivare a un risultato "soddisfacente"..

Questa non l'ho capita.
Ragnaz - alias Luca


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Re:Domanda tuisho
« Reply #23 on: July 29, 2015, 01:46:14 am »
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sembra l'ennesima dove chi domanda ne sa piu' di coloro che rispondono  :=)

Spero di no :P
Ragnaz - alias Luca


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Re:Domanda tuisho
« Reply #24 on: July 29, 2015, 12:51:24 pm »
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Cosa intendi tu per "tenere la struttura" e "liberarsi della forza dell'avversario"?

in genere tendo a fidarmi del dizionario italiano

Tenere significa anche...1 Trattenere qlcu. in un certo posto, non lasciarlo andar via.

Indica, quindi, un "atteggiamento" - fisico e/o mentale - fisso. In termini marziali lo interpreto con la classica posizione/postura e/o blocco/parata.

In termini motori/azione se "tengo" qualcuno (o un arto di qualcuno) in realtà sto "tenendo" anche me stesso... perché questo qualcuno tenderà a muoversi (non vuole essere tenuto) e appena lo lascio lo perdo, se lo tengo il mio movimento e equilibrio sono condizionati dall'avversario.

L'istinto ci porta spesso a reagire tutti nello stesso modo, su una spinta o pressione esterna uno tende a contrastarla (come "meglio può")... non tutti nello stesso modo chiaramente, semplificando il discorso di fatto si tende a impedire di essere spinti/pressati. Il discorso è articolato, diciamo che la prima forza a cui reagiamo è proprio la forza di gravità :). Prima devo imparare a gestire la "forza di gravità", poi forse posso pensare di lavorare con una ulteriore forza (avversario).

Questo se partiamo dal presupposto che il nostro avversario sia almeno pari peso o addirittura più pesante/forte, l'idea è quella di non trovarsi e di non farsi travolgere dal'avversario, è un know how applicabile soprattutto a corta distanza.... (distanza tra l'altro molto pericolosa perché a un "passo" dalla lotta al suolo).. non in fase di striking/scherma, quindi solo una piccola parte di quello che avviene in un ipotetico scontro (a meno che non arrivi, da una parte o dall'altra, il ko).


Riciclarla non è il termine che userei, ma se intendi sfruttarla per sbilanciare l'avversario, ci sto.
più che per sbilanciare, per non essere sbilanciati dall'avversario (o essere colpiti)





Hai ragione, ma è anche innegabile che di gente che fa un taiji "decente" ce n'è ben poca :(

bè in tutti i campi "di gente decente" ce n'è poca...



Per ME imparare a tenere la struttura, usare le "forze" del taiji (volutamente fra virgolette), avendo il "disturbo" dell'avversario.
E' solo un primo passo, uno step del viaggio.

Non so cosa siano le "forze del taiji"... per il resto ho risposto sopra...





Forse vi sono aspettative "insoddisfabili"... spesso il marzialista (e non solo) è vittima di "end gaining" e si perde dei pezzi per strada pur di arrivare a un risultato "soddisfacente"..

Questa non l'ho capita.

Magari, sistemi come il taiji & co non sono (soprattutto nel 2015) idonei al combattimento..... ottimi per altro forse... o comunque non sono così specifici per quel settore,  mi sembra palese visto che in ambienti "sportivi" dove i professionisti si sono "specializzati a menare" i maestri di taiji & co manco ci mettono piede.

Allora pur di raggiungere anche lontanamente un "risultato" si comincia a fare altro, snaturando quel poco di buono che forse è rimasto ...
« Last Edit: July 29, 2015, 13:05:26 pm by Dynamic »
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Re:Domanda tuisho
« Reply #25 on: July 29, 2015, 13:17:50 pm »
0

Cosa intendi tu per "tenere la struttura" e "liberarsi della forza dell'avversario"?

in genere tendo a fidarmi del dizionario italiano

Tenere significa anche...1 Trattenere qlcu. in un certo posto, non lasciarlo andar via.

Indica, quindi, un "atteggiamento" - fisico e/o mentale - fisso. In termini marziali lo interpreto con la classica posizione/postura e/o blocco/parata.

In termini motori/azione se "tengo" qualcuno (o un arto di qualcuno) in realtà sto "tenendo" anche me stesso... perché questo qualcuno tenderà a muoversi (non vuole essere tenuto) e appena lo lascio lo perdo, se lo tengo il mio movimento e equilibrio sono condizionati dall'avversario.


Ok quindi non c'entra granchè con quello che si intende "in palestra".
Nel senso che "tenere la struttura" significa mantenere DINAMICAMENTE una struttura interna (allineamenti dei segmenti corporei ma non solo), che permette di sfruttare il suolo come reale base di energia. Sia per scaricare a terra una forza rivolta contro di noi, sia per "attaccare" usando colpi o spinte.


L'istinto ci porta spesso a reagire tutti nello stesso modo, su una spinta o pressione esterna uno tende a contrastarla (come "meglio può")... non tutti nello stesso modo chiaramente, semplificando il discorso di fatto si tende a impedire di essere spinti/pressati.


Vedi sopra :) Nel taiji e nel systema si insegna a non reagire spingendo a nostra volta chi ci spinge "forza contro forza".

Il discorso è articolato, diciamo che la prima forza a cui reagiamo è proprio la forza di gravità :). Prima devo imparare a gestire la "forza di gravità", poi forse posso pensare di lavorare con una ulteriore forza (avversario).

Questo se partiamo dal presupposto che il nostro avversario sia almeno pari peso o addirittura più pesante/forte, l'idea è quella di non trovarsi e di non farsi travolgere dal'avversario, è un know how applicabile soprattutto a corta distanza.... (distanza tra l'altro molto pericolosa perché a un "passo" dalla lotta al suolo).. non in fase di striking/scherma, quindi solo una piccola parte di quello che avviene in un ipotetico scontro (a meno che non arrivi, da una parte o dall'altra, il ko).


Dipende. Se l'avversario riesco a schiacciarlo tramite la mia "forza" non ho bisogno di non farmi travolgere :P
Se invece non riesco allora posso decidere di non farmi trovare.
Ma devo anche essere in grado di "resistere", almeno un minimo (sempre tramite la struttura e non la classica "spinta")



Riciclarla non è il termine che userei, ma se intendi sfruttarla per sbilanciare l'avversario, ci sto.
più che per sbilanciare, per non essere sbilanciati dall'avversario (o essere colpiti)





Hai ragione, ma è anche innegabile che di gente che fa un taiji "decente" ce n'è ben poca :(

bè in tutti i campi "di gente decente" ce n'è poca...


Indubbiamente.. :(




Per ME imparare a tenere la struttura, usare le "forze" del taiji (volutamente fra virgolette), avendo il "disturbo" dell'avversario.
E' solo un primo passo, uno step del viaggio.

Non so cosa siano le "forze del taiji"... per il resto ho risposto sopra...





Forse vi sono aspettative "insoddisfabili"... spesso il marzialista (e non solo) è vittima di "end gaining" e si perde dei pezzi per strada pur di arrivare a un risultato "soddisfacente"..

Questa non l'ho capita.

Magari, sistemi come il taiji & co non sono (soprattutto nel 2015) idonei al combattimento..... ottimi per altro forse... o comunque non sono così specifici per quel settore,  mi sembra palese visto che in ambienti "sportivi" dove i professionisti si sono "specializzati a menare" i maestri di taiji & co manco ci mettono piede.


Ci sono due cose da dire qui per me.
Una è che cmq systema, taiji e altri, non sono volti al combattimento sportivo, per cui ci sta che non siano utilizzati in quel senso.
la seconda è che il taiji è stato rivoluzionato dopo la rivoluzione culturale, ed è stato trasformato in una ginnastica per vecchietti. Ed è questa che comunque è arrivata a noi nella maggioranza dei casi.


Allora pur di raggiungere anche lontanamente un "risultato" si comincia a fare altro, snaturando quel poco di buono che forse è rimasto ...

E' un rischio sì, ma credo che si tratti di "recuperare" e non snaturare :)
Ragnaz - alias Luca


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Offline Dynamic

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Re:Domanda tuisho
« Reply #26 on: July 29, 2015, 13:48:42 pm »
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Ok quindi non c'entra granchè con quello che si intende "in palestra".

centra centra ;)

Nel senso che "tenere la struttura" significa mantenere DINAMICAMENTE una struttura interna (allineamenti dei segmenti corporei ma non solo), che permette di sfruttare il suolo come reale base di energia. Sia per scaricare a terra una forza rivolta contro di noi, sia per "attaccare" usando colpi o spinte.

Semplicemnte non puoi farlo, o meglio puoi farlo solo se prima lavori per "preparare il terreno" a questo lavoro.

Anche tenendo il concetto classico "da palestra" (cosa che IMHO non soddisfa certi aspetti... come avrai già capito da altri miei post), "mantenere l'allineamento dei segmenti corporei" presuppone sapere con esattezza dove sono "posizionati" nello spazio questi segmenti... l'immagine/proiezione mentale di come ci "vediamo e rappresentiamo" non corrisponde alla realtà perché filtrata... di fatto non possiamo "mantenere l'allineamento dei segmenti corporei" .... ma qui entriamo in discorsi specifici.

"scaricare la forza"... il mio è un punto di vista opinabile chiaramente... lo scaricare comporta il fatti di "esserti fatto carico di una forza" e già stai facendo "qualcosa". Io parlo di altro, di non arrivare proprio a scaricare....





Vedi sopra :) Nel taiji e nel systema si insegna a non reagire spingendo a nostra volta chi ci spinge "forza contro forza".

mmm capisco... però molti lo fanno... magari chiamando "lo spingere" con pressione o altri termini. o entriamo nel del discorso del 1% oppure c'è qualcosa che non quadra....



Dipende. Se l'avversario riesco a schiacciarlo tramite la mia "forza" non ho bisogno di non farmi travolgere :P

si, conosco questo pensiero... che poi è l'opzione primaria di chi ha una "minima di prestanza fisica"... se lo schiacci con la tua forza (al di la del significato di forza) stai schiacciando la sua forza con la tua... forza contro forza/ direzione contro direzione... no, troppo facile, lo fanno tutti...


Se invece non riesco allora posso decidere di non farmi trovare.
Ma devo anche essere in grado di "resistere", almeno un minimo (sempre tramite la struttura e non la classica "spinta")


Se "non riesci" ormai è troppo tardi e sarà il tuo avversario a "schiacciare l tua forza" ... sai meglio di me che anche in uno sparring amichevole i tempi di azione sono veloci... non hai tempo di "cambiare" idea nel mentre, inoltre non puoi farlo a livello conscio... quindi o dai il vuoto o schiacci con la tua forza.. a te la scelta :)

"resistere almeno un minimo", anche questo è quello che fanno tutti.... alla fine resistono bloccando (o cercando di farlo) la tua azione/movimento... in genere "pressando" e cercando le braccia (o altro punto di appoggio). Se dai il vuoto non hai bisogno di resistere...



Ci sono due cose da dire qui per me.
Una è che cmq systema, taiji e altri, non sono volti al combattimento sportivo, per cui ci sta che non siano utilizzati in quel senso.
la seconda è che il taiji è stato rivoluzionato dopo la rivoluzione culturale, ed è stato trasformato in una ginnastica per vecchietti. Ed è questa che comunque è arrivata a noi nella maggioranza dei casi.


E' un rischio sì, ma credo che si tratti di "recuperare" e non snaturare :)

Opinioni. Non sono d'accordo... voglio dire, se devo imparare a guidare la macchina posso andare in scuola guida, ci sarà chi mi insegna a muovere il mezzo in qualche modo... poi non andrò in f1 ma la macchina la so guidare ... questo è il caso della DP o scazzottata da strada, dove difficilmente ti becchi il professionista .... trovi uno "normale" ... dire che il taji e sistema funzionano solo per strada è una cazzata...inoltre per strada nel 2015 è più facile prendersi una coltellata piuttosto che un destro .... 

Sul fatto di recuperare, anche qui la vedo dura... se per il recuperare si traduce in attività sportive....
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Re:Domanda tuisho
« Reply #27 on: July 29, 2015, 14:39:23 pm »
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Ok quindi non c'entra granchè con quello che si intende "in palestra".

centra centra ;)

Nel senso che "tenere la struttura" significa mantenere DINAMICAMENTE una struttura interna (allineamenti dei segmenti corporei ma non solo), che permette di sfruttare il suolo come reale base di energia. Sia per scaricare a terra una forza rivolta contro di noi, sia per "attaccare" usando colpi o spinte.

Semplicemnte non puoi farlo, o meglio puoi farlo solo se prima lavori per "preparare il terreno" a questo lavoro.


Chiaro.


Anche tenendo il concetto classico "da palestra" (cosa che IMHO non soddisfa certi aspetti... come avrai già capito da altri miei post), "mantenere l'allineamento dei segmenti corporei" presuppone sapere con esattezza dove sono "posizionati" nello spazio questi segmenti... l'immagine/proiezione mentale di come ci "vediamo e rappresentiamo" non corrisponde alla realtà perché filtrata... di fatto non possiamo "mantenere l'allineamento dei segmenti corporei" .... ma qui entriamo in discorsi specifici.


ma infatti il tuisho non è la prima cosa che si fa. Per "imparare" a "tenere la struttura" all'inizio c'è tutto il lavoro da soli.


"scaricare la forza"... il mio è un punto di vista opinabile chiaramente... lo scaricare comporta il fatti di "esserti fatto carico di una forza" e già stai facendo "qualcosa". Io parlo di altro, di non arrivare proprio a scaricare....


Tipo no-contact? :P
(a parte gli scherzi, non credo di aver capito cosa intendi)






Vedi sopra :) Nel taiji e nel systema si insegna a non reagire spingendo a nostra volta chi ci spinge "forza contro forza".

mmm capisco... però molti lo fanno... magari chiamando "lo spingere" con pressione o altri termini. o entriamo nel del discorso del 1% oppure c'è qualcosa che non quadra....


Molti lo fanno perchè imho sbagliano. In buona o cattiva fede :)




Dipende. Se l'avversario riesco a schiacciarlo tramite la mia "forza" non ho bisogno di non farmi travolgere :P

si, conosco questo pensiero... che poi è l'opzione primaria di chi ha una "minima di prestanza fisica"... se lo schiacci con la tua forza (al di la del significato di forza) stai schiacciando la sua forza con la tua... forza contro forza/ direzione contro direzione... no, troppo facile, lo fanno tutti...


Sarà anche "facile", ma se funziona in prima istanza non vedo perchè non farlo ;)



Se invece non riesco allora posso decidere di non farmi trovare.
Ma devo anche essere in grado di "resistere", almeno un minimo (sempre tramite la struttura e non la classica "spinta")


Se "non riesci" ormai è troppo tardi e sarà il tuo avversario a "schiacciare l tua forza" ... sai meglio di me che anche in uno sparring amichevole i tempi di azione sono veloci... non hai tempo di "cambiare" idea nel mentre, inoltre non puoi farlo a livello conscio... quindi o dai il vuoto o schiacci con la tua forza.. a te la scelta :)


Non son d'accordo... l'idea è appunto quella di "cambiare" in modo istintivo e quindi immediato :)


"resistere almeno un minimo", anche questo è quello che fanno tutti.... alla fine resistono bloccando (o cercando di farlo) la tua azione/movimento... in genere "pressando" e cercando le braccia (o altro punto di appoggio). Se dai il vuoto non hai bisogno di resistere...


Per dare il vuoto cosa intendi? spostare il bersaglio all'ultimo momento quando l'avversario non può più cambiare e quindi va a vuoto (e spesso viene sbilanciato)?




Ci sono due cose da dire qui per me.
Una è che cmq systema, taiji e altri, non sono volti al combattimento sportivo, per cui ci sta che non siano utilizzati in quel senso.
la seconda è che il taiji è stato rivoluzionato dopo la rivoluzione culturale, ed è stato trasformato in una ginnastica per vecchietti. Ed è questa che comunque è arrivata a noi nella maggioranza dei casi.


E' un rischio sì, ma credo che si tratti di "recuperare" e non snaturare :)

Opinioni. Non sono d'accordo... voglio dire, se devo imparare a guidare la macchina posso andare in scuola guida, ci sarà chi mi insegna a muovere il mezzo in qualche modo... poi non andrò in f1 ma la macchina la so guidare ... questo è il caso della DP o scazzottata da strada, dove difficilmente ti becchi il professionista .... trovi uno "normale" ... dire che il taji e sistema funzionano solo per strada è una cazzata...inoltre per strada nel 2015 è più facile prendersi una coltellata piuttosto che un destro .... 


Quindi ogni metodo di difesa personale tipo systema, kravmaga, keysi, combatives, etc. non hanno senso?


Sul fatto di recuperare, anche qui la vedo dura... se per il recuperare si traduce in attività sportive....

E come si dovrebbe tradurre?
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Re:Domanda tuisho
« Reply #28 on: July 29, 2015, 15:07:32 pm »
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ma infatti il tuisho non è la prima cosa che si fa. Per "imparare" a "tenere la struttura" all'inizio c'è tutto il lavoro da soli.

è proprio il lavoro "da soli" quello a cui facevo riferimento... il taiji  altre arti non sono sistemi "dedicati" a queste cose, "queste cose" le affrontano indirettamente anche altre AM/yoga/ginnastica postulare et...






Sarà anche "facile", ma se funziona in prima istanza non vedo perchè non farlo ;)

Non son d'accordo... l'idea è appunto quella di "cambiare" in modo istintivo e quindi immediato :)


bè questo è il grande dilemma, devi deciderti :) ... o "schiacci con la tua forza" oppure "cambi". Non puoi fare entrambi (anche se molti ci provano)...




Per dare il vuoto cosa intendi? spostare il bersaglio all'ultimo momento quando l'avversario non può più cambiare e quindi va a vuoto (e spesso viene sbilanciato)?


bè a distanza potrebbe essere la classica "schivata", alcuni pugili sono molto bravi in questo. A contatto il lavoro è differente, perché istintivamente uno tende a "fare qualcosa"...





Quindi ogni metodo di difesa personale tipo systema, kravmaga, keysi, combatives, etc. non hanno senso?

direi proprio di no, se per DP si intende un qualcosa "paragonabile" agli SDC...




E come si dovrebbe tradurre?

non saprei, ognuno è libero di fare come crede.... io credo nella "coerenza", se voglio "specializzarmi" nella forza/potenza vado a fare weightlifting piuttosto che tennis.. dipende da cosa uno vuole e dai "gusti" ... certo se faccio DP e sono "complessato" perché la mia DP deve "funzionare contro il pugile" della situazione il rischio di minestrone è molto elevato (che poi può piacere anche quello...)
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Re:Domanda tuisho
« Reply #29 on: July 29, 2015, 15:09:45 pm »
+3
Onestamente ho l'impressione che si parli di nulla[1],forse per colpa delle terminologia,ma decisamente non preovero' piu' a seguire...
 1. e non come marzialista ma come studente di filo,quindi piu' grave  XD
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti