Domanda tuisho

  • 40 Replies
  • 12512 Views
*

Offline Dynamic

  • **
  • 371
  • Respect: +29
    • Tecnica Alexander
  • Pratico: Tecnica Alexander
Re:Domanda tuisho
« Reply #30 on: July 29, 2015, 15:17:43 pm »
0
credo anche io si parli di "nulla" nel senso che certe attività, in questo caso il tuisho, sono per certi versi "indefinite" a lasciano spazio a molte interpretazioni. Circa la terminologia mi sembra molto base...
"Change involves carrying out an activity against the habit of life"

*

Offline Ragnaz

  • *****
  • 3.693
  • Respect: +1123
    • Salute di Ferro
  • Pratico: Systema - SPTMI - DP
Re:Domanda tuisho
« Reply #31 on: July 29, 2015, 16:06:00 pm »
0

ma infatti il tuisho non è la prima cosa che si fa. Per "imparare" a "tenere la struttura" all'inizio c'è tutto il lavoro da soli.

è proprio il lavoro "da soli" quello a cui facevo riferimento... il taiji  altre arti non sono sistemi "dedicati" a queste cose, "queste cose" le affrontano indirettamente anche altre AM/yoga/ginnastica postulare et...


Ok... quindi?







Sarà anche "facile", ma se funziona in prima istanza non vedo perchè non farlo ;)

Non son d'accordo... l'idea è appunto quella di "cambiare" in modo istintivo e quindi immediato :)


bè questo è il grande dilemma, devi deciderti :) ... o "schiacci con la tua forza" oppure "cambi". Non puoi fare entrambi (anche se molti ci provano)...


Cambio se e quando serve. Se "spingo" e lui cade, siamo apposto, se no, cambio :P





Per dare il vuoto cosa intendi? spostare il bersaglio all'ultimo momento quando l'avversario non può più cambiare e quindi va a vuoto (e spesso viene sbilanciato)?


bè a distanza potrebbe essere la classica "schivata", alcuni pugili sono molto bravi in questo. A contatto il lavoro è differente, perché istintivamente uno tende a "fare qualcosa"...


Ok chiaro, qui siamo d'accordo.






Quindi ogni metodo di difesa personale tipo systema, kravmaga, keysi, combatives, etc. non hanno senso?

direi proprio di no, se per DP si intende un qualcosa "paragonabile" agli SDC...


Quindi perchè fare DP invece che SDC?





E come si dovrebbe tradurre?

non saprei, ognuno è libero di fare come crede.... io credo nella "coerenza", se voglio "specializzarmi" nella forza/potenza vado a fare weightlifting piuttosto che tennis.. dipende da cosa uno vuole e dai "gusti" ... certo se faccio DP e sono "complessato" perché la mia DP deve "funzionare contro il pugile" della situazione il rischio di minestrone è molto elevato (che poi può piacere anche quello...)

Qui non ti seguo...
Ragnaz - alias Luca


*

Offline Dynamic

  • **
  • 371
  • Respect: +29
    • Tecnica Alexander
  • Pratico: Tecnica Alexander
Re:Domanda tuisho
« Reply #32 on: July 29, 2015, 16:16:45 pm »
0

Ok... quindi?


" "mantenere l'allineamento dei segmenti corporei" presuppone sapere con esattezza dove sono "posizionati" nello spazio questi segmenti... l'immagine/proiezione mentale di come ci "vediamo e rappresentiamo" non corrisponde alla realtà perché filtrata... di fatto non possiamo "mantenere l'allineamento dei segmenti corporei" "





Cambio se e quando serve. Se "spingo" e lui cade, siamo apposto, se no, cambio :P


Sai meglio di me che uno scontro è "dinamico" ... se "spingi" e lui non cade cambi, ma magari ha cambiato anche lui.... e sei di nuovo da capo...



Quindi perchè fare DP invece che SDC?

bella domanda :) ... bè direi che è anche qui una "questione di gusti" e di tempo a disposizione...



Qui non ti seguo...

dico che se fai una attività, in questo caso taiji.... ha senso, eventualmente, fare una disciplina/attività direttamente legata a migliorare ciò che già nel taiji viene in qualche modo preso in considerazione.
"Change involves carrying out an activity against the habit of life"

*

Offline Takuanzen

  • ***
  • 2.427
  • Respect: +913
  • Pratico: BJJ (principiante), sperimentazione marziale e atletica casalinga
Re:Domanda tuisho
« Reply #33 on: August 14, 2015, 13:55:57 pm »
+1
Ho aperto un 3D simile anche "di la"...
Ma visto che ci sono utenti che hanno (e capisco perchè) abbandonato il fam, lo riposto anche qui :)
(così rivitalizziamo pure un po' la sezione..ovvìa !)

Domanda tecnica:
Tuei-sho "base", a una mano, da fermi. Proprio il primissimo che si prova in palestra.
Sezionando il movimento, quando sto per finire la spinta (spinta/colpo al petto "avversario") mi accorgo che mi ha correttamente portato fuori e quindi ruoto il polso, affondo nell'anca anteriore e mi "preparo" a sentire quando inizierà lui a spingermi/colpire.
Ecco la domanda: se fotografassimo la "mia" posizione nel momento "di ascolto" alla fine della spinta, quanto "peso" dovrei mettere ?
Partendo dal presupposto "ovvio" che non sto spingendo il suo braccio (salvo lui abbia sbagliato qualcosa e io lo possa "travolgere"), non posso nemmeno essere "floscio", altrimenti quando inizia a spingere non ho tempo/spazio per ruotare e deviare. Sono piuttosto indeciso su "quanto" peso (o struttura) sia meglio mettere in quel "momento" del tuisho.
(ho descritto il "problema" nel tuisho a una mano per semplicità, ma ovviamente vale per qualunque altro tipo).
Ciao Ragnaz,
grazie per la rivitalizzazione. Bella domanda, davvero!
Il problema è centrale nel dan tuishou (tuishou ad una mano) di cui parli, come anche nel tuishou in generale.
Per una prima risposta di getto, ti posso dire che non c'è una visione unanime, perché esistono (come sempre) tante tipologie di tuishou ad una mano.
L'interpretazione più diffusa è che bisogna mantenere la struttura, ma mettere meno forza possibile, così da poter ascoltare l'altro e approfittare dei suoi varchi (buchi). Quasi come non farsi sentire, per poi invece mettere il peso quando senti quel "buco" ed entri all'interno della sua guardia, creandogli una situazione di difficoltà e squilibrio. O "prendendo il suo centro", per dirlo in altri termini, disallineando il suo baricentro corporeo.
Questo in termini "strategici".

A me ad es. i miei colleghi di scuola più ortodossi dicono che metto troppo peso e quindi troppa forza, ma personalmente sono una specie di  'maniaco della struttura integrata' ( XD), anche se sicuramente dovrò ammorbidirla e renderla più sottile. E' un lavoro che sto compiendo su me stesso, ed è un continuo alternarsi tra connessione (struttura/integrazione delle catene neuro-muscolari/ peso) e rilassamento (fluidità di movimento, morbidezza): periodi in cui lavori più su un aspetto, altri più sull'altro.
Questo invece in termini "energetici" e di priopercezione corporea.
 
Credo che, se non contestualizzato, il tuishou ad una mano sia molto più a rischio di autoreferenzialità rispetto a quello a due mani. Cioè di diventare un giochino fine a se stesso, senza connessione con il resto.

Me l'ero persa questa discussione, come anche quella sul FAM (che non bazzico da un po'). Vado a vederla anche lì.
Per seguire, leggermi tutto e, forse dopo, intervenire anche sulle altre singole domande o questioni emerse. :)
« Last Edit: August 14, 2015, 13:59:31 pm by Takuanzen »

*

Offline Ragnaz

  • *****
  • 3.693
  • Respect: +1123
    • Salute di Ferro
  • Pratico: Systema - SPTMI - DP
Re:Domanda tuisho
« Reply #34 on: August 15, 2015, 11:40:12 am »
+1
Ho aperto un 3D simile anche "di la"...
Ma visto che ci sono utenti che hanno (e capisco perchè) abbandonato il fam, lo riposto anche qui :)
(così rivitalizziamo pure un po' la sezione..ovvìa !)

Domanda tecnica:
Tuei-sho "base", a una mano, da fermi. Proprio il primissimo che si prova in palestra.
Sezionando il movimento, quando sto per finire la spinta (spinta/colpo al petto "avversario") mi accorgo che mi ha correttamente portato fuori e quindi ruoto il polso, affondo nell'anca anteriore e mi "preparo" a sentire quando inizierà lui a spingermi/colpire.
Ecco la domanda: se fotografassimo la "mia" posizione nel momento "di ascolto" alla fine della spinta, quanto "peso" dovrei mettere ?
Partendo dal presupposto "ovvio" che non sto spingendo il suo braccio (salvo lui abbia sbagliato qualcosa e io lo possa "travolgere"), non posso nemmeno essere "floscio", altrimenti quando inizia a spingere non ho tempo/spazio per ruotare e deviare. Sono piuttosto indeciso su "quanto" peso (o struttura) sia meglio mettere in quel "momento" del tuisho.
(ho descritto il "problema" nel tuisho a una mano per semplicità, ma ovviamente vale per qualunque altro tipo).
Ciao Ragnaz,
grazie per la rivitalizzazione. Bella domanda, davvero!
Il problema è centrale nel dan tuishou (tuishou ad una mano) di cui parli, come anche nel tuishou in generale.
Per una prima risposta di getto, ti posso dire che non c'è una visione unanime, perché esistono (come sempre) tante tipologie di tuishou ad una mano.


Ne ho avuto il sospetto, in effetti....

L'interpretazione più diffusa è che bisogna mantenere la struttura, ma mettere meno forza possibile, così da poter ascoltare l'altro e approfittare dei suoi varchi (buchi). Quasi come non farsi sentire, per poi invece mettere il peso quando senti quel "buco" ed entri all'interno della sua guardia, creandogli una situazione di difficoltà e squilibrio. O "prendendo il suo centro", per dirlo in altri termini, disallineando il suo baricentro corporeo.
Questo in termini "strategici".


Idealmente mi trovo d'accordo. Lo vedo però come un punto d'arrivo, data la grande, imho, difficoltà.


A me ad es. i miei colleghi di scuola più ortodossi dicono che metto troppo peso e quindi troppa forza, ma personalmente sono una specie di  'maniaco della struttura integrata' ( XD), anche se sicuramente dovrò ammorbidirla e renderla più sottile. E' un lavoro che sto compiendo su me stesso, ed è un continuo alternarsi tra connessione (struttura/integrazione delle catene neuro-muscolari/ peso) e rilassamento (fluidità di movimento, morbidezza): periodi in cui lavori più su un aspetto, altri più sull'altro.
Questo invece in termini "energetici" e di priopercezione corporea.


Direi che siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Ritengo anche che sia importante (per non dire indispensabile) passare da un uso più intenso del peso a un uso più sottile. Li vedo come step di apprendimento/miglioramento e non come uno "giusto" e uno "sbagliato". Imho salvo casi particolari, bisogna passare per un uso più intenso del peso, sennò si finisce per fare "finta" (come fanno quasi tutti).

Credo che, se non contestualizzato, il tuishou ad una mano sia molto più a rischio di autoreferenzialità rispetto a quello a due mani. Cioè di diventare un giochino fine a se stesso, senza connessione con il resto.


Verissimo


Me l'ero persa questa discussione, come anche quella sul FAM (che non bazzico da un po'). Vado a vederla anche lì.
Per seguire, leggermi tutto e, forse dopo, intervenire anche sulle altre singole domande o questioni emerse. :)

Ottimo  ;)
Ragnaz - alias Luca



*

Offline Takuanzen

  • ***
  • 2.427
  • Respect: +913
  • Pratico: BJJ (principiante), sperimentazione marziale e atletica casalinga
Re:Domanda tuisho
« Reply #35 on: August 19, 2015, 18:09:40 pm »
+1
Aggiunta sull'esercizio:
Qual'è la funzione dell'esercizio? A cosa serve?
In generale, come tutto il tuishou, a sviluppare sensibilità e radicamento.[1]
Il che si traduce nel "testare la struttura" di cui parlava Ragnaz.
In particolare, questo Tuishou viene utilizzato come esercizio preparatorio per imparare ad applicare i principi del Taijiquan (peng, lu, ji an ecc.) con un compagno.
Ma in realtà, a mio parere, è più difficile da padroneggiare di quello a due mani.

Nell'Yiquan/Dachengquan si dice anche che viene usato come maniera non lesiva di studiare l'utilizzo del diretto avanzato in tutte le possibili angolazioni, assieme al modo di neutralizzarlo, in tutte le possibili direzioni e modalità di deviazione.[2]

Un maestro di Taijiquan, l'autore de "Il Tao del Taijiquan"[3], sottolineava come il tuishou ad una mano andrebbe eseguito anche con il braccio opposto.

Infine, tra le molte versioni, vi è un elemento comune: il controllo del gomito.
Appoggiando l'altra mano sul gomito (oppure anche il braccio, vi sono pure qui molti modi), a partire da questo tuishou si possono studiare i modi di applicare gli "otto cancelli", le leve e/o manipolazioni (qinna) e infine anche le proiezioni.
Tutti aspetti che ho studiato e sto continuando a studiare con il mio compare settimanale di allenamento in garage.  ;)
 1. Entrambe le qualità, non solo una senza l'altra...
 2. E' chiaro che quel momento in combattimento è un attimo, un momento e non può naturalmente sostituirsi allo studio canonico dei colpi (a solo, con colpitori, con compagno) e allo sparring.
 3. Jou Tsu Hwa

*

Offline Ragnaz

  • *****
  • 3.693
  • Respect: +1123
    • Salute di Ferro
  • Pratico: Systema - SPTMI - DP
Re:Domanda tuisho
« Reply #36 on: August 19, 2015, 18:51:19 pm »
+1
Potremmo/dovremmo fare un bel raduno/seminario di noi "sperimentatori" di amt "interne" applicate peDDavero  :gh:
Ragnaz - alias Luca


*

Offline Takuanzen

  • ***
  • 2.427
  • Respect: +913
  • Pratico: BJJ (principiante), sperimentazione marziale e atletica casalinga
Re:Domanda tuisho
« Reply #37 on: August 23, 2015, 16:23:52 pm »
0
Potremmo/dovremmo fare un bel raduno/seminario di noi "sperimentatori" di amt "interne" applicate peDDavero  :gh:
Certo, atteggiamento critico e applicato: lungi da me un seminario monocorde solo su forme e posture. Ce ne sono fin troppi... XD

Siiiii!!! Si tratta di un'idea che mi era balzata in testa anche a me qualche tempo fa. :-* :-* :-* :-*
L'idea mi attira non poco, anche se la sezione langue da un po'. Ma io la terrei aperta a tutti, soprattutto ai praticanti di altri stili e metodi[1].
Più gente viene e più ci si diverte, non rinchiudiamoci.
Mi ricordano i raduni della sezione Karate. Potremmo dividerci anche noi le ore, con una ora di "lezione" ciascuno.
Dove tengo il corsettino di Taijiquan potrei chiedere anche per una Domenica, altrimenti ci troviamo a metà strada. Approvo in pieno, sarebbe bello realizzarlo! :sur: :)
 1. Penso ad es. agli amici delle Mazzate.
« Last Edit: August 23, 2015, 16:27:51 pm by Takuanzen »

*

Offline Ragnaz

  • *****
  • 3.693
  • Respect: +1123
    • Salute di Ferro
  • Pratico: Systema - SPTMI - DP
Re:Domanda tuisho
« Reply #38 on: August 23, 2015, 17:08:02 pm »
+1
Potremmo/dovremmo fare un bel raduno/seminario di noi "sperimentatori" di amt "interne" applicate peDDavero  :gh:
Certo, atteggiamento critico e applicato: lungi da me un seminario monocorde solo su forme e posture. Ce ne sono fin troppi... XD

Siiiii!!! Si tratta di un'idea che mi era balzata in testa anche a me qualche tempo fa. :-* :-* :-* :-*
L'idea mi attira non poco, anche se la sezione langue da un po'. Ma io la terrei aperta a tutti, soprattutto ai praticanti di altri stili e metodi[1].
Più gente viene e più ci si diverte, non rinchiudiamoci.
Mi ricordano i raduni della sezione Karate. Potremmo dividerci anche noi le ore, con una ora di "lezione" ciascuno.
Dove tengo il corsettino di Taijiquan potrei chiedere anche per una Domenica, altrimenti ci troviamo a metà strada. Approvo in pieno, sarebbe bello realizzarlo! :sur: :)
 1. Penso ad es. agli amici delle Mazzate.

Ah sisi, per me più gente c'è meglio è (ovviamente gente con mente aperta e voglia di sperimentare)
Idem per me, ho disponibilità sia per sabato che per domenica a prezzi assai accessibili e con sale belle grandi.
Io al momento non riesco a programmare spostamenti, visto che giro già fin troppo per seminari/corsi e simili, per cui vedrei particolarmente di buon occhio fare qualcosa qui.
Fortunatamente, pur essendo scomodo per chi viene dal profondo sud, sono decisamente a portata per tutti quelli che vivono al centro/nord ;)
Ragnaz - alias Luca


*

Offline Takuanzen

  • ***
  • 2.427
  • Respect: +913
  • Pratico: BJJ (principiante), sperimentazione marziale e atletica casalinga
Re:Domanda tuisho
« Reply #39 on: August 24, 2015, 14:45:55 pm »
+1
Potremmo/dovremmo fare un bel raduno/seminario di noi "sperimentatori" di amt "interne" applicate peDDavero  :gh:
Certo, atteggiamento critico e applicato: lungi da me un seminario monocorde solo su forme e posture. Ce ne sono fin troppi... XD

Siiiii!!! Si tratta di un'idea che mi era balzata in testa anche a me qualche tempo fa. :-* :-* :-* :-*
L'idea mi attira non poco, anche se la sezione langue da un po'. Ma io la terrei aperta a tutti, soprattutto ai praticanti di altri stili e metodi[1].
Più gente viene e più ci si diverte, non rinchiudiamoci.
Mi ricordano i raduni della sezione Karate. Potremmo dividerci anche noi le ore, con una ora di "lezione" ciascuno.
Dove tengo il corsettino di Taijiquan potrei chiedere anche per una Domenica, altrimenti ci troviamo a metà strada. Approvo in pieno, sarebbe bello realizzarlo! :sur: :)
 1. Penso ad es. agli amici delle Mazzate.

Ah sisi, per me più gente c'è meglio è (ovviamente gente con mente aperta e voglia di sperimentare)
Idem per me, ho disponibilità sia per sabato che per domenica a prezzi assai accessibili e con sale belle grandi.
Io al momento non riesco a programmare spostamenti, visto che giro già fin troppo per seminari/corsi e simili, per cui vedrei particolarmente di buon occhio fare qualcosa qui.
Fortunatamente, pur essendo scomodo per chi viene dal profondo sud, sono decisamente a portata per tutti quelli che vivono al centro/nord ;)
Per me va bene, meglio ancora anzi.
Io in questo momento, fino a fine Dicembre, ho molti fine settimana impegnati (il sabato in particolare), di Domenica forse potrei averne qualcuno libero.
Bisognerebbe aprire un topic apposta in sezione per vedere chi c'è.
Intanto lo inizio ad accennare a qualche amico e compagno di allenamento come possibilità. :thsit:


*

Offline Takuanzen

  • ***
  • 2.427
  • Respect: +913
  • Pratico: BJJ (principiante), sperimentazione marziale e atletica casalinga
Re:Domanda tuisho
« Reply #40 on: August 25, 2015, 13:40:57 pm »
+1
Altrimenti possiamo vederci privatamente io e te. Mi piacerebbe incontrarti... :blue: :blue: XD
In tal caso ci sentiamo per messaggio privato, per me nessun problema. :)