Ho proprio avuto modo di recente di vedere i brillanti effetti sulla capacità di recupero, sul ritmo e sul "fiato" di questa nuova moda de "la corsa non serve" made in Santa Maria degli Angeli.
“Sapete cosa ha di bello un sistema metabolico? Che quando viene stimolato non ti chiede cosa stai facendo”
La preparazione atletica professionale sa bene che non ci sono verità assolute, per questo si basa sui
numeri e sulle
percentuali.
Se dico che “X” migliora la forza mi basta fare i dovuti test prima e dopo aver applicato “X” in una programmazione sensata per vedere se è vero.
Se poi ho, che so, 150 atleti rappresentativi che hanno usato “X” e l' 80% ha aumentato la forza, il 15% l'ha mantenuta invariata e il 5% ha peggiorato la forza, posso dire che con buona approsimazione che “X” funziona, è valido, ha senso, ecc.
Le mode hanno poco spazio in certi ambiti e tra le impressioni di un buon amico e i dati di gente che usa sensori inerziali triassiali, monitoraggio cardiaco in tempo reale , misurazione del lattato e pubblica/si informa su “PubMed” direi che protendo a dare ascolto a questi ultimi.
Che sia solo una coincidenza che il cognome di questo guru sia una specie di diminutivo del cognome del nostro premier?
Il sistema di RSA non è stato “invenatto” da un italiano (magari...) ed è utilizzato ampiamente in tantissimi Sport, soprattutto in quelli “Open Skill” e nelle discipline da combattimento. Viene utilizzato in quanto ha ampiamente dimostrato la sua validità teorica, pratica ed anche in termini di risultati agonistici positivi
Quindi se ti riferisci ad Emanuele Renzini, l'allenatore di una delle nazionali femminili di Pugilato migliori al mondo:
http://news.boxeringweb.net/dilettanti/35543--dilettanti-19-medaglie-azzurre-dalla-boxe-femminile-nel-2014-.htmlPosso dirti che non è a lui (o solo a lui) che si deve l'introduzione del metodo RSA nella Boxe.
Se ti riferisci a:
"….Quindi, nella pratica,
esercitazioni di corsa lenta e prolungata (fondo) potrebbero essere evitate da parte del pugile, soprattutto dal pugile dilettante (la
nazionale femminile di pugilato ha già, da diverso tempo, abbandonato l’utilizzo della corsa come metodologia di allenamento, sotto la guida del
prof. Emanuele Renzini).
Nel caso si voglia comunque praticare questo tipo di esercitazioni (a molti atleti risulta difficile abbandonare metodologie di allenamento utilizzate per anni),
Bosco e Bianchetti suggeriscono di effettuare variazioni di velocità, salti e balzi durante la corsa...”.
Ti faccio notare che lo dicono pure Bosco e Bianchetti. E credo-spero-vedo lo dicono anche i risultati che lo Staff tecnico FPI ha tutto l'interesse a monitorare, aggiornare, modificare, implementare, interpretare correttamente. I soli risultati della nazionale femminile dovrebbero dirti qualcosa, se proprio vogliamo buttarla sul "risultato pratico" (modalità di valutazione assolutamente non corretta e non scientifica, comunque)
Il dicorso fondo lento e uniforme per fare la base aerobica, stimolare questo e quello va bene per
atleti non strutturati o alle primmissime armi (bambini, amatori sedentari, ecc.) ma se un atleta in età puberale ha ancora bisogno del fondo è meglio che abbandoni ogni vellità di risultati agonistici.
RSA e corsa possono convivere? Sì, in teoria sì, ma bisogna vedere la tipologia di attivtà che uno fa nello sport preso in esame e portare le motivazioni di una tale convivenza. Nella Boxe e in quasi tutte le discipline marziali che conosco non sono richieste performances tali da giustificare l'uso del “fondo lento” se non , forse, in casi particolarissimi (post infortunio, problemi di varia natura, ecc.).
Comunque, personalmente, sono disposto ad ascoltare qualsiasi parere differente e motivato sul tema.
Certo non piangero' se si trovassero vie alternative...
Sì, esiste un metodo per lavorare le capacità metaboliche specifiche del tuo Sport senza usare nessun tipo di corsa, si chiama RSA (Skills), ma è un po' complesso e deve essere tarato ad ogni singolo allenamento sull'individuo, quindi si presta male ad essere usato in lezioni di gruppo.
Inoltre richiede il monitoraggio dell'atelta per verificare costantemente che lavori entro una soglia specifica e che l' intervallo di confidenza misurato nella stazione di controllo non venga superato, altrimenti bisogna fermarlo. Quindi è un lavoro un po' complesso da imbastire in una palestra “normale”
Si tratta di un lavoro tra quelli ad “altissima qualità” studiati per da atleti ad alta performance seguiti , quindi, “one to one”.
Tu non hai tali ambizioni, credo, quindi ti consiglio di recuperare la piena capacità articolare, magari trovi la campionessa svedese di Lap Dance che vuol fare una corsetta con te e non sarebbe gentile dirle: " non posso, facciamo un giro di RSA"?
[MODALITA' FALME]:
ONTanto tra qualche tempo arriverà un campione di MMA che in un'intervistà attribuirà
UNA sua vittoria alla RSA, magari con video su You Tube... e allora giù tutti a cercare cosa caz*zo è questa RSA (Skills) e a farla a palla (e senza criterio) in tutte le palestre
... e in Italia con 20 anni di ritardo, ovviamente
[MODALITA' FALME]:
OFF