Chiaro che per chi fa agonismo seriamente il discorso cambia ancora ed è necessario un volume di lavoro di gran lunga maggiore.
Mi chiedo infatti cosa succederebbe a fare AMT (presupponendo di farle "bene") per 3/4 ore al giorno. Ma questa è ancora un'altra storia.
Di sicuro c'è anche un discorso di tipologia di persona attratta da sdc o amt. Probabilmente c'è un fondo di verità in quel che dice kufu, chi è attratto dalle AMT spesso è un super-dopolavorista che già a fare 2h la settimana gli sembra tanto... mentre magari chi è attratto dagli sdc è già più portato all'idea di fare "fatica", di sudare e di allenarsi con certi volumi minimi.
Max, si vede che sei stato fortunato... io qui i corsi di amt/dp li trovo praticamente solo 2h e raramente 3h. L'anno scorso ho fatto carte false per avere 2 lez da 2 ore e il mensile lo facevano pagare di più rispetto alle altre discipline.
Ciao ! Leggo (e scrivo) dopo tanto tempo ma l'argomento mi interessa e vorrei portare brevemente la mia esperienza.
Mi allenavo a karate shotokan 3/4 volte a settimana per più ore a sera. L'ho fatto in maniera continuativa per 10 anni. Buona parte dell'allenamento era dedicata a teoria ed esecuzione di forme.
Pratico da 3 anni pugilato e mi alleno 2/3 volte a settimana, per 1/1,5 h a volta. Ho avuto punte di 5 allenamenti settimanali in vista degli incontri, ma ho anche avuto periodi di inattività durati alcuni mesi.
Attualmente pur allenandomi meno nella pratica di SdC rispetto a AMT, ho ottenuto enormi benefici:
-) allenamenti fisicamente molto più intensi e enorme quantità di fiato e resistenza in più
-) sviluppo muscolare nonostante il pochissimo uso di pesi
-) eliminazione dei dolori articolari che erano causati da posizioni astruse ed estremizzate, contrarie perfino alle leggi della meccanica
-) migliore gestione dello stress fisico e psicologico grazie allo sparring frequente e intenso.
In definitiva, dalla mia esperienza in cui allenavo molto più le AMT rispetto all'SdC, ho maturato la convinzione che prima di tutto conta cosa fai e come lo fai, e dopo viene il "quanto".
Perché una cosa fatta male tante volte fa peggio di una fatta bene un numero minore di volte.