bhe la teoria "dei principi" vorrebbe che le 1'000 applicazioni fossero modi per spiegare l'unica, un po' come nella boxe i pungi sono tre.
La nostra scuola aveva il problema dell'eccesso tecnico vs carenza di botte.
La prima discussione col mio maestro la ebbi dopo anni di pratica quando dissi che non mi pareva il caso di vedere altro materiale e altre settecento forme o armi ma piuttosto avrei passato volentieri un anno solo sui pugni di base per farli diventare funzionali. Apriti cielo, lesa maestà interferire con la progressione didattica, troppo presto per una cosa del genere.
In un certo senso è giusto (non "la meno peggio" e la "molta fantasia").
no,non lo e', come ho imparato dopo due settimane di muay thai. E' proprio una impostura ed e' la cosa che mi ha fatto venire il dente avvelenato con certe pratiche.
Le cose non diventano magicamente funzionali un giorno con l'altro.
Mi spiego meglio. Quanto tu dici, su non aggiungere ma allenare le cose fondamentali, è il centro di ogni pratica marziale.
Quando nello XY si dice che si deve passare i primi tre anni in san ti shi e con il primo pugno, il senso è appunto questo.
Lavorarli in tutti i modi possibili ed immaginabili affinchè con quelle due cose tu aquisti potenza e capacità marziali e ci combatti bene pure.
Quando dicevo che possono servire da esempi, sono stato un po' frettoloso/superficiale nella spiegazione.
Per precisare.
Durante la pratica di cui sopra accenno, il far vedere modi di muoversi diversi (in
aggiunta, non come sostituzione della suddetta pratica) può servire per far vedere modi diversi di affrontare varie situazioni. Un po' come quando si prende in mano una lama e ti viene mostrato che la "zanzata orizzontale" o la "puntata" non sono le uniche cose che ci puoi fare. Questo non significa che devi memorizzare e cercare di ripetere. Significa che ad esempio un gancio lo puoi fare stretto o largo, corto o lungo, in rotazione, in entrata, in uscita, avanzando, persino indietreggiando, e via discorrendo.... Ma sempre gancio è. Solo che se qualcuno non ti fa vedere, a volte non pensi che sia possibile usarlo anche così....
Non so se son stato più "spiegato".
Non e' complicato, e' spiegato di merda dal sottoscritto
Quell'idea di passare sopra le mani altrui e' la stessa che ricorre un po' ovunque, sia nelle applicazioni di xing yi che di yi quan (e shaolin mon e taikkiken).
L'effetto di fatto e' solo saturare lo spazio li sopra e impedire alcune linee. Ma e' una strategia molto poco raffinata.
Ora un po' più chiaro. Grazie.
Il punto però resta. Più che il cosa credo sia importante il "come ed il perchè". Però non facendo XY il "come ed il perchè" mi sfuggono.
Ciao Nick