Coltelli regionali italiani

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Offline Gargoyle

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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #15 on: April 21, 2016, 11:36:30 am »
+2
Roncola, penso diffusa in tutta italia anche se tipicamente valdostana, deriva dalla roncola usata in agricoltura, ne riprende forme e funzioni ma in una versione più piccola e leggera.





Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #16 on: April 21, 2016, 12:13:41 pm »
0
io sto cercando,da un po', una mozzetta da everyday...cosi',nel caso tu debba scegliere che coltelli postare  :whistle:
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Offline Ale_ale

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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #17 on: April 21, 2016, 14:11:51 pm »
0
Roncola, penso diffusa in tutta italia anche se tipicamente valdostana, deriva dalla roncola usata in agricoltura, ne riprende forme e funzioni ma in una versione più piccola e leggera.

Si, britola in Veneto ma anche in Friuli e in Istria.

Quello "romano" è identico a quello spagnolo, https://it.wikipedia.org/wiki/Navaja   peccato che non ne sappia nulla di coltelli... quindi posta che leggo   :gh:

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #18 on: April 21, 2016, 15:29:41 pm »
0
Non mi sembra, ho recentemente preso una navaja e ha la lama molto diversa da quelle mostrate nei romani

di questa forma, anche manico
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #19 on: April 21, 2016, 15:48:46 pm »
+1
io sto cercando,da un po', una mozzetta da everyday...cosi',nel caso tu debba scegliere che coltelli postare  :whistle:

 ;)

La mozzetta sta ad indicare tutti i coltelli con la lama priva di punta, quindi mozza.







In questo modo si otteneva un coltello indicato solo per il taglio, quindi meno pericoloso e letale di una lama con punta, al fine di poterlo portare in giro più liberamente.
Su alcuni modelli infatti, veniva apposto il marchio: "permesso dalla legge" in riferimento alla legge Giolitti del 1908 che limitava il porto dei coltelli.
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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #20 on: April 21, 2016, 15:55:37 pm »
0
Non mi sembra, ho recentemente preso una navaja e ha la lama molto diversa da quelle mostrate nei romani

di questa forma, anche manico


Si, poi altra caratteristica della navaja "classica", erano le dimensioni importanti. Era un coltellino che una volta aperto arrivava a 40/50 cm...
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Offline Diego

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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #21 on: April 22, 2016, 18:49:31 pm »
+1
Trovo molto interessante l'argomento, seppur poco attinente per derivazione geografica agli stili praticati.
In passato avevo provato a informarmi sul tema sia online sia chiedendo live a persone che conosco o in cui ho avuto modo di imbattermi.

Dalle parti della Lanterna, e in generale nella vicina Liguria, sapevo del tradizionale coltello genovese ovvero questo:

2-3 miei amici ed ex compagni di palestra mi pare avessero partecipato alle lezioni dell'insegnante italiano più noto che insegna anche quello che dovrebbe essere stato lo storico impiego al calar del sole in zona portuale e tra i 'carruggi'.

Riguardo al mio Piemonte, gli aspetti storici per romantico e curioso campanilismo mi interesserebbero anche di più di quelli liguri.
Uno degli amici di cui sopra mi aveva accennato qualcosa, derivato sempre dalla medesima fonte e molto brevemente, sul maneggio e su alcune modalità di vecchia difesa personale campagnola, con lama e non solo (ricordo un cenno di uso e tattica spicciola di serramanico ancora chiuso, oppure di 'bastoncino'/palm stick/dos puntas/dulo dulo[1]).

Avevo conosciuto e chiacchierato con un tipo che aveva creato[2] uno stile piemontese che impiegava come armi improprie strumenti di tradizionale lavoro agricolo quotidiano.
 1. ben antecedente alla 'scoperta' e registrazione del marchio kubotan da parte dei giapponesi e ben lontano temporalmente dai corsi commerciali di certificazione da weekend, lautamente pagata, dei moderni presunti 'innovatori' ed 'evoluzionisti' dei sistemi di dp più noti e di moda.
 2. per fortuna con l'onestà di ammettere che quanto proponeva fosse di sua personale invenzione

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Offline Diego

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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #22 on: April 22, 2016, 21:02:17 pm »
+1
Venendo alle lame corte di tradizione piemontese, non avevo trovato troppi riscontri attendibili (soprattutto in ambito marziale).

Avevo sentito qualche anno fa proporre in ambito marziale, come di tradizione regionale, l'uso in passato di alcuni tipi di coltello impiegati specificamente per la difesa personale e per il duello. Dalla descrizione che era stata data avevo inteso che come forma della lama fossero una sorta di stiletti, ma riporto solo questo mio sentito dire, di cui avevo già io difficoltà in prima battuta a verificarne con certezza e fonti esaurienti l'attendibilità e autenticità.

Mi sembra più plausibile e concreta invece la presenza di lame, adattate ad eventuali impieghi di difesa personale in caso di necessità da parte di strumenti d'uso quotidiano, soprattutto in ambiente agricolo.

Per esempio la già menzionata roncola dovrebbe avere diverse varianti per provenienza geografica specifica e dal tipo di impiego quotidiano prevalente. Se non erro c'è anche comunemente una distinzione regionale per descrivere i diversi tipi di roncola.

Mi pare  di aver visto, qualche anno fa online, collezioni di roncola piemontese (e altre lame tipiche), sia storiche che moderne e di fattura artigianale e/o relativamente povera, in una sorta di  piccolo museo o 'casa della roncola piemontese' (credo fosse nell'area provinciale valligiana o montanara di Cuneo).
 
Avevo trovato identificate online almeno un paio di  tipi di roncole considerate di origine piemontesi (a partire dal XIII secolo) con lunghezze differenti. Per intenderci in breve, lama fissa in stile machete e versione più corta tascabile a serramanico per every day carry. Tra le roncole e simili dovrebbe esserci pure l'affine  beidana (sempre piemontese -vedi immagini sotto)

e la roncola pennata (tipicità toscano-umbre)


Alla faccia del successo modaiolo dei karambit, associo per esperienza diretta la versione d'uso reale campagnola dalle mie parti, spesso pure corredata al codolo con anello mobile.
Di lunghezza simile, come lama per uso agricolo c'è anche quello che in italiano viene chiamato manaresso di tipo piemontese (dovrebbe esserci pure la versione leggermente diversa di consuetudine lombarda)


Sia per la roncola sia per il manaresso ho imparato prima a chiamarle in piemontese e ad abituarmici alla vista e ben prima di venire a sapere i loro termini italiani. A dirla tutta mi era capitato un po' di anni fa  per lavoretti di giardinaggio di usare l'una o l'altro per quasi intere giornate, ma che il vocabolo italiano fosse manaresso l'ho scoperto oggi cercandovi le immagini di roncole.   XD

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Offline Diego

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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #23 on: April 22, 2016, 21:26:09 pm »
0
Proseguo la rassegna di coltelli piemontesi classici con:

Barachin
https://www.youtube.com/watch?v=bbtt8g_0k0E

Frabosan (riguardo la mia personale associazione di idee appena l'ho visto, ricordo di aver letto che la Opinel avesse presso spunto per i suoi modelli da lame tascabile d'uso quotidiano nelle zone in passato governate dai Savoia)


Bardonecchiese


Vernantin (da Vernante, provincia di Cuneo)
https://www.youtube.com/watch?v=tFIeJf8GFpk
altre info sul vernantin http://www.piemontemese.it/pm_archivio.asp?articolo=1465&archivio=2012_05&offset=


Per proseguire con altre lame, con descrizioni e alcune foto
http://perledivetro.altervista.org/regioni/piemonte/index.htm#piemontese

PS: ho dimenticato prima di mettervi un link a un articolo riguardo le beidane
http://www.piemontemese.it/pm_archivio.asp?articolo=1230&archivio=2011_09&offset=4
« Last Edit: April 22, 2016, 21:28:17 pm by Diego »

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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #24 on: April 23, 2016, 13:16:55 pm »
+2
Coltello Maremmano
Lama a forma di foglia, quasi simmetrica, privo di testine, impugnatura a sezione circolare, generalmente in corno bovino; con queste caratteristiche il maremmano, esisteva già agli inizi dell'800



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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #25 on: April 25, 2016, 11:47:28 am »
+2
La saracca romagnola è di origine ottocentesca e deriva dal coltello romano "a scrocco", quindi anche lei dotata di "sicura".
E' un coltello che nasce direttamente come arma in un periodo dove il coltello era vietato, ma regolarmente usato nei duelli d'onore, nelle zuffe da osteria e in altre attività illegali da briganti e banditi.





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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #26 on: April 27, 2016, 11:48:06 am »
0
Spoiler: show
Una volta per un regalo a un amico ho preso una mannarassa, rifatto manico in bel cuoio e tirato TUTTO a specchio. Spettacolare.
-ecco io la chiamo "manarassa" al femminile  :P

Potremmo aprire una discussione anche sui vari macheti e roncole nostrane...Sono oggetti che siamo abituati a vedere logori e a usare senza troppi riguardi ma possono essere davvero belli!

I pennati li trovo orrendi, nel senso di esteticamente bruttarelli e sgraziati,mentre le roncole "pulite" mi piacciono proporzionate stile "mottaiola" o quelle che Rinaldi chiama "di varese"

Varese


Mottaiola
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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #27 on: April 29, 2016, 14:12:42 pm »
0
Torniamo ancora una volta in Sicilia per il coltello Sanfratellano







Da tipico coltello di pastori e contadini, è diventato il coltello più noto ed apprezzato della sua zona.
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Offline Gargoyle

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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #28 on: May 02, 2016, 00:04:15 am »
+2
Il caccia o cacciatore





La guardia a forma di "C", serviva per estrarre i bossoli che l'estrattore manuale della doppietta faceva uscire solo per qualche millimetro dal vivo della culatta. Si agganciava il fondello del bossolo all'estrattore del coltello e si tirava con decisione in modo da liberare le canne dai bossoli domestici che spesso avevano un corpo in cartone che, con l'umidità, tendeva a gonfiarsi e ad incastrarsi.
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Re:Coltelli regionali italiani
« Reply #29 on: May 02, 2016, 00:15:51 am »
+1
Una carrellata di coltelli di cui non so molto. Nemmeno i nomi son certo siano quelli giusti:

La zammara di Gela


Il caccamo




Il rasolino catanese





Da innesto



Il martinese



Il temperino





« Last Edit: May 02, 2016, 00:18:11 am by Gargoyle »
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