Venendo alle lame corte di tradizione piemontese, non avevo trovato troppi riscontri attendibili (soprattutto in ambito marziale).
Avevo sentito qualche anno fa proporre in ambito marziale, come di tradizione regionale, l'uso in passato di alcuni tipi di coltello impiegati specificamente per la difesa personale e per il duello. Dalla descrizione che era stata data avevo inteso che come forma della lama fossero una sorta di stiletti, ma riporto solo questo mio sentito dire, di cui avevo già io difficoltà in prima battuta a verificarne con certezza e fonti esaurienti l'attendibilità e autenticità.
Mi sembra più plausibile e concreta invece la presenza di lame, adattate ad eventuali impieghi di difesa personale in caso di necessità da parte di strumenti d'uso quotidiano, soprattutto in ambiente agricolo.
Per esempio la già menzionata roncola dovrebbe avere diverse varianti per provenienza geografica specifica e dal tipo di impiego quotidiano prevalente. Se non erro c'è anche comunemente una distinzione regionale per descrivere i diversi tipi di roncola.
Mi pare di aver visto, qualche anno fa online, collezioni di roncola piemontese (e altre lame tipiche), sia storiche che moderne e di fattura artigianale e/o relativamente povera, in una sorta di piccolo museo o 'casa della roncola piemontese' (credo fosse nell'area provinciale valligiana o montanara di Cuneo).
Avevo trovato identificate online almeno un paio di tipi di roncole considerate di origine piemontesi (a partire dal XIII secolo) con lunghezze differenti. Per intenderci in breve, lama fissa in stile machete e versione più corta tascabile a serramanico per every day carry. Tra le roncole e simili dovrebbe esserci pure l'affine beidana (sempre piemontese -vedi immagini sotto)
e la roncola pennata (tipicità toscano-umbre)
Alla faccia del successo modaiolo dei karambit, associo per esperienza diretta la versione d'uso reale campagnola dalle mie parti, spesso pure corredata al codolo con anello mobile.
Di lunghezza simile, come lama per uso agricolo c'è anche quello che in italiano viene chiamato manaresso di tipo piemontese (dovrebbe esserci pure la versione leggermente diversa di consuetudine lombarda)
Sia per la roncola sia per il manaresso ho imparato prima a chiamarle in piemontese e ad abituarmici alla vista e ben prima di venire a sapere i loro termini italiani. A dirla tutta mi era capitato un po' di anni fa per lavoretti di giardinaggio di usare l'una o l'altro per quasi intere giornate, ma che il vocabolo italiano fosse manaresso l'ho scoperto oggi cercandovi le immagini di roncole.