Posto che per reagire ad una aggressione si deve reagire prima di tutto di testa (non una testata eh), poi se la mente rimane concentrata sul presente posso pensare di fare quello che viene al momento e, soprattutto su quello che ci viene fatto.
Dover immobilizzare il proprio aggressore, che presumibilmente è più prestante di noi, non è "la soluzione". Mi spiego, se mi concentro (o meglio mi fisso) sul voler applicare la arm-lock perché ne sono il mago può tranquillamente portare alla sconfitta. Se invece sono in grado di evolvere la mia difesa su quello che accade nel momento il risultato è più abbordabile.
Ad esempio la kotegaeshi (che da noi si chiama gyakugote) si basa su una rotazione del polso in una direzione che però potrebbe essere contrastata dal mio aggressore anche banalmente tentando di girare la mano al contrario (o anche chiudere o distendere il braccio etc etc), se io insisto a volerla fare posso fallire, se trasformo la sua difesa in una diversa leva aumento le mie possibilità di successo.