L'ennesimo caso reale

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Offline Fly

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L'ennesimo caso reale
« on: September 26, 2016, 16:36:33 pm »
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Prendo spunto dallo spiacevole episodio accaduto a Roma nella metro dove sono stati pestati madre e figlio a causa di un divieto di fumo e al sacrosanto diritto a farlo rispettare. Sorvolo sulla vigliaccheria dei tre aggressori, ma in contesti come questo, a mente lucida vien da chiedersi  come (e se mai) avrebbe potuto difendersi la povera vittima, anche a conoscenza di qualche arte o forma di difesa personale.

La domanda è semplice: esiste qualche strategia in questi casi? Si può essere condizionati a situazioni del genere? Già perché oltre al primo shock dovuto al fattore sorpresa, c’è anche l’inevitabile reazione di blocco istintiva dovuta al  dolore, che nei primissimi istanti  e subito dopo, gela sul nascere qualunque tipo di difesa lucida.

Rimango sempre sconcertato di fronte a tanta violenza gratuita e mi rendo conto che anche intervenire in soccorso della vittima in situazioni simili non è affatto semplice.

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Offline Max

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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #1 on: September 26, 2016, 19:07:44 pm »
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Per come la vedo io oggi essere civile è un mestiere complesso e molto pericoloso. Chiedere di smettere di fumare è un segno di educazione e rispetto anche verso gli altri occupanti del treno. Nel farlo bisogna mettere in conto, soprattutto cercando di capire a che persone ci si sta rivolgendo, una reazione negativa. La reazione negativa può essere un semplice no continuo fino alla colluttazione.
Essere preparati da un'arte o un sistema è possibile, certo ci si deve allenare parecchio non si impara in qualche mese, anzi il praticare qualcosa potrebbe portarci ad essere meno cauti perchè "cazzo faccio xyz spacco il mondo".
La strategia da attuare è a priori è decidere se mi intrometto o no. Teoricamente i sistemi validi di DP ti dicono "fatti i cazzi tuoi" e ti sei già "difeso". Per come gira la legge oggigiorno non è manco tanto sbagliato.
Se ti intrometti devi saper leggere l'avversario e prepararti almeno allo scontro. Li sono volati degli schiaffi, a quel punto si doveva abbattere il più vicino.
Il vero dilemma è quanta forza, intesa come mia capacità di far male, metto nello scontro? Lo ammazzo? Lo ferisco? Lo schiaffeggio?
Qui erano in tre quindi la terza opzione portava comunque ad essere malmenato dagli altri. Se lo ferisci gli altri possono spaventarsi e scappare o accanirsi di più. Se lo ammazzi idem.

Il brutto viene dopo, hai ammazzato uno che ti ha schiaffeggiato per non aver spento una sigaretta ..... Ma anche, sono stato malmenato pesantemente per una sigaretta.

Sicuramente è stata una leggerezza farlo con una mamma 60enne vicina.

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Offline The Spartan

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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #2 on: September 26, 2016, 19:12:39 pm »
+4
Posto quanto scritto altrove....
 A una certa distanza da te vedi delle persone che stanno fumando...
Non c'è pericolo per te e per le persone vicine a te ma tu decidi di andare a redarguirle...
Sospendo il giudizio su questo impeto MA due cose ti dovrebbero già suonare nel cervello...uno, sono più di te...due, se stanno facendo una cosa del genere devi pensare che o se la sentono caldissima o hanno qualcosa che non va...(i tizi sarebbero risultati sotto l'effetto di sostanze che un occhio attento avrebbe potuto e dovuto riscontrare semplicemente osservando bene).
E decidi di fare tutto questo mentre sei con tua madre...donna e per di più non giovanissima.
Quindi stai ipotizzando uno scenario nella tua mente che di tutti questi elementi non tiene conto....ed è già un errore.
La conversazione non sappiamo come vada.
Quello che vediamo è che l'aggredito interagisce non certo in maniera pacifica con uno o più soggetti scesi dal treno...
E questo è un altro errore.
Hai detto quello che dovevi dire?Punto....finito...qualsiasi cosa possano dirti non ha senso....manco ci devi stare lì a guardarli....dovresti stare sull'altro lato del vagone appoggiato o seduto.
Quelli rientrano...il parapiglia inizia e l'aggredito non prova in nessun modo ad avere un atteggiamento "dissuasivo" anzi addirittura supporta la madre, variabile non considerata che si mette in mezzo buttando benzina sul fuoco, con un calcio quasi a tradimento...che esaspera ulteriormente gli animi....
Poteva evitarsi tutta questa sequela di eventi?Temo di si....
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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #3 on: September 26, 2016, 20:07:49 pm »
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bellissima disamina, John

io, tra l'altro, fumo  :D

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Offline Fly

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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #4 on: September 27, 2016, 09:09:21 am »
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Ottime considerazioni Max e John, in effetti girare con tua madre ti pone già in una condizione di inferiorità, proprio perché in una eventuale colluttazione è lei che potrebbe riportare i danni più gravi anche con meno botte.

Fortunatamente per lei non è andata così e il caso ha voluto che fosse comunque  lui il bersaglio. La madre forse è stato un contrattempo ma in qualche modo ha contribuito a evitargli una sorte anche peggiore.

Purtroppo trovarsi in situazioni spiacevoli per leggerezza non è infrequente, e non sempre viene istintivo leggere la situazione, specie quando pensiamo di essere nel giusto. A volte mi incazzo con la mia compagna che in macchina ha il viziaccio di sfanculare alla prima freccia non messa o a chi viaggia anche di un solo kilometro orario al disotto del limite (con tanto di braccio fuori dal finestrino). Le ho fatto notare che se sono da solo posso agire come meglio credo, ma se devo pensare a proteggere lei siamo già in una pessima posizione.

Per cui aldilà delle ragioni o meno può sempre capitare la giornata storta e il rischio di imbattersi in qualche elemento non tanto a posto se non addirittura armato non è poi così remoto. Parafrasando una vecchia pubblicità è sempre vero che “il miglior sistema di sicurezza sei proprio tu”…

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« Last Edit: September 27, 2016, 09:11:27 am by Fly »


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Offline Ale_ale

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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #5 on: September 27, 2016, 09:52:01 am »
0
Interessante il racconto, non avevo visto il video e sottolinei diverse cose molto importanti per valutare meglio l'accaduto (non mi occupo di DP, quindi scusate qulache ovvietà o inesattezza).

Posto quanto scritto altrove....
 A una certa distanza da te vedi delle persone che stanno fumando...
Non c'è pericolo per te e per le persone vicine a te ma tu decidi di andare a redarguirle...
Sospendo il giudizio su questo impeto MA due cose ti dovrebbero già suonare nel cervello...uno, sono più di te...due, se stanno facendo una cosa del genere devi pensare che o se la sentono caldissima o hanno qualcosa che non va...(i tizi sarebbero risultati sotto l'effetto di sostanze che un occhio attento avrebbe potuto e dovuto riscontrare semplicemente osservando bene).
E decidi di fare tutto questo mentre sei con tua madre...donna e per di più non giovanissima.
Quindi stai ipotizzando uno scenario nella tua mente che di tutti questi elementi non tiene conto....ed è già un errore.

Se in questa prima parte si è sicuramente messo in una situazione pericolosa senza valutarla bene, posso anche umanamente capire che a volte è anche può anche essere "giusto" prendersi dei rischi contro comportamenti che non vanno. Cosa che sicuramente mette in una situazione di rischio che chi si occupa di DP può solo che raccomandare di evitare, ancora di più se in compagnia di altri, ecc.... e tanto più che non spetta a noi fare i "giustizieri".   

Quote
La conversazione non sappiamo come vada.
Quello che vediamo è che l'aggredito interagisce non certo in maniera pacifica con uno o più soggetti scesi dal treno...
E questo è un altro errore.
Hai detto quello che dovevi dire?Punto....finito...qualsiasi cosa possano dirti non ha senso....manco ci devi stare lì a guardarli....dovresti stare sull'altro lato del vagone appoggiato o seduto.
Quelli rientrano...il parapiglia inizia e l'aggredito non prova in nessun modo ad avere un atteggiamento "dissuasivo" anzi addirittura supporta la madre, variabile non considerata che si mette in mezzo buttando benzina sul fuoco, con un calcio quasi a tradimento...che esaspera ulteriormente gli animi....
Poteva evitarsi tutta questa sequela di eventi?Temo di si....

Qui è la parte più interessante e da condannare. Se la cosa poteva magari anche finire sempilicemente lì con due parole e loro che si allontanano, si è invece scelto di buttare benzina su una situazione già potenzialmente pericolosa continuando inutilmente a caricarla....  Stessa cosa che avviene spesso per la strada o nei locali, dove un semplice "vaffa... " spesso poterbbe finire lì ma invece si deve a tutti i costi insistere come a sfogarsi di tutto ed ecco che poi facilmente il tutto degenera...  veramente la prima cosa a mancare è un pochino di buon senso e saper stare al mondo.


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Offline The Spartan

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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #6 on: September 27, 2016, 13:59:02 pm »
+3
Il giusto in quel senso esula da quella che è la natura intrinseca della protezione personale e della sicurezza...
Come dico sempre io addirittura ai miei figli, nella vita puoi fare e dire tutto quello che credi MA devi sapere che ci saranno conseguenze e devi avere spalle sufficientemente forti per reggerne l'urto...
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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #7 on: September 28, 2016, 11:05:23 am »
+2
Ottime considerazioni Max e John.
Mi sono trovato tantissime volte ad intervenire, fuori l'orario di lavoro, in situazioni più o meno pericolose per me, ma in primo luogo per terze persone. Ho dovuto farlo sempre cercando di limitare i danni. Personalmente, reputo stupido andare da tre ragazzi (quindi in stato mentale da branco) che apertamente violano una consolidata legge (quindi in stato di aperta ribellione), per chiedere loro di spegnere la sigaretta. Il ragazzo ha sbagliato tutto. Io stesso non avrei messo in pericolo terze persone per una infrazione amministrativa. Il bene primario è l'incolumità dei passeggeri. Per me è stato stupido. Certo però, che anche i passeggeri non si sono adoperati per impedire che la cosa degenerasse. Che schifo di società :vomit:

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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #8 on: September 28, 2016, 14:18:50 pm »
0
Certo però, che anche i passeggeri non si sono adoperati per impedire che la cosa degenerasse. Che schifo di società :vomit:

Il che fa il paio con il discorso fatto sopra da Max e John, ovvero valutare la situazione per verificare se ci sono sufficienti garanzie per  ottenere qualche risultato senza moltiplicare i potenziali danni a molte più persone.

Numericamente per contenere tre persone alterate occorre essere quanto meno alla pari, ma preferibilmente di più. Proprio per questo occorre anche un pizzico di fortuna e sperare che sullo stesso vagone viaggi  gente in condizione di “dare una mano”.

Ma se da questo conteggio escludiamo ragazzi, donne, anziani o gente di struttura minuta e non proprio allenata allo scontro fisico (dunque la maggior parte) allora statisticamente non rimangono poi tanti santi nei quali confidare. E inoltre quei pochi dovrebbero anche avere un certo pelo per intervenire con sicurezza. Mah...

In effetti è abbastanza triste il fatto di poter contare su pochissime anime illuminate in situazioni simili, ma allora a maggior ragione deve valere il criterio della prevenzione su tutto.

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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #9 on: September 28, 2016, 15:07:14 pm »
0
Certo però, che anche i passeggeri non si sono adoperati per impedire che la cosa degenerasse. Che schifo di società :vomit:

Il che fa il paio con il discorso fatto sopra da Max e John, ovvero valutare la situazione per verificare se ci sono sufficienti garanzie per  ottenere qualche risultato senza moltiplicare i potenziali danni a molte più persone.

Numericamente per contenere tre persone alterate occorre essere quanto meno alla pari, ma preferibilmente di più. Proprio per questo occorre anche un pizzico di fortuna e sperare che sullo stesso vagone viaggi  gente in condizione di “dare una mano”.

Ma se da questo conteggio escludiamo ragazzi, donne, anziani o gente di struttura minuta e non proprio allenata allo scontro fisico (dunque la maggior parte) allora statisticamente non rimangono poi tanti santi nei quali confidare. E inoltre quei pochi dovrebbero anche avere un certo pelo per intervenire con sicurezza. Mah...

In effetti è abbastanza triste il fatto di poter contare su pochissime anime illuminate in situazioni simili, ma allora a maggior ragione deve valere il criterio della prevenzione su tutto.

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Offline Max

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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #10 on: September 28, 2016, 16:15:00 pm »
0
Partendo dalla frase
In effetti è abbastanza triste il fatto di poter contare su pochissime anime illuminate in situazioni simili, ma allora a maggior ragione deve valere il criterio della prevenzione su tutto.
Uno dei problemi maggiori è che non sei tutelato dallo stato, c'è poco da fare. Se un pregiudicato va in giro tranquillo a far casino e laddove pizzicato ad errare, dai tutori della legge, ha come risultato che diventa pluri-pregiudicato, ma poi continua ad andare in giro. Io, cittadino normale, che posso fare?
A) Mi ci azzuffo. Nella migliore delle ipotesi quello aggiunge un altro pluri al suo pregiudicato e ritorna in strada. Io passo guai e guai con il rischio di divenire anche pregiudicato. Inoltre restano tutti i rischi successivi. Quindi campare attento che non torni con gli amici a lavare l'onta.
B) Lo ammazzo. Manco se lo ammazzo dentro casa mia che tenta di portarsi via mio figlio la passo liscia, figuriamoci se lo ammazzi per una sigaretta accesa dove non si doveva.
Qui purtroppo si esula da essere uno con i numeri per saper reagire, semplicemente non conviene reagire e non perchè sia giusto ma perchè lo stato ti "consiglia" di farti i cazzi tuoi con i suoi modi farraginosi e[1] inefficenti.
Teoricamente e soprattutto umanamente si deve intervenire. Io credo proprio che interverrei ma non perchè abile DPiesta ma perchè certe cose mi mandano il sangue al cervello e, chiusa la vena, partirei con madonne e ceffoni ;)
A me è successo sulla Roma Lido, fermi al capolinea di Piramide in attesa della partenza, porte aperte. Entra uno che aveva la sigaretta accesa e si siede di fronte a me vicino alla porta. Ora io ho il naso che sente la puzza di fumo anche da uno che sta nella macchina davanti alla mia in fila, quindi l'ho squadrato subito con cipiglio e anche un po di meraviglia. Lui ha messo la sigaretta sotto al sedile come a nasconderla, io l'ho riguardato storto e lui è uscito a fumare e poi è rientrato. Però ovviamente questa persona non era un delinquente, forse solo un cazzone radical-anarchico, che non voleva perdere il treno per una sigaretta ma alle mute rimostranze ha risposto educatamente. A priori poteva essere comunque un inizio di lotta, non lo sai mai finchè non volano le sberle.
 1. Volutamente

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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #11 on: September 29, 2016, 10:55:48 am »
+1
Io quando salgo sui mezzi ho sempre in mente questa scena...sempre....

https://www.youtube.com/watch?v=I3pAAR5TAt0
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Offline Krypteia

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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #12 on: September 29, 2016, 13:46:18 pm »
0
SEMPRE anche io.

Sarebbe un bel mondo, quello in cui i buoni spaccano il culo ai cattivi.
Der Vogel kämpft sich aus dem Ei. Das Ei ist die Welt. Wer geboren werden will, muss eine Welt zerstören. Der Vogel fliegt zu Gott. Der Gott heisst Abraxas.

La vita non mi ha mai interessato quanto l'evasione dalla vita stessa.


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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #13 on: September 29, 2016, 15:15:22 pm »
+1
Spoiler: show
Per me c'e' un solo vero eroe realistico

https://www.youtube.com/watch?v=LLs1M6JDYTI
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Offline Max

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Re:L'ennesimo caso reale
« Reply #14 on: September 29, 2016, 15:59:05 pm »
0
Io quando salgo sui mezzi ho sempre in mente questa scena...sempre....

https://www.youtube.com/watch?v=I3pAAR5TAt0
Già.
Il problema è che poi l'atac ti accolla il costo del finestrino  :D