Domande sul wing chun che mi sono sempre posto

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Offline xjej

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Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #120 on: December 02, 2016, 13:45:50 pm »
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La storiella che il ring non è la strada per come la applichi nel tuo ragionamento ha una falla decisamente ridondante.
Preso atto di una simulazione il più prossima alla situazione reale considerando qualcosa che "funziona" 10 e qualcosa che funziona 0 come farebbero di colpo a diventare non dico 0 - 10 ma anche solo 5-5? Non si può sentire di basarsi su ditate negli occhi, manate a mano aperta e colpi ai genitali per mettere in dubbio la funzionalità di determinate pratiche.

Mi sono perso qualcosa  ???...guarda che qui quello che mette in dubbio determinate pratiche sei tu.
Non mi pare che qualcuno abbia dubitato dell'utilità dello sparring a contatto pieno o meno..

Nel quote dove leggi la parola sparring?

Nelle tue parole: "funzionalità di determinate pratiche".
Sparring, agonismo, confronto, full contact, uke non collaborativo, fighting...chiamalo come vuoi il succo non cambia.

Ok dai, palese tu non sia serio, lascio stare.
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raptus

Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #121 on: December 02, 2016, 14:01:57 pm »
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Io lo sparring (quando lo facevo si chiamava libero...) me lo ricordo, andavamo di guanti e il chisao era usato solo a lezione per i riflessi, mai stato in posizioni strane, appena riuscivi ad entrare andavi dritto con la serie di pugni oppure ti guadagnavi l'entrata usando un calcio basso per sbilanciare. Roba molto base ve lo ripeto che non ero chissà che. Non ricordo distanze irreali, i pugni arrivavano.mi spiegate che arte marziale ho fatto?  :D

Ma come era strutturato? Protezioni, entrambi non collaborativi ecc? Non provoco, cerco solo di capire ed arrivare al dunque...

Avevo le protezioni, entrambi in posizione di guardia standard, era collaborativo quando volevi usare calci bassi e ginocchiate sennò non sarei qua a raccontarvelo,  con le braccia no, sono arrivato fin li non mi sono spinto oltre ma non si faceva spesso.
Non vi parlo per me perchè mi sentivo una pippa (vedi il primo post) ma vi assicuro che c'era gente, in forma, che veramente ti dava l'impressione che funzionasse e molto bene.

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Offline xjej

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Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #122 on: December 02, 2016, 14:02:11 pm »
+1
Xjej, mi rispondi come se fossi un praticante fissato di wc, molto di quello che dici è vero e so che lo dici con lo scopo di svegliare la gente.
Hai frainteso, ti rispondo come ad un praticante che manca di aderenza alla realtà.
A me spiace che tu abbia incontrato solo pratiche di un certo tipo ma dopo tutti sti anni non è possibile uscirsene sempre con gli stessi discorsi triti e ritriti che sono stati smontati milioni di volte.
Il discorso della filosofia? Eddai eh.. Fisicità? Nel wc? La lista è lunga eh.


Non hai bisogno di svegliare me, non ho mai detto che il wc sia la panacea per tutti i mali e che sia l'arte marziale definitiva e bla bla anzi, io mi sono limitato a descrivere il suo ambito di utilizzo per come me l'hanno insegnato, che può anche essere una cazzata, non lo nego, insomma c'era il motivo se non l'ho fatto la passione della mia esistenza.
[/quote]
Ripeto, non ti faccio una colpa per le tue esperienze precedenti, nove pagine di ingenuità da uno che pratica da anni però perplimono.
Non hai detto che il wc sia la panacea, rimane una cosa inascoltabile che venga definito in qualunque modo che non sia un ammasso di polifosfati organici.
Sicuramente mi dirai che dove hai fatto tu non era male. Storia sentita milioni di volte.
Poi uno dei più arroganti praticanti di wc in Italia, al quale tutti facevan pompini dialettici e praticamente nessuno contestava, viene preso a schiaffi da un ragazzetto segaligno con due anni di thai amatoriale alle spalle e capacità nella lotta a terra sulle quali possiamo soprassedere. Buon amico ed ottima persona ma non nella mia lista di persone che vorrei accanto in una rissa, diciamo,

Possiamo avere opinioni diverse su una cosa in particolare? Io ritengo che non sia tutta una cavolata e qualcosa, se pur poco, di giusto in quei principi molto semplici alla fine, per me c'era.
Possiamo essere d'accordo sul fatto che il tuo punto di vista sia un pochetto limitato visto che hai esposto idee, perdonami, nel migliore dei casi abbastanza ingenue?
Il chisao, la filosofia, vivere l'arte marziale, i pugni a catena, "sbattere al muro", scontri per strada, eh ma solo quelli che praticano da dieci anni, l'attacco non previsto,


Quote
Perchè non tutti quelli che trovi per strada sono campioni di sport da combattimento,
Dio mi salvi, ma se esco di casa e prendo l'ombrello preferisco prendere quello bello solido in caso piovesse merda.

Quote
per fortuna da questo punto di vista nessuno mi ha mai truffato dicendomi che se imparavo una determinata tecnica avrei saputo reagire contro chiunque e non è questo che insegnavano, almeno all'epoca.
Ti han detto che avresti saputo reagire, già quello è da discutere.
Senza contare che non facevi DP ma ti preparavi (molto in teoria e in maniera inadatta) a dello streetfight. Differenza marcata.

Quote
Il contesto base era una situazione spiacevole, non voluta, veloce (auspicabilmente), in cui dover rispondere contro una aggressione "sorprendendo" l'altro entrando con una catena di pugni (non patty-cake) e magari qualche ginocchiata o calcio basso, tutte robe che non servono a neutralizzare ma a soprendere e a darti il tempo di poter evitare il peggio. Ovviamente se l'avversario è un campione o la differenza fisica è enorme, non ci sono cazzi.
Ma per fortuna nessuno mi ha mai illuso.. ecco forse la mia fortuna è che ho avuto insegnanti piuttosto...onesti?
Se ti fanno fare pugni a catena già l'onesà intellettuale possiamo discuterla.
Reagire in maniera veloce? Come già detto invece le altre discipline che applicano l'uso della logica insegnano a reagire in maniera lenta?
Non hai fatto DP se non ti hanno spiegato cosa fare prima per non finirci, cosa fare durante e cosa fare dopo.
E' onesto vendere come adatto alla dp qualcosa che non lo è ?
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Offline xjej

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Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #123 on: December 02, 2016, 14:03:45 pm »
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Avevo le protezioni, entrambi in posizione di guardia standard, era collaborativo quando volevi usare calci bassi e ginocchiate sennò non sarei qua a raccontarvelo,  con le braccia no, sono arrivato fin li non mi sono spinto oltre ma non si faceva spesso.
Non vi parlo per me perchè mi sentivo una pippa (vedi il primo post) ma vi assicuro che c'era gente, in forma, che veramente ti dava l'impressione che funzionasse e molto bene.

Quindi studiavate come calciare e come tirare ginocchiate?
Vedi differenza tra il modo di calciare che hai visto lì e come calcia un thaiboxer?
Ti sei chiesto come mai?
Per le ginocchiate?
Guardia standard che significa?
Gente "in forma" secondo quale parametro di valutazione?
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min no yoshi

Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #124 on: December 02, 2016, 14:11:46 pm »
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Ok dai, palese tu non sia serio, lascio stare.

?! boh


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raptus

Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #125 on: December 02, 2016, 14:47:50 pm »
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Ripeto, non ti faccio una colpa per le tue esperienze precedenti, nove pagine di ingenuità da uno che pratica da anni però perplimono.


xjej sei leggermente, ma dico leggermente "testardo" o sbaglio?  Lo vuoi capire che io wc l'ho fatto per meno di 3 anni e sto facendo/ho fatto altro poi?
Io ho espresso opinioni, come te, non mi sono permesso di giudicarti perchè non mi conosci così come io non conosco te, a dire la verità anche tu mi preplimi per le cose che dici, la tua arroganza nel dire di avere la verità assoluta, in base a che? Alle tue esperienze? Ai fatti reali de che?
Ti prendi in carico il fatto del dire che al mondo esistono migliaia di coglioni così, come se niente fosse?
Assurdo  :D

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Offline Andy

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Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #126 on: December 02, 2016, 14:53:56 pm »
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Ma se ginocchiate e calci bassi sono letali, i cimiteri sono pieni di thai boxer?

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raptus

Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #127 on: December 02, 2016, 14:56:16 pm »
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Chi ha mai detto che sono letali? Ma siete fuori?

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Offline Ale_ale

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Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #128 on: December 02, 2016, 14:57:26 pm »
+1
Poi uno dei più arroganti praticanti di wc in Italia, al quale tutti facevan pompini dialettici e praticamente nessuno contestava, viene preso a schiaffi da un ragazzetto segaligno con due anni di thai amatoriale alle spalle e capacità nella lotta a terra sulle quali possiamo soprassedere. Buon amico ed ottima persona ma non nella mia lista di persone che vorrei accanto in una rissa, diciamo,

 ;D ;D ;D ;D   ma chi sarà mai  XD

non so perchè ma ad uscire con lui mi immagino già al commissariato a spiegare che io non c'entro e che era tutta colpa sua   :D   ...false aspettative da forum  XD

Comunque manacva da un po' una bella discussione da FAM qui, pensavo di aver sbagliato forum  :=)

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Offline DJ scanner

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Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #129 on: December 02, 2016, 15:52:11 pm »
+1

io sono ancora ossessionato dai "fingerjab nelle palle e calci negli occhi"
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raptus

Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #130 on: December 02, 2016, 16:01:06 pm »
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Vi giuro che mai avrei pensato di ricevere risposte di questo tipo, ok pareri diversi ma che nella sezione wing chun il pensiero dominante fosse che il wc si potrebbe pure cancellare definitivamente dalla terra, porca miseria non si finisce mai di stupirsi  ;D

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Offline The Spartan

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Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #131 on: December 02, 2016, 16:09:41 pm »
+1
E' che qui i praticanti di WC o sono scappati o sono stati ricondotti sulla retta via.... XD
Senza ovviamente voler essere irrispettosi...
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The Guy - P.K. & Chris...rustici compari.

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Offline DJ scanner

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Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #132 on: December 02, 2016, 16:17:18 pm »
+3
vedi raptus, io negli anni 80 facevo karate e ricordo bene come il wc si fece strada nelle arti marziali in europa, non prorio in punta di piedi: questo non funziona, quello fa schifo, noi facciamo il culo a tutti, sfide a destra, sfide a sinistra, smerdate ai gracie e fare dietrofront al lancio delle sfide ecc. ecc,
avevano instaurato un atmosfera di un certo tipo, secondo me per questioni di marketing, ecco tutto ciò è stato disatteso alla grande, quindi è normale che ora l'immagine che hanno voluto dare di se stessi si ritorga verso di loro
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raptus

Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #133 on: December 02, 2016, 16:33:01 pm »
+1
Non lo sapevo... vi ringrazio per avermelo detto, ai più vi assicuro che questa cosa non è così conosciuta infatti ci sono rimasto.
Sono contento di aver inconsapevolmente scelto una strada più "corretta" se così la si può definire.
Spero solo che tra due giorni non venga su qualcuno a dire che il jujitsu fa schifo, che il grappling e le proiezioni sono inutili, etc, perchè ho paura che andando avanti così questo tipo di ragionamenti li si possono applicare in senso molto ampio...

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Offline Bingo Bongo

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Re:Domande sul wing chun che mi sono sempre posto
« Reply #134 on: December 02, 2016, 17:08:48 pm »
0
Se io sono amputato alle gambe e devo prendere una cosa in alto una scala per salire resterà sempre più funzionale di un tappeto elastico a prescindere da me....
Capisco il paragone, ma se fossi amputato alle gambe gradirei avere le scale mobili.
Ma in ogni caso dipende "anche" dal contesto. Per me è più importante saper applicare un'alternativa che la "più funzionale"
Tutto bello tutto giusto...
Poi al dunque organizzi le cose e sempre i soliti o si danno alla macchia o ne prendono un sacco e una sporta...
Ma è tutto uguale...è il contesto...conta l'uomo...abbiamo 2 braccia e 2 gambe...il sole sorge a est...Moana è morta ed Elvis è vivo...

Eppure pensavo che MacGyver e l'A-TEAM avesse insegnato qualcosa a quelli della nostra generazione.....

Per il resto accetto i miei limiti e se vuoi picchiarmi questa estate sei invitato da me in calabria anche con famiglia e fra un pò di mare e buon mangiare sono disposto a prenderle con dignità, ma questo non mi farà cambiare opinone.
Comunque se sei amputato alle gambe ti rimangono solo le 2 braccia, ma a parte gli scherzi semplicemente non credo negli "assoluti funzionali" che siano del KM o di un'altra qualunque altra disciplina e secondo me la funzionalità di qualcosa dipende anche dal contesto.


Viceversa ci sono filosofie che possono essere espresse in poche parole, magari anche in una sola.
Mi sto già pentendo di questo intervento... mi farai pentire di averti risposto, ma non resisto: quali sarebbero queste filosofiche illuminazioni d'immensità esprimibili in monogrammi?
"...e tutto ciò che si sa, ciò che non si sia solo udito rumoreggiare e mormorare, può dirsi in tre parole". Che chiacchierone!

Monogrammi di lusso:



Monogramma del TAO:



MA forse intendevi "una parola": per esempio la parola amore. Per amore si uccide, si perde la vita, si fanno cose meravigliose. C'è più filosofia e discussioni fisolofiche su questa "parola" che la filosofia di volumi e volumi. Forse c'è ne di più solo nella parola "DIO" che "comprende" anche la filosofia dell'amore (o forse no, dipende. Ma le opinioni fanno appunto parte della filosofia....
Te nei sei pentito??  :)

SULLA DISTANZA DEL WC

@Andy
Non ho capito come ci si fa ad allenare a una distanza che non esiste. Pensavo si chiamasse "no contact" quel tipo di allenamento...

@Xjej
La distanza del chi sao è solo poco probabile, ma secondo me il Wx può essere funzionale dove la mobilità generale è limitata. Per esempio dentro un ascensore ho meno difficoltà a vedere bene il Wx che il judo.