Rispondo alla domanda di Rev. Madhatter: personalmente nel wing chun nessuna filosofia in senso stretto, nell'Aikido invece basta digitare su google per capire quanta roba ci stia dietro (perfino una religione..). Ma il discorso filosofia non volevo diventasse il perno della discussione, l'unica cosa che volevo dire era che le arti marziali orientali non sono addestramenti militari ma un mondo molto vasto anche a causa della mentalità diversa dalla nostra.
E quello che si cerca di farti capire è che c'è tanta filosofia lì dentro quanto negli appunti che stanno nel mio portafoglio.
Larga, larghissima parte sono chiacchiere riempitive messe lì così.
Lo judo è nato inteso come metodo pedagogico, è l'sdc più praticato al mondo ma giuro che nessuno ha bisogno di ripeterlo di continuo per trovare un significato che riempa qualche vuoto.
In aggiunta, tutti quelli che praticano e parlano di filosofia, quanto hanno studiato questo aspetto fisicamente? Se raggiungiamo la quota di un'ora all'anno è gran vittoria. Fosse pure un'ora alla settimana farei fatica a parlare di "accenno", figuriamoci studio.
La visione di un fenomeno in soggettività può dare un'idea ma tocca far un passo indietro e parlare del tutto.
Per il tuo parametro il WC è una pratica fisica (più di quello che hai praticato), per me la media dei praticanti (e pure sopra la media) naviga nella disabilità motoria, figurarsi parlare di atletismo.