Mah...
il problema di fondo è che quello che chiami movimento istintivo spesso è ben poco naturale, perché i nostri movimenti sono spesso viziati dalle abitudini prese nel tempo e dalla razionalità. Spesso gran parte del lavoro svolto, anche nelle tradizionali scuole di budo ad esempio, servono proprio a togliere le cose in più per arrivare ad un movimento più efficiente e naturale. Paradossalmente questo lavoro "di liberazione" richiede di iniziare sforzandosi a seguire rigorosamente delle regole invece di fare come sembra venire più comodo. Esempio terra-terra, sforzarsi di sedere correttamente sulla sedia invece di lasciarsi andare.
L'avevo intesa in altro modo, più che una forzatura un andare a raffinare.
Forse istintivo non è la parola giusta (non ricordo se fosse stata usata da questa insegnante o se avesse usato una parola con significato simile), porto un esempio di come ho interpretato io la spiegazione:
- arriva un gancio largo
- l'allievo A si copre la testa chiudendosi a riccio rimanendo passivo,
- l'allievo B allarga la mano diagonalmente verso l'esterno senza convinzione e restando fermo alla portata del pugno che gli piega il braccio e va a bersaglio
a questo punto l'insegnante fa fare delle varianti:
- l'allievo A imparerà una cover corretta che gli permetta magari di avanzare con una gomitata o con una manata
- l'allievo B imparerà ad abbassare l'altezza, a chiudere la distanza e ad intercettare il braccio avversario all'altezza corretta per non farsi investire dalla forza avversaria
in questi casi vengono sfruttati i movimenti che sono usciti spontanei, poi do per scontato che tutti studino il programma per come dev'essere ovviamente... oppure ho capito male la tua risposta?