applicazioni o no??

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insetto

Re: applicazioni o no??
« Reply #60 on: March 16, 2010, 12:41:38 pm »
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Certamente si, ma un conto è quello che dovresti saper fare, un conto è quello che sei realmente in grado di fare.
quando si sta cercando di imparare è utile che il compagno adegui la forza in base a ciò che tu sei in grado di sostenere, in modo da metterti un pò in difficoltà ma senza esagerare, altrimenti non serve a nulla. Per questo motivo un compagno abile e sensibile e disponibile vale tanto oro quanto pesa.

Si capisco il discorso, facendo cosi ti permette di adeguarti come struttura e di imparare a gestire progressivamente la spinta in punti differenti. Conosco quel metodo.

A mio avviso pero' non ci deve essere "pensiero" nel realizzare quanto sopra ma un qualcosa dentro il corpo sviluppato tramite altri ex che richiamo senza una particolare concentrazione o preparazione.

Cioe' il test deve funzionare indipendentemente dal mio controllo locale sulla schiena, spalle, gambe, ecc. Se mi richiede cio' vuol dire che non son ancora pronto e quindi fine test, altra pratica. Deve essere una cosa piu' che naturale, qualcosa che hai dentro e che non richiede controllo mentale se non una attivazione generale del corpo/mente.

E son d'accordo con Usque quando dice che alcuni test ed esercizi preferisce farli con gente che conosce e di cui si fida. Purtroppo non tutti hanno ben chiaro cosa si pratica e come si deve praticare ed il risultato che si vuole ottenere, tutti requisiti fondamentali per poter progredire.

Piu' che ovvio, mai detto il contrario.


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rockyjoe

Re: applicazioni o no??
« Reply #61 on: March 16, 2010, 16:33:24 pm »
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questo succede perchè APPLICANDO,si pensa di lavorare sul compagno,per colpirlo o proiettarlo.mentre in realtà occorre testare sè stessi e lavorare su sè stessi e sulla propria mente-corpo.
bisogna dominare sè stessi e aumentare le proprie capacità,sè si vuole dominare un avversario e utilizzare su di lui quanto appreso.
in questo senso,non esistono applicazioni reali,se non fortuite...

Non e' solo quello. Concordo che l'attenzione e' piu' su di noi ma...e' che siamo figli del riuscire a tutti i costi o del la so piu' lunga io. E quindi bariamo con noi stessi oltre che con gli altri, l'importante e' riuscire. Un mix di orgoglio e supponenza, credo.

Spesso poi manca chiarezza nel come si fa un test e si eccede finendo in un confronto.

E' un mare ampio e a mio avviso un buon compagno di pratica e' un faro da non lasciarsi scappare.
Fa la differenza averlo o non averlo.
è vero,ma è proprio uesto il punto,la cultura orientale esalta l introspezione e la capacità di studiare se stessi.dalla conoscenza di se stessi dovrebbe derivare l azione corretta.l azione è corretta se è corretta,non si decide se è corretta in base unicamente agli effetti che produce su un avversario.
l'azione è corretta se è corretta...
In base ha cosa decidi se una azione è corretta,a parte la sua correttezza?
rispondo quanto prima..
un azione è corretta se esprime i principi tecnici della disciplina che si studia.le applicazioni,che in realtà non sono che dei test,permettono di isolare la messa in pratica  di certi principi, a bocce ferme.questo perchè nel movimento dinamico,dove potrebbero volenti o nolenti crearsi piu variabili, non è possibile isolare determinati principi oggetto di studio,e si coprono gli errori con la velocità e la potenza della propria massa corporea in movimento.questo succede anche nella fase di combattimento e di sparring,ma in sparring infatti non si studiano le dinamiche corrette,ma si cerca di trovare l azione corretta nel caos,sapendo già che quello che verrà fuori sarà spesso un compromesso;nello sparring,che da per acquisti principi e meccaiche corrette,si cerca la migliore strategia per poterli usare.
se invece il compromesso lo cerchi negli esercizi che servono a sviluppare l azione corretta,hai già rovinato il 50 % della tua arte marziale,qualunque essa sia.

ovviamente IMHO

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insetto

Re: applicazioni o no??
« Reply #62 on: March 17, 2010, 10:19:43 am »
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ora...è ovvio che se spinge come un bufalo non serve ad un cavolo di niente...perchè non riuscirei mai a contrastarlo...

Hmm a mio avviso devi poter reggere in tutte le direzioni una spinta lineare e costante.
Credo che sia cosi anche x XU no?
per me si deve imparare a poter reggere una spinta che sia piu' o meno lineare,piu' o meno costante,una spinta non lineare è piu' difficile da contrastare...

Parlavo di quel tipo di test specifico. Test e non confronto. I test servono x vedere se hai compreso bene quello che devi fare in un contesto semplice o dove si prendono in causa pochi elementi.

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insetto

Re: applicazioni o no??
« Reply #63 on: March 18, 2010, 17:47:51 pm »
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Parlavo di quel tipo di test specifico. Test e non confronto. I test servono x vedere se hai compreso bene quello che devi fare in un contesto semplice o dove si prendono in causa pochi elementi.
credo che quello che hai spigato sia la definizione di test semplice...poi ci sono vari livelli di test,il confronto è un test un pochino piu' difficile dal 5 contro 1 che si faceva da ragazzi
IMHO

Certo. C'e' ovviamente una progressione che devi seguire.