Nel Systema, quindi, si cerca di mantenere un equilibrio costante tra le componenti del sangue specificamente coinvolte nello sforzo fisico.
La quantità di adrenalina rilasciata "prima dell'azione" più o meno istantaneamente nel sangue varia in base a fattori di ordine psicologico. Di solito essa è sempre associata a sensazioni/emozioni forti come paura, rabbia, eccitazione ecc. Nel Systema si dice che le emozioni sono il risultato biochimico dei pensieri
coscienti.
Per poter funzionare, quindi, è necessario che il praticante riesca a tenere un certo "distacco" emotivo ma al contempo riesca ad agire automaticamente, inconsciamente. Una mente in questo stato non si soffermerà a riflettere ingolfando il meccanismo, ma si terrà fredda e lucida.
Per gli esercizi prettamente psichici su paura, dolore e
paura del dolore rimando per ora a un altra sede.
Come fare a tenere sotto controllo la scarica di adrenalina naturale, quella normalmente richiesta dal corpo che compie lavoro fisico?
Alterando il battito cardiaco.
Chi di voi pratica Yoga e discipline affini conosce benissimo questo processo pienamente influenzabile dalla respirazione. Ma nel Systema gli esercizi sono sia statici che dinamici. In altre parole, questo controllo del battito cardiaco e del flusso sanguigno viene fatto "intenzionalmente" (almeno in un primo momento, quello di esercizio e condizionamento).
Avevo parlato di Burst Breathing e Ciclo Rallentato*, e anche di quantità d'aria ottimale. Devo però introdurre un ultimo concetto: la respirazione a tre livelli.
1° Livello: Pancia-addome. Il ciclo respiratorio è provocato dal
diaframma che si alza e si abbassa. Dato che i polmoni sono più lunghi che larghi, circa il 60% della capacità polmonare è usata in questo modo;
2° Livello: Petto-torace. Il ciclo è provocato dall'allargamento della gabbia toracica (circa il 30% del totale).
3° Livello: Spalle-collo. Con movimento tridimensionale delle spalle è possibile creare un'altra piccola decompressione, immettendo il restante 10%.
Nel Systema, in condizioni normali si inizia a respirare al primo livello. Se questo o un'altro qualsiasi è ostacolato (stretto, legato ecc), si usano gli altri due. Se due qualsiasi sono ostacolati, si userà quello libero e così via. Ma in teoria si inizia sempre con quello più basso, pancia-addome. La ragione di questo risiede nella maggior capacità di immissione/emissione del livello basso, a fronte del lavoro compiuto dal diaframma.
Una buona capacità di usare il diaframma è un requisito indispensabile per poter esercitarsi.
Con il Burst Breathing il diaframma si abbassa e si alza velocemente (2-3 volte al secondo). L'effetto è un respiro a raffica, uguale a quello che hanno i cani se fa caldo o hanno appena corso. Si immette con il naso e si emette dolcemente e naturalmente attraverso le labbra chiuse ma non serrate o contratte. Il quadrato respiratorio (velocità e quantità di aria immessa/emessa) qui è piccolo e temporalmente frequente.
Nel Ciclo Rallentato, la capacità di regolare il diaframma viene usata all'opposto, in maniera lenta e graduale, adeguata all'ampiezza del movimento. Qui invece il quadrato respiratorio è più ampio e durevole.
Evidenzio e ricordo il fatto che a un certo tipo di velocità di respirazione corrisponde inversamente una quantità di capacità polmonare usata. Ad ogni tipo di lavoro corrisponde una quantità di ossigeno necessaria e sufficiente. Maggiori immissioni di aria quindi possono essere di ostacolo nello scambio gassoso a livello cellulare.
Fra queste due tipologie estreme di respirazione si trova un vastissimo range di combinazioni, ognuna delle quali ha degli effetti sul metabolismo. Dato che stiamo parlando di arti marziali, mi riferisco ovviamente a quello "dinamico".
Continuo fra un pò, gasp
....
*Marchio ormai registrato.