Systema, questo sconosciuto...

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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #15 on: March 14, 2010, 16:11:46 pm »
0
Consiglio di andarsi a leggere qualche bell'articolo sul pranayama di Sri Aurobindo Mere e Satprem

Fino adesso si, ma poi il discorso cambia...
Non credo quindi sia la stessa cosa, e dopo spiegherò il perchè. :)


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machine gun yogin

Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #16 on: March 14, 2010, 16:16:28 pm »
0
Consiglio di andarsi a leggere qualche bell'articolo sul pranayama di Sri Aurobindo Mere e Satprem
Fino adesso si, ma poi il discorso cambia...
Non credo quindi sia la stessa cosa, e dopo spiegherò il perchè. :)
Be' Sri Aurobindo ha fatto un gran lavoro dedicando tutta la sua vita alla ricerca dell'influenza del respiro sul corpo umano, anche dando prove scientificahe con tanto di test, metodo scientifico e dati registrati.


Comunque sono tutto orecchie  :D

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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #17 on: March 14, 2010, 16:22:40 pm »
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Consiglio di andarsi a leggere qualche bell'articolo sul pranayama di Sri Aurobindo Mere e Satprem
Fino adesso si, ma poi il discorso cambia...
Non credo quindi sia la stessa cosa, e dopo spiegherò il perchè. :)
Be' Sri Aurobindo ha fatto un gran lavoro dedicando tutta la sua vita alla ricerca dell'influenza del respiro sul corpo umano, anche dando prove scientificahe con tanto di test, metodo scientifico e dati registrati.


Comunque sono tutto orecchie  :D

Infatti ho detto prima che di sicuro non avrei postato niente di sconosciuto.
Ma io mi riferivo alle applicazioni dinamiche della respirazione sfruttate nel Systema. Sto cercando qualche esercizio semplice da postare, ma prima devo spiegare qualcos'altro di fisiologia..il fatto è che sono tutti concetti comprensibili ma concatenati, e non è facile decidere da dove iniziare a spiegare il tutto :-[..
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machine gun yogin

Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #18 on: March 14, 2010, 16:23:37 pm »
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Consiglio di andarsi a leggere qualche bell'articolo sul pranayama di Sri Aurobindo Mere e Satprem
Fino adesso si, ma poi il discorso cambia...
Non credo quindi sia la stessa cosa, e dopo spiegherò il perchè. :)
Be' Sri Aurobindo ha fatto un gran lavoro dedicando tutta la sua vita alla ricerca dell'influenza del respiro sul corpo umano, anche dando prove scientificahe con tanto di test, metodo scientifico e dati registrati.


Comunque sono tutto orecchie  :D

Infatti ho detto prima che di sicuro non avrei postato niente di sconosciuto.
Ma io mi riferivo alle applicazioni dinamiche della respirazione sfruttate nel Systema. Sto cercando qualche esercizio semplice da postare, ma prima devo spiegare qualcos'altro di fisiologia..il fatto è che sono tutti concetti comprensibili ma concatenati, e non è facile decidere da dove iniziare a spiegare il tutto :-[..

che figata

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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #19 on: March 14, 2010, 16:26:31 pm »
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Consiglio di andarsi a leggere qualche bell'articolo sul pranayama di Sri Aurobindo Mere e Satprem
Fino adesso si, ma poi il discorso cambia...
Non credo quindi sia la stessa cosa, e dopo spiegherò il perchè. :)
Be' Sri Aurobindo ha fatto un gran lavoro dedicando tutta la sua vita alla ricerca dell'influenza del respiro sul corpo umano, anche dando prove scientificahe con tanto di test, metodo scientifico e dati registrati.


Comunque sono tutto orecchie  :D

Infatti ho detto prima che di sicuro non avrei postato niente di sconosciuto.
Ma io mi riferivo alle applicazioni dinamiche della respirazione sfruttate nel Systema. Sto cercando qualche esercizio semplice da postare, ma prima devo spiegare qualcos'altro di fisiologia..il fatto è che sono tutti concetti comprensibili ma concatenati, e non è facile decidere da dove iniziare a spiegare il tutto :-[..

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Grazie! ;)
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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #20 on: March 14, 2010, 17:08:03 pm »
0

La Respirazione e la sua interazione con Postura, Rilassamento e Movimento.


Il Systema si basa su questi 4 principi fisiologici, strettamente interconnessi.

Se ci si mette in postura dritta, rilassata, e si respira, ci si muoverà quel tanto che basta a respirare.
Se si continua a respirare, si rimarrà rilassati, in corretta postura e movimento impercettibile.
Se si va in apnea sarà più difficile rimanere calmi e rilassati. Se si vuole rimanere immobili (come quando si scatta una foto) è molto più facile farlo trattenendo il respiro.
Se ci si muove di più (camminare, correre, combattere ecc..) bisognerà adeguare la respirazione. Per respirare adeguatamente bisognerà farlo in postura adatta o imparare a farlo in qualsiasi postura, anche scomoda.
Se non ci si rilassa (rilassato è da intendersi come non teso eccessivamente, ma compatto al giusto grado) sarà più difficile muoversi, respirare e rimanere in postura adatta alla situazione (in piedi, seduti, distesi, in ginocchio ecc..).

Potrei continuare con gli esempi, ma credo che sia chiaro.

Prima di introdurre alcuni esercizi vorrei illustrare degli ultimi concetti di fisiologia, secondo lo schema con cui il Systema li affronta.

Consideriamo ancora il corpo umano come un motore.
Per funzionare bene, il corpo umano deve operare entro certe condizioni interne ed esterne.
Se fa caldo, suderà. Se fa freddo, un analogo meccanismo biochimico farà orripilare la pelle. Se si muove, consumerà più ossigeno, se una certa quantità di endorfine è stata rilasciata nel sangue, ogni variazione nel battito cardiaco ne influenzerà anche la velocità di "arrivo" ai tessuti interessati, se si respira in una certa maniera è possibile intervenire dinamicamente su questo processo.

Abbiamo detto che il sangue trasporta due tipi di gas, oltre al resto. Uno è l'ossigeno e l'altro è la CO2. E che questi gas viaggiano attraverso due reti di vasi sanguigni.

LA CO2, quando è disciolta in un liquido, aumenta sensibilmente la temperatura dello stesso. Pensiamo ai contenitori in acciaio in cui si fa "bollire" il mosto. Tramite la fermentazione viene prodotta CO2 che poi, per la sua maggiore volatilità, esce dal contenitore generando il fenomeno gassoso conosciuto come "afa". Quando la produzione di CO2 finisce, la temperatura torna a livelli "ambientali".

E' possibile respirare in modo da assicurare una buona termoregolazione, sia che si lavori d'estate sotto il sole, sia quando si è costretti a rimanere fermi al freddo. Ho fatto degli esercizi, e ne riesco già a padroneggiare discretamente i principi. Ma su questo magari torno più in là.

Un altro concetto da spiegare e quello della pressione sanguigna nei tessuti, anch'essa influenzabile con la respirazione. Se alcuni esercizi fisici (flessioni, corsa, squat, addominali, che passerò a descrivere) vengono fatti respirando in una certa maniera, è possibile condizionare l'apparato motorio (muscoli, ossa, tendini e cartilagini), ottenendo un maggiore grado di robustezza ed elasticità. Questo maggiore grado di prestanza fisica, è indispensabile ricordalo, si riflette anche in un miglioramento a livello mentale (network di connessioni nervose aumentato) e psichico (maggior resistenza a dolore, fatica e paura).

Mò mi fermo un pò.






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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #21 on: March 14, 2010, 18:35:37 pm »
0
Well done, Raz DeGàn taroccato.

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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #22 on: March 14, 2010, 22:37:17 pm »
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Well done, Raz DeGàn taroccato.

A differenza sua, non ho bisogno dell'eye liner...
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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #23 on: March 15, 2010, 19:17:55 pm »
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Principi, tecniche, esercizi e modalità di autoricerca dei pattern respiratori.

Abbiamo visto che il principio in base al quale viene considerata l'efficacia dell'atto respiratorio è quello di utilizzare nel modo migliore il sistema circolatorio, quello respiratorio e quello neurale delegato a questa funzione.
Da Buteyko apprendiamo che l'anidride carbonica non è nociva in modo assoluto, bensì una certa quantità di questa nel sangue facilità addirittura il ricambio, aiutando i globuli rossi nel loro compito. La proporzione tra ossigeno e anidride carbonica nel sangue dovrebbe quindi essere sempre tenuta entro certi limiti. Al variare del lavoro "cellulare", dovrà variare anche la quantità di questi due gas dentro il sangue, per avere un corretto input di O2 e output di CO2. Per venire meglio incontro a maggiori richieste di "fornitura" di sangue da parte delle cellule, il cuore adeguerà il numero di pulsazioni. Sappiamo bene che in questi casi entrano in gioco anche fattori biochimici (rilascio di adrenalina ecc.) a influenzare il ritmo cardiaco (e la pressione sanguigna). Ovviamente, in caso di spavento il rilascio sarà  antecedente l'eventuale richiesta di lavoro corporeo (per preparare il corpo), mentre in caso di sforzo fisico (corsa, lotta ecc) in condizioni psichiche "normali" l'eventuale rilascio di adrenalina sarà usato come "supporto" all'attività muscolare volontaria e involontaria.

Il Systema è un'arte marziale nel senso genuino del termine. Nel Systema si sa bene che nella realtà uno scontro degno di tal nome è sempre un gran casino. Dolore, stanchezza, panico...un bel mix.
In poche parole, si sa che si dovrà fare i conti con le naturali reazioni umane all'eventualità di una qualsiasi situzione di pericolo. Fare i conti con l'adrenalina.

Riprendiamo i due esempi precedenti, cioè lo spavento e lo sforzo più o meno prolungato.
Nel primo si ha una scarica istantanea di adrenalina che prepara ad aumentare i giri del motore, annunciata da eventuale interruzione del respiro e subitaneo aumento del battito cardiaco.
Nel secondo si ha avuto un aumento dei giri del motore per conseguenza del maggior lavoro fisico, e questo aumento ha provocato un rilascio di adrenalina per supportare meglio lo sforzo.

Nel primo estremo, l'aumento involontario di attività psicofisica è conseguenza di una reazione biochimica molto spesso istantanea.
Nel secondo estremo, l'aumento volontario di attività psicofisica è causa di una reazione biochimica molto spesso continuata, fino al suo esaurimento (allo stremo).

Nel Systema si cerca di gestire efficaciemente il flusso di adrenalina nel sangue diretto ai tessuti, cercando di tenerlo entro certi limiti.
A tal fine vengono usate due principali tecniche respiratorie, il Burst Breathing e quello che io chiamo "ciclo rallentato".
Questo introduce anche il concetto di "quantità gassosa ottimale".

Continuo..


 
 


« Last Edit: March 15, 2010, 19:19:57 pm by Wolvie Killmister »
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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #24 on: March 15, 2010, 20:04:26 pm »
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Nel Systema, quindi, si cerca di mantenere un equilibrio costante tra le componenti del sangue specificamente coinvolte nello sforzo fisico.

La quantità di adrenalina rilasciata "prima dell'azione" più o meno istantaneamente nel sangue varia in base a fattori di ordine psicologico. Di solito essa è sempre associata a sensazioni/emozioni forti come paura, rabbia, eccitazione ecc. Nel Systema si dice che le emozioni sono il risultato biochimico dei pensieri coscienti.
Per poter funzionare, quindi, è necessario che il praticante riesca a tenere un certo "distacco" emotivo ma al contempo riesca ad agire automaticamente, inconsciamente. Una mente in questo stato non si soffermerà a riflettere ingolfando il meccanismo, ma si terrà fredda e lucida.
Per gli esercizi prettamente psichici su paura, dolore e paura del dolore rimando per ora a un altra sede.

Come fare a tenere sotto controllo la scarica di adrenalina naturale, quella normalmente richiesta dal corpo che compie lavoro fisico?
Alterando il battito cardiaco.

Chi di voi pratica Yoga e discipline affini conosce benissimo questo processo pienamente influenzabile dalla respirazione. Ma nel Systema gli esercizi sono sia statici che dinamici. In altre parole, questo controllo del battito cardiaco e del flusso sanguigno viene fatto "intenzionalmente" (almeno in un primo momento, quello di esercizio e condizionamento).

Avevo parlato di Burst Breathing e Ciclo Rallentato*, e anche di quantità d'aria ottimale. Devo però introdurre un ultimo concetto: la respirazione a tre livelli.

1° Livello: Pancia-addome. Il ciclo respiratorio è provocato dal diaframma che si alza e si abbassa. Dato che i polmoni sono più lunghi che larghi, circa il 60% della capacità polmonare è usata in questo modo;

2° Livello: Petto-torace. Il ciclo è provocato dall'allargamento della gabbia toracica (circa il 30% del totale).

3° Livello: Spalle-collo. Con movimento tridimensionale delle spalle è possibile creare un'altra piccola decompressione, immettendo il restante 10%.

Nel Systema, in condizioni normali si inizia a respirare al primo livello. Se questo o un'altro qualsiasi è ostacolato (stretto, legato ecc), si usano gli altri due. Se due qualsiasi sono ostacolati, si userà quello libero e così via. Ma in teoria si inizia sempre con quello più basso, pancia-addome. La ragione di questo risiede nella maggior capacità di immissione/emissione del livello basso, a fronte del lavoro compiuto dal diaframma.
Una buona capacità di usare il diaframma è un requisito indispensabile per poter esercitarsi.

Con il Burst Breathing il diaframma si abbassa e si alza velocemente (2-3 volte al secondo). L'effetto è un respiro a raffica, uguale a quello che hanno i cani se fa caldo o hanno appena corso. Si immette con il naso e si emette dolcemente e naturalmente attraverso le labbra chiuse ma non serrate o contratte. Il quadrato respiratorio (velocità e quantità di aria immessa/emessa) qui è piccolo e temporalmente frequente.

Nel Ciclo Rallentato, la capacità di regolare il diaframma viene usata all'opposto, in maniera lenta e graduale, adeguata all'ampiezza del movimento. Qui invece il quadrato respiratorio è più ampio e durevole.

Evidenzio e ricordo il fatto che a un certo tipo di velocità di respirazione corrisponde inversamente una quantità di capacità polmonare usata. Ad ogni tipo di lavoro corrisponde una quantità di ossigeno necessaria e sufficiente. Maggiori immissioni di aria quindi possono essere di ostacolo nello scambio gassoso a livello cellulare.

Fra queste due tipologie estreme di respirazione si trova un vastissimo range di combinazioni, ognuna delle quali ha degli effetti sul metabolismo. Dato che stiamo parlando di arti marziali, mi riferisco ovviamente a quello "dinamico".

Continuo fra un pò, gasp :-\....







*Marchio ormai registrato.

 



 
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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #25 on: March 15, 2010, 20:37:51 pm »
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Bene, sta uscendo fuori una discreta enciclopedia.

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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #26 on: March 15, 2010, 20:43:45 pm »
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Bene, sta uscendo fuori una discreta enciclopedia.

Grazie. Ed allora mi fai un caffè, per favore?
Poco zucchero.

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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #27 on: March 15, 2010, 20:52:45 pm »
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No, devo andare a comprare cilindri oncogeni, 'che mi si son finiti.

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Re:Systema, questo sconosciuto...
« Reply #28 on: March 15, 2010, 21:23:09 pm »
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Esercizi e loro esecuzione.

Abbiamo visto che per tenere sotto controllo l'adrenalina in un azione dinamica di sforzo muscolare, bisogna evitare innanzitutto che essa venga rilasciata in dosi "incompatibili". Tolto l'aspetto psicologico/istantaneo quindi, per evitare che una eccessiva richiesta (debito) di ossigeno/produzione (accumulo) di CO2 comporti un maggiore fabbisogno di sangue nel tempo e un aumento del battito cardiaco, nel Systema la respirazione deve precedere sempre il movimento.

Esattamente come a una maggior quantità di carburante immessa nel cilindro corrisponde un conseguente aumento di energia e lavoro prodotto, il sangue ben ossigenato darà ai tessuti corporei un supporto maggiore di quello poco ossigenato. E' buona norma iniziare ogni esercizio svuotando (senza esagerare) l'aria dai polmoni, in modo da avere un inizio pulito.

Ogni esercizio, nel Systema, tocca contemporaneamente tre livelli dell'essere umano; il fisico, il mentale (intellettivo) e quello spirituale (controllo del proprio ego, delle debolezze ecc.).
E' quindi impossibile scindere queste componenti nella descrizione degli esercizi, ma è possibile tuttavia focalizzarsi sull'argomento respirazione.

Per semplicità prenderò ad esempio camminare/correre e fare flessioni, ma il principio è applicabile a qualsiasi esercizio muscolare volontario.

Correre/camminare.

Dopo un inizio pulito (polmoni svuotati) si comincerà a camminare, sincronizzando le quattro fasi respiratorie con X passi. Come in un rapporto di cambio, si proveranno tutte le combinazioni possibili: 1 fase ogni 2-3-4 o 5 passi. Al seminario siamo arrivati a 14 passi (di corsa) per ogni ciclo (uso del ciclo rallentato).
Questo esercizio serve a scoprire qual'è il proprio rapporto di cambio ottimale. Ovviamente, per ottimale intendo quello che riesce, in situazione dinamica, a tenere il battito cardiaco al minimo delle pulsazioni per minuto.
In altre parole, a fornire tramite la circolazione un corretto ricambio gassoso fra la cellula e l'esterno del corpo, evitando stress psichico da sforzo  diminuendo la concentrazione di acido lattico e quindi la "stanchezza" dei tessuti impegnati.
Questo rapporto varia in base a tanti fattori fisiologici (capacità polmonare, allenamento, prestanza muscolare, condizioni di salute, età ecc.)
Il Systema, anticamente, si chiamava "poznaj sebja", "conosci te stesso".
E tramite questo tipo di esercizio ci si può testare, migliorare, e con la pratica "programmare la centralina" in modo da adottare inconsciamente il tipo di respirazione più adatto.

Flessioni.

Le flessioni si fanno scendendo piano, cercando al contempo anche di stressare i muscoli, e anche di resistere il più a lungo possibile in posizione ferma. Per aiutare nello sforzo in questo caso si applica il Burst Breathing, che aiuta a mantenere un costante ricambio gassoso e a resistere di più.
Da un punto di vista fisico, questo aumenterà il numero di fasci muscolari coinvolti, perchè lo stimolo nervoso sarà più costante e verranno migliorate le connessioni neuromotorie. Da quello spirituale, invece, si avrà una maggiore soglia di resistenza al dolore e alla fatica, sia nel lungo periodo che nel breve.
Anche qui, nella flessione a velocità normale, bisogna sincronizzare le fasi respiratorie con le fasi dell'esercizio, facendo sempre attenzione ad immettere la giusta quantità di aria.
Per "capire" quanta aria ci vuole, è però necessario rilassare tutti i muscoli non direttamente coinvolti nell'esercizio, in modo da imparare ad "ascoltare" sia il proprio cuore che il proprio sangue. E' difficile, ci vuole esercizio.
E' solo una questione di tempo, lavoro e pazienza. Ma poi tutto questo ripaga.

Vabbè, diciamo che per ora mi posso anche fermare un pò.
Domande?



 
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« Reply #29 on: March 15, 2010, 21:23:49 pm »
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No, devo andare a comprare cilindri oncogeni, 'che mi si son finiti.

Quelli dopo il caffè sono sacri.
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