il problema della difesa personale

  • 50 Replies
  • 13039 Views
*

Jaime Vizconde

il problema della difesa personale
« on: January 17, 2010, 15:49:49 pm »
0
allora premetto una cosa:
io personalmente non credo ai corsi di Difesa Personale, così come non credo ad una preparazione ad hoc per la difesa personale, perche la considero un contro senso e di impossibile attuazine dato che il "combattimento" non è mai "impostato".

Ora, vedete, gestisco una palestra di sole arti marziali e parlando con gli insegnanti mi è parso il dubbio di quanto fossero in reltà preparati ad affrontare qualcuno che voglia fargli veramente male, solo per il gusto di farlo...

vedete, h un insegnante che mi dice: Guarda voglio fare io la diesa personale, perche il mio stile è sol pura difesa personale, dato che non facciamo kata ne taolu, ne niente di prestabilito e facciamo solo armi utili tipo bastone e coltello...

poi arriva un altro insegnante e mi fa, è ma il mio stile è adatto anche alla difesa personale, perche abbiamo le leve e le proiezioni a terra...

poi viene un altro emi fa, è ma pure o faccio difesa personale, quindi quando vengono a chiederti informazioni per la difesa personale mandagli da me...
e in tanto quello di prima va in puzza, perche solo il suo stile è adatto alla difesa personale, ecc...

Allora io dico:
ma se un arte marziale è tale, nons erve forse per prepararci al meglio al combattimento, si in un conteto di difesa personale che di attacco terroristico (ovvio che stò esagerando adesso  ;) )
insomma è tanto importante far capire agli altri che siamo caxxuti nella difesa personale... in fin dei conti, per me, la difesa personale non è altro che mettere fuori combattimento il mio avversario, a qualunque mezzo e a qualunque prezzo, quindi dal mio punto di vista ogni arte marziale è "difesa personale" dipendi solo da quato ti alleni e come ti alleni...
bu, non lo sò... forse sono io che ho le idee troppo ristrette in questo caso... voi cosa ne pensate?

*

Offline Rangio

  • ***
  • 1.105
  • ...against all odds
  • Respect: +288
  • Pratico: La Via d'Uscita
Re: il problema della difesa personale
« Reply #1 on: January 17, 2010, 16:04:22 pm »
0
Giusta la tua riflessione, però vediamo cos'è da Difesa Personale:

prevenzione in primis... nei dojo tradizionali e nelle palestre di sdc di questo non si parla (se qualcuno lo fa alzi la mano...) e assicuro che tante volte il buon senso non basta, spesso va insegnato e "allenato".

Argomenti da trattare in larga misura, tanto per fare chiarezza di cosa si parla:
AVOIDANCE (l'arte di evitare), ESCAPING (come sfuggirlo), VERBAL DISSUASION, LOOPHOLING (offrire all'aggressore una scappatoia), POSTURING, etc.

Banalità? Forse, ma serve l'atteggiamento mentale giusto per affrontare una situazione di pericolo prima del bagaglio tecnico...

Se parliamo poi di tecniche tutto fa brodo certo... tutte le aa.mm. nascono per difesa quindi che problema c'è?
Il problema secondo me nasce quando si praticano arti che sono ferme, per scelta e tradizione, a repertori di attacchi limitati nel loro tempo e nel loro spazio...
Un corso di D.P. inoltre dovrebbe aver scremato al suo interno tutte quelle cose che si insegnano nelle palestra ma che in situazioni realistiche servono a poco o a niente oppure sono troppo complesse da essere applicate in tempi rapidi.

Un esempio che conosco da vicino: nel kali ci sono una ventina di leve (qualcuno addirittura arriva a 30-40) e un tot di disarmi da coltello e bastone... quelli che funzionano davvero in strada? 3, forse 4...

Un buon sistema di d.p. deve essere completo e per completo intendo: corpo a corpo, strike, difesa da minaccia e attacco con armi improvvisate e non, etc.
Tutto questo in una singola arte tradizionale è improbabile trovarlo (oppure sì ma lasciamo perdere...), ma un "mix" ad hoc di tecniche volte a poter affrontare la più vasta casistica di aggressioni invece deve essere la basa essenziale da cui partire quando si entra nel merito dello scontro.
Senza tralasciare ovviamente l'impostazione di un allenamento molto diverso dal classico sistema di sdc o aa.mm. svolto in palestra.

Che poi la differenza la faccia sempre il praticante, non c'è ombra di dubbio  ;)


« Last Edit: January 17, 2010, 16:24:13 pm by Rangio »
Do what you can, with what you have, where you are.
(T. Roosevelt, XXVI President of United States of America)

Dorje, my Hi-Tech Hero : )

*

Offline bushi highlander

  • **
  • 955
  • Respect: +94
    • Kurodaiya
  • Pratico: Kurodaiya selfdefense - Goshin jitsu
Re: il problema della difesa personale
« Reply #2 on: January 17, 2010, 17:00:51 pm »
0
Allora...
essendo un istruttore di una scuola di difesa personale mi sento chiamato in causa:
avete ragione tutti e due.
x Yaime:
è normale che praticamente tutti gli insegnanti di arti marziali dicano di fare difesa personale, intuiscono la possibilità di guadagnare nuovi allievi e quindi... va di moda, facciamolo!  >:(
Se parliamo di combattimento, ogni arte marziale comprende tecnche che possono essere applicate in DP, il vero problema è l'approccio mentale con il quale si affrontano certe situazioni
Il karateka sa che l'incontro è sottoposto a delle regole ed in base a ciò possiede degli automatismi che lo condizioneranno (secondo me) negativamente fuori del tatami. L'ho provato sulla mia pelle, proveniendo da karate e jujitsu... :-[ :-[ :-[

X Rangio:
HAi messo in evidenza degli aspetti importantissimi, anche io penso che la DP non si esaurisca in un DURANTE di pugni calci e proiezioni, ma anche di un PRIMA fatto di prevenzione ed anche di un DOPO che magari comprenda anche una veloce fuga!  ;)
Tas e tira!

*

Offline Rangio

  • ***
  • 1.105
  • ...against all odds
  • Respect: +288
  • Pratico: La Via d'Uscita
Re: il problema della difesa personale
« Reply #3 on: January 17, 2010, 17:11:53 pm »
0
non solo... se prendiamo un praticante di sdc che si allena duramente per incontri ed è condizionato alle sventole che arrivano in faccia, sicuramente farà il mazzo alla metà della gente che normalmente incontra per strada... ma davanti ad un coltello, ammesso che non si possa scappare, cosa gli insegnano a fare? (attenzione ho detto cosa gli insegnano a fare, non che non può fare nulla...).

Un praticante di TKD abituato a sventolare gambe su calci rotanti, cosa fa se aggredito in un luogo dove gli è impossibile usare le sue armi più potenti (non ho detto uniche...). Poi avete mai visto un high kick per strada? Dura da vedere e durissima che vada a segno... troppo pericolosoper mille ragioni.

Davanti ad uno che ti attacca con un bastone, è meglio arretrare e aspettare che carichi il secondo e chiudere la distanza o chiudere subito? Uno risponde se ste cose le fa tutte le settimane, se no lo può prevedere, ma deve prevedere anche un quasi sicuro ricovero al PS  :P se improvvisa lì per lì.

un coltello che traiettorie ha? Dove colpiscono quando ti aggrediscono?
Se ti prendono alle spalle in una stretta al collo chi ha insegnato al praticante di kcik boxe ad uscirne se non la fortuna, la forza bruta, etc. Ma basta sempre?

etc...

Ci sono statisticamente dei tipi di aggressioni più frequenti di altri, pugni più frequenti di altri che arrivano... vanno sapute ed allenate ste cose e prepararsi ad avere la casistica maggiore e più probabile contro al quale allenarsi.
Esempio: quanti in strada hanno visto gente menare ai fianchi con i pugni? 9 su 10 cercano tutti al faccia... se trovi uno che ti da un pugno ai reni preoccupati, è un pugile e sa cosa sta facendo, per l'"aggressore normale" non è nella sua forma mentis.

etc.

(IMHO).
« Last Edit: January 17, 2010, 17:17:40 pm by Rangio »
Do what you can, with what you have, where you are.
(T. Roosevelt, XXVI President of United States of America)

Dorje, my Hi-Tech Hero : )

*

Jaime Vizconde

Re: il problema della difesa personale
« Reply #4 on: January 17, 2010, 17:16:35 pm »
0
Quote
Se parliamo poi di tecniche tutto fa brodo certo... tutte le aa.mm. nascono per difesa quindi che problema c'è?

infatti se ci limitiamo solo a questo è allora tutto è tutto, ma è ovvio che non è così, infatti sono d'accordo là dove hai evidenziato aspetti non ppiù a carattere tecnico pretamente marziale, ma anche pscicologico per un prima, durante e dopo il confronto


*

Jaime Vizconde

Re: il problema della difesa personale
« Reply #5 on: January 17, 2010, 17:17:18 pm »
0
Quote
è normale che praticamente tutti gli insegnanti di arti marziali dicano di fare difesa personale, intuiscono la possibilità di guadagnare nuovi allievi e quindi... va di moda, facciamolo! 

infatti, o ho natato di più questo aspetto, nelle loro argomentazioni che non altro

*

Akira

Re: il problema della difesa personale
« Reply #6 on: January 17, 2010, 17:18:35 pm »
0
Secondo me dipende dall' errata concezione della difesa personale che ancora va per la maggiore anche tra i marzialisti, per cui, come dice Rangio, si ragiona solo in termini di combattimento saltando tutto ciò che viene prima e soprattutto si vede il tutto ridotto a leve e proiezioni.
Sia chiaro anche io la intendevo così fino a non molto tempo fa, poi giustamente quando il più ignorante degli ignoranti ti mette davanti a certe realtà capisci che è un mondo a parte: le arti marziali trattano prevalentemente di combattimento, la difesa dovrebbe trattare del come evitarlo..
Esempio fresco fresco: una nuova allieva viene a provare l' altra sera, verso fine lezione divido i gruppi per fare esercizi non propriamente da programma ;) (fuga da attacco ai due lati opposti per affrontare una alla volta la minaccia) e ai due nuovi comincio a parlare di come intendo io la difesa personale. Dopo qualche chiarimento chiedo ai due nuovi di proporre un attacco tipico o una situazione su cui cominciare a ragionare, e lei come prima cosa ha chiesto cosa fare se ad attaccarci è uno grosso come un armadio...  :-X

Le ho detto che al 90% soccomberà, io compreso, nonostante cinture, colpi metafisici o tecniche di respirazione segrete. Sul 10% si può lavorare cominciando a ragionare con il cervello e non con calci e pugni.
Invidio gli istruttori che si possono permettere di farsi attaccare e sventare la minaccia ogni volta, io preferisco riconoscere i miei limiti e forse questo mi avvicina un pò di più all' ottica di un essere umano normale..

*

Jaime Vizconde

Re: il problema della difesa personale
« Reply #7 on: January 17, 2010, 17:19:14 pm »
0
io personalmente quando arriva gente in palestra a chiedermi informazioni su corsi di difesa personale li invito a fare una prova ad ogni singolo corso, così almeno si rendono più o meno conto di cosa stanno cercando, anche perché alla fine tutto dipende dall'impostazione che l'insegnante dà alle sue lezioni, al di là del fatto che sia un arte marziale nettamente sportiva o tradizionale, ecc

*

Akira

Re: il problema della difesa personale
« Reply #8 on: January 17, 2010, 18:10:31 pm »
0
Visto che l'importante è l'aspetto prevenzione mi chiedo perchè questi corsi non possano essere fatti in un'aula stando comodamente seduti o addirittura sui libri
Standing ovation

Che poi si possa parlare di tecniche di combattimento (chiamiamole anche di difesa va, anche se il termine per me è fuori luogo) è un conto, ma a quel punto si entra in un altro campo, nel quale a mio avviso sì, le arti marziali e sdc sono già sufficienti da tanto tempo.

*

Offline Rangio

  • ***
  • 1.105
  • ...against all odds
  • Respect: +288
  • Pratico: La Via d'Uscita
Re: il problema della difesa personale
« Reply #9 on: January 17, 2010, 18:18:32 pm »
0
una cosa non esclude l'altra, le chiacchiere si fanno e sono utili.

le arti marziali fatte con serietà sono utili alla dp, quello che dico è che difficilmente esiste un'arte marziale che prende in esame tutti gli aspetti che una situazione no-rules richiede:

lotta a terra: non devo diventare un jujitero, mi basta sapere il minimo indispensabile per rovesciare una situazione se sottomesso e rialzarmi. Si fa in tutte le am?

minaccia da coltello: sapere come muoversi, cosa fare e non fare se vi mettono una mano al bavero e con l'altra vi puntano un coltello alla gola (per dire una casistica). Si fa in tutte le am?

Aggressione da più avversari: sapere come usare uno degli aggressori come "scudo" e quale avversario attaccare per prima in uno scontro inevitabile. Si fa in tutte le am?

Etc.

Un corso di dp non è una cosa campata per aria e impalpabile, si tratta di tecniche codificate che hanno nomi: jkd, kali, km, ckm, keysi, etc. ci metto anche lo shotokan guarda ma se non si affrontano certe dinamiche chiamiamo le cose con un altro nome, i requisiti per chiamarsi dp da una disciplina la pretendo se abbraccia  più competenze possibili, mirate.
Do what you can, with what you have, where you are.
(T. Roosevelt, XXVI President of United States of America)

Dorje, my Hi-Tech Hero : )


*

Akira

Re: il problema della difesa personale
« Reply #10 on: January 17, 2010, 18:48:28 pm »
0
In effetti è strano adesso che ci penso, sicuramente in passato più che oggi per l' uomo comune esisteva il rischio di finire ammazzato passeggiando per strada, o di essere minacciato con armi, o finire in scontri senza l' appoggio di forze dell' ordine o leggi dello stato.
Eppure oggi le arti cosidette tradizionali in genere non affrontano nel loro programma tecnico queste situazioni specifiche, cosa che invece viene appunto focalizzata nei sistemi di difesa "moderni".

Vedo più probabile la perdita di alcune basi di lavoro o metodi di allenamento che non la reale cecità degli antichi praticanti verso queste eventualità. Non dimentichiamo che oggi ci sono i corsi di AM/SDC/DP, dove la gente si iscrive, pratica n ore settimanali, pagando n soldini presso la palestra x: tutto si limita e ci si concentra quindi su tecnica piuttosto che altro. Tutto rigorosamente per hobby.
Se lo studente di "kung fu" del 500 d.C. avesse chiesto al suo maestro come difendersi dalla situazione x, non credo che gli avrebbe detto che nel suo programma non si studia! :)

*

Offline bushi highlander

  • **
  • 955
  • Respect: +94
    • Kurodaiya
  • Pratico: Kurodaiya selfdefense - Goshin jitsu
Re: il problema della difesa personale
« Reply #11 on: January 17, 2010, 19:00:21 pm »
0
Probabilmente lo studio di un'arte marziale una volta era più "a tutto tondo", si cercava di far crescere un uomo non solo atleticamente, adesso si va in palestra pagando un tot per il mensile e tutto finisce lì: siamo abituati ad avere la soluzione preconfezionata ai nostri problemi
Tas e tira!

*

Offline Gargoyle

  • *****
  • 20.226
  • Deo Vindice
  • Respect: +8012
Re: il problema della difesa personale
« Reply #12 on: January 17, 2010, 19:18:42 pm »
0
gran bel 3d
molto, molto interessante
lo seguo con attenzione

per quanto mi riguarda quoto in pieno il discorso di Rangio
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

*

Offline Rangio

  • ***
  • 1.105
  • ...against all odds
  • Respect: +288
  • Pratico: La Via d'Uscita
Re: il problema della difesa personale
« Reply #13 on: January 17, 2010, 19:27:31 pm »
0
Akira, il discorso è che ci sono scuole di aikido che insegnano la difesa da attacco di katana, sono bellissime, suggestive, davvero emozionanti nella loro "teatralità" però oggi mi serve? E' vero che qualche pazzo tempo fa ha minacciato la famiglia e vicini con una katana, però....  :P

Evoluzione significa che se da domani iniziano a girare aggressori con le spade laser, noi dobbiamo studiare la difesa da spada laser.... è un'iperbole ma spero che il concetto sia chiaro.
Do what you can, with what you have, where you are.
(T. Roosevelt, XXVI President of United States of America)

Dorje, my Hi-Tech Hero : )

*

Offline Gargoyle

  • *****
  • 20.226
  • Deo Vindice
  • Respect: +8012
Re: il problema della difesa personale
« Reply #14 on: January 17, 2010, 19:35:01 pm »
0
Quote
Evoluzione significa che se da domani iniziano a girare aggressori con le spade laser, noi dobbiamo studiare la difesa da spada laser.... è un'iperbole ma spero che il concetto sia chiaro.

esatto, stessa differenza che si può avere nell'afferrare uno al kimono per eseguire una proiezione
o nel colpire un altro tizio che indossa un giubbotto di pelle con protezioni per motociclisti

i tempi cambiano e la realtà urbana non è quella di un dojo classico
bisognerebbe salvaguardare e rispettare i principi delle vecchie AM ma allo stesso tempo avere anche la mente abbastanza aperta per riconoscere che un po' di cose sono cambiate e a volte la tradizione si può ampliare anche con qualcosa di nuovo
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.