4. Allenarsi duramente per lottare rilassati.Nell'esercito americano abbiamo un’espressione: "Quanto più sanguini in allenamento, tanto meno sanguinerai in battaglia”. Vi dovete allenare sempre più duramente rispetto a ciò che dovrete affrontare nella vita reale. La tipica lotta da strada dura dai 15 ai 30 secondi, quindi dovete praticare al massimo delle vostre forze per un minuto completo o anche più. Invece di praticare direttamente le tue tecniche con il compagno di allenamento, prima corri per 2.5 chilometri poi prova ad usarle (questo simulerà l’esaurimento della battaglia). Invece dello "sparing" con una sola persona, fatelo coi due o tre. Esigete sempre fino al punto vicino all'esaurimento quando vi allenate.
5. Atteggiamento mentale positivo.Il vero guerriero non viene mai battuto mentalmente. Lui -o lei- conosce alla perfezione che chiamiamo "volontà di sopravvivenza”. In alcune persone è più forte che in altre. Allo stesso modo, ci sono codardi che non lotterebbero nemmeno se la loro vita dipendesse da questo. La volontà di sopravvivenza si sviluppa portando il tuo allenamento al limite mentale (attraverso la simulazione ed incrementando il tuo livello di sopportazione dolore) e fisico (preparandovi in tecniche basate sul realismo). Naturalmente, in un'esperienza di combattimento reale rafforzerete sicuramente la vostra volontà di sopravvivenza.
6. Lo scenario di allenamento (simulazione). Non basta conoscere tecniche di lotta, non è sufficiente, dovete sapere in quale e testo utilizzarle. La maggior parte delle scuole di Arti Marziali hanno delle etichette da seguire, per le quali i loro allievi devono salutarsi con un inchino, prepararsi nella posizioni guardia e solo dopo iniziano a lottare. questo non assomiglia a niente che possa accadere nella vita reale. Nei bar ci sono risse improvvise, attacchi terroristici, discussioni che terminano in botte e l'elenco potrebbe proseguire. Perciò dovete utilizzare come minimo 3/4 del vostro allenamento come se si stesse preparando un montaggio teatrale: attori, copione, "attrezzature", la trama (l'altro quarto si utilizza per praticare varie tecniche e per la preparazione). In altre parole, dovete simulare eventi con i quali potreste avere a che fare in qualità di civili: furti, risse al bar, tentativi di stupro ed altri tipi di violenza moderna. Per realizzarli come si deve, dovete indossare vestiti appropriati, creando un ambiente realistico facendo in modo che gli attori coinvolti si comportino in maniera convincente. Unità di polizia e militari si esercitano sempre in questo modo. Ormai è ora che anche le scuole di Arti Marziali dei civili facciano lo stesso.
7. Praticate dalla A alla Z. Lasciatemi cominciare con un esempio. Se state praticando difesa con coltello, non dite semplicemente "attaccami" e poi eseguite la tecnica, punto e basta. Ci sono determinate azioni preliminari che ci portano all'attacco con coltello, nonché una catena di eventi dopo l'attacco stesso; naturalmente tutto questo fa parte dei vostro dovere nella fase di preparazione dello scenario di combattimento, e ciò significa che dovete sapere dettagliatamente che cosa potrebbe accadere nella realtà. Dunque, praticare dalla A alla Z significa...
a. Essere coscienti dell'ambiente che ci circonda prima di attaccare.
b. Avere un piano d'azione prima di attaccare.
c. Gestire la crisi (usando tecniche realmente applicabili).
d. Saper affrontare la fase successiva (fuga, mettere il malvivente sotto custodia,
simulare di chiamare la polizia, trattare le lesioni, ecc...)
8. Vestitevi per lottare. Per caso a volte indossate giacca e cravatta? Ebbene, praticate indossando questi indumenti. In inverno, indossate giacconi pesanti? Imparate a colpire e a lottare al suolo indossandone uno. Stivali o scarpe? Ormai avete capito, vi siete fatti un'idea di ciò che intendo dire. Quanto più vi allenate indossando vari "vestiti da strada", tanto più sarete preparati per il combattimento reale. Nella maggior parte dei corsi che realizzo, faccio in modo che gli allievi dell'esercito e della polizia portino tutto quello di cui hanno bisogno in una missione reale - escluse le munizioni ed altri tipi di armi pericolose.
9. Adattabilità. I veri guerrieri sono flessibili e capaci di cambiare tattica secondo la situazione. Il combattimento è fluido, per cui non potete fissarvi sull'idea di utilizzare la vostra tecnica "preferita". Un metodo per imparare ad adattarsi rapidamente è fare in modo che il vostro compagno vi sorprenda senza avvisarvi. Per esempio: state provando tecniche di suolo ed all'improvviso i! vostro compagno estrae un coltello che teneva nascosto (un coltello di gomma da allenamento) e voi dovete riuscire a bloccarlo. Oppure, state lottando con un compagno ed a metà del combattimento un altro allievo arriva in vostro aiuto come un buon samaritano. Come coordinate i vostri attacchi?
10. Difesa aggressiva. Molta gente crede che "autodifesa" significhi aspettare che l'attaccante sferri il primo pugno. Tuttavia, se in qualsiasi momento vi rendete conto che voi o altre persone siete in pericolo imminente, fisico o addirittura di morte, le leggi internazionali dicono che avete il diritto di difendervi (informatevi sulle leggi locali per conoscere i vostri diritti). Dunque, se dovete colpire per primi, fatelo. Per questo tipo di allenamento lo scenario è importante per poter capire gli indizi di un conflitto imminente. Inoltre, durante uno scontro dovete pensare a "fare il male necessario, il più rapidamente possibile", per sovraccaricare i sensi dell'attaccante e bloccarlo. Fate in modo che si trovi sulla difensiva anticipandolo e contrattaccandolo immediatamente. Adottate la mentalità militare: "attacca l'attaccante". Come ho detto precedentemente, queste regole sono basate sulle mie esperienze e su quelle di chi è sopravvissuto a combattimenti reali. Se siete d'accordo con le mie 10 regole, adottatele. Se così non fosse, allora scrivete le vostre regole e valutatele. Ogni guerriero professionista ha una trasposizione scritta delle sue "regole di combattimento" ed ogni unità agisce in sintonia con un motto. Dovete sapere quali sono le vostre, prima di "affrontare il nemico". Decidere durante la battaglia ciò a cui credere e come agire, può essere troppo tardi.
Informazioni sull'autoreII Sergente Wagner è uno dei più famosi istruttori a livello mondiale del sistema "Combatives" (sia per l'Esercito degli USA, che per le Forze di Polizia di tutto il mondo). Chi volesse, può mettersi in contatto con lui attraverso l'organizzazione
"HSS International" (
www.hssinternational.com).
That's all, folks...