Buonasera ragazzacci, oggi mentre mi allacciavo le scarpe mi e' venuta in mente questa domanda : "
per credere in qualcosa, e' davvero necessario che questa cosa esista ? "
Nel senso ... la mente e il raziocinio, che sovente guidano le nostre scelte, sono cosi' impenetrabili come sembrano o sono straordinariamente fallaci?
Prendiamo alcuni esempi ... l'idea di Dio.
Spesso sentiamo persone che criticano aspramente i credenti accusandoli di essere stolti e creduloni ... e che quest'ultimo non esista perche'
razionalmente non si puo' spiegare , quindi non esiste.
Ma non e' che invece gli stolti siano loro? Potrebbe essere che la razionalita' sia solo un limite in tal caso ... che blocchi in un certo senso l'indagine della realta'.
Un altro esempio e' l' yi quan o le altre discipline interne ... se io dico a un ragazzo che fa pugilato " sai che dopo 30 anni di yi quan sono capace di sbatterti in faccia al muro senza toccarti ?? " lui cosa mi riponderebbe? Probabilmente con una fragorosa risata.
E mi toccherebbe pure supportare la mia tesi dai fatti per non passare da cazzaro
.
Quindi la sua indagine e' strettamente condizionata dai fatti? Senza fatti concreti, non si ha materia prima per concernere,capire o apprendere?
Questo e' un bene o un male secondo voi? Punto di forza o limite?
Scusate il delirio ma ogni tanto mi prende