Trovo un parallelismo inquietante tra la quarta dimensione (dimostrabile scientificamente ma non percepibile dalle persone) e Dio (non dimostrabile scientificamente ma percepibile dalle persone).
Forse "scienziati" e "credenti" sono allo stesso piano ma di due palazzi diversi
guarda, io non so se sia dimostrabile il fatto che esista o meno una quarta dimensione (a meno che tu non intenda il tempo, di solito si assumono tre dimensioni spaziali ed una temporale), ma da un punto di vista matematico non e' una gran cosa:
sei _tu_ che dai le regole:
Definisci che e' uno spazio una cosa fatta cosi' e cosi',
Poi stabilisci cosa comporta il fatto che uno spazio abbia 1,2,3,150 dimensioni.
E poi ci ragioni su e vedi cosa salta fuori (detta un pochino bovinamente, eh
)
E' come se decidessi di creare le regole di un gioco:
prendiamo gli scacchi, definisco le regole e poi ci posso giocare.
se decido di cambiare la dimensione della scacchiera e' lecito, e potro' giocare anche cosi'. Solo non si chiama piu' scacchi, ho creato un altro gioco, che male c'e'? e allora abbiamo diversi tipi di spazio in matematica, e diverse dimensioni. Il mondo reale (nel senso quello in cui viviamo) non ha alcun legame con tutto cio', se poi un fisico scopre che uno dei modelli creati da un matematico ci si adatta particolarmente bene ok, ma chissa'.. potrebbero anche non avere mai una applicazione pratica.