Il motivo principale per cui non contemplo l'isometria è perché è un esercizio statico che non ricrea minimamente il gesto atletico. Pertanto, visto che i metodi per aumentare la forza sono innumerevoli, preferisco utilizzare sessioni che sviuppano la forza ma al tempo stesso danno stimolo sul movimento specifico.
Oltre a questo, in realtà ci sono una serie di altri motivi collaterali:
- L'isometria sviluppa la forza principalmente per l'angolazione secondo cui la si applica, cosicché se per esempio faccio un isometrico per sviluppare la forza del quadricipite, e mi metto in posizione "a seggiolina" con angolo 90° tra femorale e polpaccio, appena modifico i gradi perdo il beneficio acquisito. Quindi, per logica, dovrei per poter sviluppare interamente la forza su un muscolo mediante isometria, fare, ad esempio per il quadricipite, isometrici ogni 5 gradi (prima a 5°, poi a 10°, poi a 15° e così via per poter coprire tutta l'escursione del muscolo che voglio allenare);
- L'isometria (alcune opinioni) impone un lavoro cardiovascolare scorretto, per alcuni anche deleterio, nel senso che si costringe il cuore e l'apparato cardiovascolare a un lavoro notevole senza produrre alcun movimento;
- anche negli sport in cui esiste, nel gesto atletico in sé, l'isometria (es.: l'arrampicata, in cui spesso si deve "tenere" una chiusura di braccia per poter raggiungere una presa lontana) è stata già da molto tempo abbandonata in quanto è stato ampiamente dimostrato che esistono metodologie migliori e più redditizie in rapporto al tempo da dedicare all'allenamento (es.: la pliometria).
- Nella mia esperienza di atleta, non ho mai conosciuto atleti al vertice lavorare isometricamente, né io ho mai fatto gli isometrici per sviluppare la forza nei tanti anni di atletica leggera che ho fatto (senza contare gli altri sport che ho praticato).
Tuttavia non condanno a priori l'isometria. Per esempio, a volte quando non ho tempo, faccio isometria anche in macchina (usando il volante o il sedile come opposizione).