Waza Geri

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Offline XinYiMan

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Re: Waza Geri
« Reply #60 on: March 24, 2010, 11:40:41 am »
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guarda che io non volevo mica essere sarcastico...certo che sono interessato anche perchè io stò proprio a zero in dp....soprattutto la parte dello stress mi interessa parecchio....mi spiego io anche durante lo sparring in palestra con i mie compagni e amici di allenamento mi pongo mentalmente come durante un incontro , concentrato , conscio che l'altro mi vuole buttare giù (in realtà naturalmente non è così durante lo sparring) e questo mi permette un certo grado di stress però è innegabile che questo è piuttosto basso visto proprio i fattori sopra descritti niente a che vedere con quando si sale sul ring .

ora io ammetto tranquillamente che lo sparring in palestra è 1/10 stressante rispetto al ring e che sicuramente il ring è 1/100 stressante rispetto ad una situazione reale di vita o di morte quali allenamenti fai svolgere per avvicinarti a tale stress?
E pensare che è una delle prime cose che vengono dette ad  un allenamento di arti marziali tradizionali: immaginati di avere di fronte un nemico. Bhe qui si entra forse nel segreto meglio mistificato delle arti marziali, la capacità immaginifica del cervello. Forse la più grande qualità del cervello è quella di poter riprodurre in mnaiera virtuale determinate situazioni. Questa capacità va allenata e mantenuta sempre in fase di allenamento, proprio ieri ho fatto questo discorso ad un mio amico che si allena con me, gli ho detto di immaginare una determinata situazione da cui non poteva scappare senza mettere a rischio l'incolumità della persona che amava, e allora il battito cardiaco è aumentato, l'adrenalina è entrata in circolo e il cercare di muoversi è diventato più difficoltoso. La mente lavora per immagini e questa è il suo grande potenziale, la mente lavora sui sentimenti e sugli stati d'animo e proprio questi sentimenti e stati d'animo influenzano il corpo in maniera fisica e tangibile. Cerca di allenarti riproducendo queste sensazioni e capirai la differenza tra tradizionale e sportivo, che non sta nelle tecniche ma nel modo di allenarsi.
Un albero non si giudica forte in base alla lunghezza dei suoi rami, ma dalla profondità delle sue radici!

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Offline joe

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Re: Waza Geri
« Reply #61 on: March 24, 2010, 12:33:38 pm »
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guarda che io non volevo mica essere sarcastico...certo che sono interessato anche perchè io stò proprio a zero in dp....soprattutto la parte dello stress mi interessa parecchio....mi spiego io anche durante lo sparring in palestra con i mie compagni e amici di allenamento mi pongo mentalmente come durante un incontro , concentrato , conscio che l'altro mi vuole buttare giù (in realtà naturalmente non è così durante lo sparring) e questo mi permette un certo grado di stress però è innegabile che questo è piuttosto basso visto proprio i fattori sopra descritti niente a che vedere con quando si sale sul ring .

ora io ammetto tranquillamente che lo sparring in palestra è 1/10 stressante rispetto al ring e che sicuramente il ring è 1/100 stressante rispetto ad una situazione reale di vita o di morte quali allenamenti fai svolgere per avvicinarti a tale stress?

guarda
hai descritto perfettamente il motivo per il quale il ring è così lontano dalla strada
su un ring ci arrivi preparato,allenato, motivato, coscente di cosa ti aspetterà
per strada:
- non sai quando
- non sai cosa
- magari ti capita un giorno in cui stai male (fosse solo perchè i peperoni del ristorante cinese erano vecchi)

si ma credo che siano tutte cose che neanche voi possiate allenare in palestra , voglio dire , sul quando è ovvio che non conosco l'attimo dell'attacco ma durante l'arco dell'esercizio sò che sarò attaccato , sul cosa bè quello nemmeno io quando faccio sparring sò cosa porterà il mio avversario , sul fatto che mi sento male immagino che anche voi se state molto male rimaniate a casa e non andiate in palestra ad allenarmi .

Poi io avevo davvero con curiosità chiesto quali metodologie di allenamento tu adottassi per portare ad un così elevato grado di stress...io sogno ignorante di dp ma se mi fai qualche esempio credo di arrivarci dai :sbav:

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Fanchinna

Re: Waza Geri
« Reply #62 on: March 24, 2010, 14:45:01 pm »
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Gia prenderle in considerazione è molto
comunque sia se stessi male mentre ti aggrediscono puoi sempre dire al ladro
"scusa puoi tornare domani?"
oppure meglio ancora
"scusami ma oggi sono molto stressato"

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sotutsu

Re: Waza Geri
« Reply #63 on: March 24, 2010, 15:20:51 pm »
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Io non faccio karate, ma mi sembra che qui non si stia parlando di karate in senso stretto.
Sono iscritto al ju jitsu.
Penso che la discussione parta da pressupposti diversi su cosa si pratichi, cioè su cosa si vuole ottenere con la pratica, questo anche se sotto lo stesso nome praticano quelli che discutono.
Ritengo che il karatedo , come il judo o l'aikido o il ju jitsu antico avessero e abbiano il fine di cambiare se stessi. Cosa vuol dire?
Vuol dire togliere tutto quello che ci ha messo il nostro io usurpatore per essere veramente quello che si è. Il lavoro è questo qui. Per fare questo si utilizza il corpo in addestramenti di un tipo o di un altro, ma questo è.
Lo si può fare per motivi diversi, ma il motivo principale era quello che si riteneva che solo un uomo che avesse raggiunto la sua vera essenza potesse reagire al meglio ad un'aggressione alla sua vita. Ciò a prescindere da ciò che si studia e pratica che in quel momento probabilmente non si farà.
Quindi non è così importante da un punto di vista tecnico cosa si fa, ma piuttosto fare qualcosa  che si sintonizzi il più possibile con il nostro io profondo, che serva come un richiamo per il giusto movimento che il nostro cervello già conosce.
Poi uno in palestra fa quel che vuole, io per primo ...
Ma il discorso è questo. Poi uno può cercare l'efficacia come vuole e magari diventa più efficace 100 volte di quello che pratica budo, ma chi pratica budo pratica quella cosa lì, almeno secondo me,

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Fanchinna

Re: Waza Geri
« Reply #64 on: March 24, 2010, 15:39:26 pm »
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hai ragione
la colpa è mia
io scorrazzo per varie sezioni
parlando sempre la stessa lingua
e le sensibilità sono diverse
alzo un attimo le antenne quando si parla di DP
perchè ho una mia personale visione
tutto li


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Offline joe

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Re: Waza Geri
« Reply #65 on: March 24, 2010, 18:45:35 pm »
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Gia prenderle in considerazione è molto
comunque sia se stessi male mentre ti aggrediscono puoi sempre dire al ladro
"scusa puoi tornare domani?"
oppure meglio ancora
"scusami ma oggi sono molto stressato"

ma che risposta è :o :o???...eppure quando parlo mi sembra che gli altri mi capiscano.

bò io ribadisco che mi hai portato come esempio ambientale (tra gli altri) quello della possibile aggressione mentre si stà male e io ti ho risposto che sono conscio che questo possa verificarsi ma non vedo altresi come possiate allenarlo....cosa fate mangiate 1Kg di impepata di cozze e poi andate subito in palestra ??

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shizentai

Re: Waza Geri
« Reply #66 on: March 24, 2010, 18:47:40 pm »
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il discorso di alzare il livello di stress è interessante.... fermo restando che quando sali sul quadrato di gara o sul ring lo stress c'è...molto di più di quando ti alleni in palestra...

Credo che sia un po difficile alzare lo stress attraverso la visualizzazione... è vero che io mi posso anche condizionare e far circolare più adrenalina ...sono già abbastanza incazzoso di mio che ci metto anche poco  :D :D :D... ma lo stress è diverso , è quando non sei tu che controlli il crescendo  degli eventi ma sono gli eventi che vogliono controllare te...allora li aumenta lo stress...

Un buon modo semplice ed efficace, ma non lo puoi fare solo dopo attenta e condivisa riflessione con chi lo deve fare, è quello di mettere in mano un'arma viva e non finta... se hai davanti uno con un coltello vero, per quanto sia un tuo amico e pra quanto tu sappia dove e quando lui tira l'attacco, ti assicuro che lo spessore e l'intensità del gesto difensivo  cambiano all'istante !
Meno drastico ma altrettanto efficace è usare un bel bastone , inizialmente dichiarando l'attacco (così uno sa cosa sta arrivando) e poi tirarlo al 100 % !!!poi provi su un'altra linea di attacco sempre tirato davvero e poi provi con attacchi, sempre puliti, ma non chiamati...

anche qui però ci vuole una certa vena di follia  ;)

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Offline simolucio

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Re: Waza Geri
« Reply #67 on: March 24, 2010, 21:31:40 pm »
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torno un secondo sul video postato: nello shoto in un kihon ippo kumite fino a 1° kyu impari a fare gedan barai INTERNO su mae geri e ripeti questo gesto un'infinità di volte negli anni... premesso che secondo me gedan barai NON è una PARATA in senso stretto (devio la traiettoria, interrompendo le direzione della tecnica avversaria frapponendo un mio arto) ma è un'altra cosa, trovo molto interessante l'uscita esterna che consente alcune cosette tipo non trovarsi sulla traiettoria dell'avversario, non avere il suo pugno sinistro pericoloso consentendo invece a chi difende di poter entrare. il video postato pur essendo kihon (studio dei fondamentali) contiene già ottime nozioni di DP. il substrato deve essere uno stato mentale di concentrazione però: se aspetto che il calcio parta, e che arrivi, e che distenda la gamba... ti saluto e me lo prendo tutto. sicuramente è puù "facile" e sicuro uscire dalla distanza per poi rientrarvi ma in questo modo concedo all'avversario del "tempo di pensiero" che può essere pericoloso per un suo eventuale secondo attacco. tra l'altro è un video di karate ma il movimento è molto simile ad una tecnica di un kata di jujutsu scuola HYR (oku)
per quanto riguarda il livello di stress: interessante poter lavorare per controllare le reazioni del nostro corpo ad eventi esterni improvvisi e non previsti ma molto molto difficile: anche sul ring alla fine combatti, ti spacchi magari l'osso piramidale o il setto, ti rompi una tibia se sbagli a fare un calcio ma ti preprari per uno sport, per una gara. manca il livello dell'allarme per la tua vita, quello che ti fa fare cose che non credevi possibili... bello però l'esercizio!
Forse lo Shoto nijukun non vale solo per il karate...

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Offline joe

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Re: Waza Geri
« Reply #68 on: March 24, 2010, 23:05:00 pm »
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si ragazzi tutto molto vero e credetemi non sono certo io quello che mette in dubbio l'enorme differenza tra ring e vita....però io sono tre post che chiedo a Fanchina (perchè è con lui che è nato il discorso) esempi di come vi allenate a questi alti livelli di stress , o imprevisti ambientali...quantanche di salute

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Offline Barvo Iommi

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Re: Waza Geri
« Reply #69 on: March 25, 2010, 01:16:31 am »
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si ragazzi tutto molto vero e credetemi non sono certo io quello che mette in dubbio l'enorme differenza tra ring e vita....però io sono tre post che chiedo a Fanchina (perchè è con lui che è nato il discorso) esempi di come vi allenate a questi alti livelli di stress , o imprevisti ambientali...quantanche di salute
non so lui, ma ho visto fare dei pressure test abbastanza utili, in cui prima ti portavano ad alte pulsazioni con lavoro aerobico e anaerobico, condito con qualche schiaffazzo vario e poi dovevi simulare la difesa dall'aggressione...
non che questo sia più stressante di un incontro sportivo, ma non è male


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Offline Scorpio

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Re: Waza Geri
« Reply #70 on: March 25, 2010, 07:58:18 am »
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Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.

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Offline XinYiMan

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Re: Waza Geri
« Reply #71 on: March 25, 2010, 08:10:47 am »
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Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.
La famosa calma va introdotta dopo che sei in grado di lavorare sotto stress dato da situazioni limite. E questo è un passaggio dopo, altrimenti se pensi di voler fare subito il vuoto è un po come voler fare lavoro interno prima di avere fatto l'esterno, pura follia. Gli antichi potevano farlo perchè era un altro contesto sociale, erano abituati alle aggressioni e a fare a botte e a mettere a rischio la vita, pensa ai contadini nei villaggi isolati se non si sapevano difendere venivano trucidati dai banditi. Allora qulla di lavorare sotto stress era una condizione naturale per loro. Per noi no!
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Fanchinna

Re: Waza Geri
« Reply #72 on: March 25, 2010, 08:11:30 am »
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Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.

Mi hai risparmiato una risposta a Shizentai
è, non solo un percorso, ma soprattutto un target diverso

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Offline Scorpio

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Re: Waza Geri
« Reply #73 on: March 25, 2010, 09:02:02 am »
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Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.
La famosa calma va introdotta dopo che sei in grado di lavorare sotto stress dato da situazioni limite. E questo è un passaggio dopo, altrimenti se pensi di voler fare subito il vuoto è un po come voler fare lavoro interno prima di avere fatto l'esterno, pura follia. Gli antichi potevano farlo perchè era un altro contesto sociale, erano abituati alle aggressioni e a fare a botte e a mettere a rischio la vita, pensa ai contadini nei villaggi isolati se non si sapevano difendere venivano trucidati dai banditi. Allora qulla di lavorare sotto stress era una condizione naturale per loro. Per noi no!

Sai che non sono convinto? Non voglio farne una regola generale, ma credo che quella famosa calma interiore sia raggiungibile anche con ordine diverso. Esempio, anche se un po' limite: se tu prendi un monaco zen ormai abituato a vivere in un determinato modo e lo fai accostare ad un'arte marziale, non puoi pensare di riportarlo ad uno stato di coscienza precedente.
C'è questa storiella che mi piace molto:

Un monaco zen assisteva al saccheggio del proprio monastero da parte dei soldati. Il monaco non sembrava affatto spaventato; il capo dei soldati, adirato per l'impudenza del
monaco gli disse: «Non sai chi sono? Potrei sguainare la mia spada e tagliarti in due senza
battere ciglio».
Il maestro sorrise serenamente e disse: "Non sai chi sono? Potrei restare fermo qui mentre
sguaini la spada e mi tagli in due, senza battere ciglio"


A uno così non penso che gli racconti che se inizia un'arte marziale si deve agitare quando uno lo attacca.

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Offline XinYiMan

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Re: Waza Geri
« Reply #74 on: March 25, 2010, 09:07:30 am »
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Ma... la famosa calma dell'artista marziale? Credevo che l'obiettivo (sempre che di obiettivo si possa parlare) fosse quello di stare in uno stato di non-pensiero, in cui tutto fluisce liberamente (e in cui il cervello produce onde alfa, non beta).
L'assenza di pensieri e preoccupazioni IMHO ha poco a che vedere con stress e immagini terribili suscitate con l'obiettivo di simulare stati emotivi da situazioni limite.
La famosa calma va introdotta dopo che sei in grado di lavorare sotto stress dato da situazioni limite. E questo è un passaggio dopo, altrimenti se pensi di voler fare subito il vuoto è un po come voler fare lavoro interno prima di avere fatto l'esterno, pura follia. Gli antichi potevano farlo perchè era un altro contesto sociale, erano abituati alle aggressioni e a fare a botte e a mettere a rischio la vita, pensa ai contadini nei villaggi isolati se non si sapevano difendere venivano trucidati dai banditi. Allora qulla di lavorare sotto stress era una condizione naturale per loro. Per noi no!

Sai che non sono convinto? Non voglio farne una regola generale, ma credo che quella famosa calma interiore sia raggiungibile anche con ordine diverso. Esempio, anche se un po' limite: se tu prendi un monaco zen ormai abituato a vivere in un determinato modo e lo fai accostare ad un'arte marziale, non puoi pensare di riportarlo ad uno stato di coscienza precedente.
C'è questa storiella che mi piace molto:

Un monaco zen assisteva al saccheggio del proprio monastero da parte dei soldati. Il monaco non sembrava affatto spaventato; il capo dei soldati, adirato per l'impudenza del
monaco gli disse: «Non sai chi sono? Potrei sguainare la mia spada e tagliarti in due senza
battere ciglio».
Il maestro sorrise serenamente e disse: "Non sai chi sono? Potrei restare fermo qui mentre
sguaini la spada e mi tagli in due, senza battere ciglio"


A uno così non penso che gli racconti che se inizia un'arte marziale si deve agitare quando uno lo attacca.
Allora mi sa che non ci siamo capiti. Non ho mai detto che bisogna agitarsi quando uno ti attacca, ho detto che in fase di allenamento devi prima agitarti nello spirito, per poi cercare di calmarti. Se parti già da calmo che bisogno di calmarsi c'è?
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