Pescare senza la lenza....
mai sentito parlare di combattere senza combattere?
il GongFu e' un insieme di regole, chi e' piu' esperto vince, non ha nessuno dei canoni di sofferenza, dolore, stress che hanno i sistemi piu' occidentali.
La forma mentis, l'approccio alle cose e' differente. Se un maestro vede un allievo occidentale che non fa certe domande lo mette in mabu 3 ore e lo lascia li, cosi' se lo deve capire lo capisce da solo. Anche quello che dice il maestro e' confutabile, lo dice apposta per vedere tu che persona sei. Se sei un deficente si vede subito, ti dice: "Quando torni al tuo paese te maestro! se te accosenti lui smette di dirti le cose serie e parte con mesi di inutili sforzi, oppure: "adesso tu in questa posizione stare 1 ora" se te stai li con muta obbedienza quello capisce che sei un cretino e ti lascia li. invece se lo guardi e gli dici:" si ok, ma come faccio?" allora ti spiega.
Onestamente ci sono tante cose che non mi piacciono in Cina ma questa me le rivaluta tutte, non ce' la presupponenza di voler dire tutto a tutti e cambiare le persone con il sapere, la cultura non cambia le cose se uno e' cretino resta cretino ma sapendo molte date in testa.
Il maestro lo vede subito chi entra dalla porta, fai dei test la prima lezione, e poi si regola di conseguenza, tutti i maestri e tutte le persone di una certa eta'. Devi essere molto umile e molto perspicace e glielo devi far capire.
Lento, nel tempo, senza sforzo evidente, e poi si arriva anche se non e' sicuro e non si sa quando, ma l cinese non gli importa del rapido risultato. Si usa dire: "che cose' un anno nella vita di un uomo?".
M.
mattia non sono per nulla d'accordo
da noi il Maestro dei maestri sapeva fare cose veramente eccezionali e tra i suoi allievi forse uno lo ha raggiunto, gli altri a seguire...tra altri allievi non credo ci sia un numero maggiore a tre su centinaia di persone che han praticato nella scuola.
il mio maestro mi racconta come lui ha praticato per mesi con ginocchio nero e gonfio, non ha mai smesso...il mio maestro sta benone ed è molto forte...ha superato la soglia...non imitatelo...diversi praticano con placche per frattura perché gli errori si commettono e quando sbagli paghi male...
negli anni 80 fuggivano tutti, la pratica era veramente durissima...oggi ci si adatta ma stare in posizione del cavaliere con un usquetandem sopra in posizione bassa sino a quando non si dice di scendere non è dolore è atroce tortura...lo stesso loto è doloroso all'inizio....le forme a due dove ci si condiziona sono molto dolorose....il combattimento senza protezioni, per utenti esperti, è dolorosissimo...uno ci ha perso un coglione ed ha abbandonato la pratica...stare in posizione di flessione sui gomiti mentre il maestro ti percuote col bambù non è piacevole....
poi si arriva ad altro e son d'accordo sul non combattere...ma è un livello a mio parere avanzatissimo e da noi ci si arriva in...quasi nemo...
una volta un testa di kiurlo mi colpì in combattimento il ginocchio sotto, in un punto collegato al fegato e spalla, dolore puro...urlai ed imprecai...ero ai primi anni...sbagliai...il maestro mi sbatté fuori negli spogliatoi e mi disse che era meglio non ripresentarmi...mi tacciò di maleducato...un umiliazione enorme...me ne andai incazzato nero e non capì...ero lì e stavo pagando per farmi storpiare da deficienti che con cattiveria pensano solo a farti male...
dopo mesi il maestro mi disse: se tu non consideri l'avversario ed il dolore e tanto altro come un temporale non ne esci fuori...non pensare che ci sia un avversario con relative intenzioni, non rimuginare...allenati ad ingoiare con il sorriso nel cuore....allenati al dolore...anche quando esso non è fisico
mattia è la base per vivere
è il kung fu
praticare l'ora ed adesso è atrocemente complicato...se non superi la soglia non ne tiri fuori granché
è imparando a gestire il dolore che cambia qualcosa ed impari a non disperdere
questo è quel che penso
saluti
etc etc