In quello che pratico c'è attenzione al quando (stagione, condizioni meteo, orario etc.) al dove e alcune pratiche sono consigliate a piedi nudi.
Ognuno fa quello che gli viene detto di fare, no?
Che problema c'è?
condivido... un conto è praticare in un dojo giapo con il parquet pulitissimo per terra e l'altro è farlo dove ti capita, senza contare ovviamente le varie staggioni e il tempo. poi, da studenti ognuno si allena seguendo il proprio maestro
Sono perfettamente daccordo con Jaime e Rez e come ho gia' detto piu' volte a mio avviso prendere "roba" di altri metodi x integrarli nel proprio (o se vogliamo per dirla alla Jaime, fare come dice un altro al posto del proprio maestro) oltre a creare molta confusione puo' anche creare problemi perche' non e' assolutamente detto che una pratica sia sempre positiva.
Parlo principalmente di chi si affida a libri o a proprie idee per "migliorare" la propria pratica. A mio avviso meglio non fare, che fare da se.
Generalizzando si puo' estendere il concetto ad altri aspetti : respirazione, condizionamento, ecc.
Quindi tornando IT anche il discorso piedi scalzi o pratica all'aperto in condizioni climatiche estreme sono da fare quando qualcuno giudica che si e' in grado di farle e non prima. Prima oltre che controproducente potrebbe essere dannoso.
Credo cmq che fare attivita' a piedi scalzi quando possibile sia importante per tanti motivi tra cui i fisiologici descritti sopra.