Periodizzazione

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Offline Deimos

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Periodizzazione
« on: March 30, 2010, 10:48:56 am »
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Viste le varie correnti di pensiero, mi piacerebbe avere il vostroparere sulla periodizzazione della preparazione atletica.

Io sono assertore del fatto che per ottenere miglioramenti tangibili (non sono un trainer, ma sperimento su me stesso e cerco di informarmi il più possibile per avere un contradditorio critico con i preparatori con cui mi interfaccio) preferisco lavorare su di una caratteristica alla volta:

un microciclo dedicato alla forza
uno all'esplosibilità
uno alla flessibilità,

Voi cosa ne pensate?


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Offline altardit

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Re: Periodizzazione
« Reply #1 on: March 30, 2010, 11:04:56 am »
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un microciclo dedicato alla forza
uno all'esplosibilità
uno alla flessibilità,


detto così è un po vago:
microciclo di quanto tempo?
c'è un macrociclo con un tema?
hai una data fine allenamenti?
che obiettivo?

 

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Offline Deimos

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Re: Periodizzazione
« Reply #2 on: March 30, 2010, 11:44:22 am »
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microciclo di quanto tempo?

3 settimane per ogni qualità e una di scarico (quando riesco a dare una continuità)

c'è un macrociclo con un tema?

non essendo un agonista non ho un calendario gare, quidi l'unico riferimento per l'adattamento sono (triste a dirlo) le trasferte lavorative che mi protano a volte ad avere periodi di inattività forzata o di allenamento "alternativo".

hai una data fine allenamenti?
mi riferisco a aquanto detto prima

che obiettivo?
Un incremento delle capacità da utilizzarsi in combattimento dper tipologia affine alle MMA (quindi sia parte in piedi che a terra).

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Offline Visione

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Re: Periodizzazione
« Reply #3 on: April 01, 2010, 11:42:58 am »
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3 settimane dedicate alla forza? e che ci fai?
ottieni solo se sei lontano dal tuo potenziale
Metodo coniugato lavorando in ogni seduto su dinamic effort anche in quella massimale, che sembrerebbe una contraddizione.


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Offline Deimos

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Re: Periodizzazione
« Reply #4 on: April 06, 2010, 09:46:16 am »
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grazie a tutti!

Visione ritieni che il protocollo utilizzato per l'allenamento ghiri sport (vi seguo e mi alleno regolarmente con kb ghirie) possa avere un transfert positivio in una disciplina affine alle MMA... ho visto sul sito del maestro Ilika un training per il miglioramento delle capacità di gara (ritengo sia quello che lui chiama Basamento).

Non avenedo il tempo per praticarlo di fila, ho diviso le sedute di preparazione atletica in

lun. stacco military press e la sera nuoto

merc. squat panca

giov. ghirie e la sera nuoto

sab. ghirie

il volume dell'allenamento è limitato dal fatto che mi alleno con i pesi e con le ghirie nella pausa pranzo del lavoro (50 min massimo di allenamento).

.... sto facendo grosse cavolate?

Grazie




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Offline xjej

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Re: Periodizzazione
« Reply #5 on: April 06, 2010, 13:42:25 pm »
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tre settimane sono microcicli troppo brevi per una qualità specifica.
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Offline Visione

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Re: Periodizzazione
« Reply #6 on: April 06, 2010, 14:37:21 pm »
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il problema di dividere in questo modo è sul consolidamento dello schema motorio.
In poche parole non riesci a raggiungere livelli interessanti per avere poi un transfer nel tuo sport.
Il mio consiglio è a prescindere dall'alzata che ricerchi di ripeterla 2 volte a settimana.
ricercando la velocità d'esecuzione.
coi bilancieri basse rip tante serie , lontano da cedimento
coi kt lavora pure a tempo ma quello che non deve calare mai è la velocità della singola rip.
Non importa mangiare una ripetizione di fila all'altra, se questo rallenta la velocità della ripetizione singola. è più importante preservare la velocità e l'esplosività e riposarsi in rack position o overhead tra un ripetizione e l'altra.

alla fine un atleta di MMA non deve eccellere ne nel PL ne nel GS ma deve però se decide dall'allenarsi in queste raggiungere dei livelli minimi, proporzionali al suo peso e al suo livello

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Offline Deimos

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Re: Periodizzazione
« Reply #7 on: April 06, 2010, 14:58:45 pm »
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Grazie ancora.

Cercherò di impostare differentemente il mio training e sopratutto di "studiare di più".

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Offline John Kreese

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Re: Periodizzazione
« Reply #8 on: April 25, 2010, 23:50:45 pm »
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Viste le varie correnti di pensiero, mi piacerebbe avere il vostroparere sulla periodizzazione della preparazione atletica.

Io sono assertore del fatto che per ottenere miglioramenti tangibili (non sono un trainer, ma sperimento su me stesso e cerco di informarmi il più possibile per avere un contradditorio critico con i preparatori con cui mi interfaccio) preferisco lavorare su di una caratteristica alla volta:

un microciclo dedicato alla forza
uno all'esplosibilità
uno alla flessibilità,

Voi cosa ne pensate?



Mike Mentzer diceva che non ha senso periodizzare una cosa che funziona.

1-Intensità
2-recupero
3-nutrizione

sono i tre pilastri per progredire

Periodizzare qualcosa che funziona non a senso, diceva il grande Mike. "Perchè periodizzare e centellinare i progressi?"

Secondo il mio pensiero e la mia esperienza m sento di confermare in pieno i suoi insegnamenti.




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Offline xjej

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Re: Periodizzazione
« Reply #9 on: April 26, 2010, 01:43:37 am »
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1) L'adattamento è una risposta a un disagio.
Se il disagio è sempre il medesimo, ci si adatta e si viene sollecitati meno.
2) E' necessario scaricare. Non si può caricare all' infinito.
3) I bodybuilders stessi periodizzano in funzione delle gare e questo meramente per l'estetica. Figurarsi chi con l'allenamento deve raggiungere delle prestazioni.
4) Il "grande"  Mike era grande passando in farmacia. Si occupava per altro di bodybuilders, non di atleti.
Il dopato cresce, aimè, anche con schede di lavoro completamente sbagliate sotto ogni punto di vista.
L'atleta che conduce un'attività di allenamento seria ed intensa  e magari lavora pure non ha ovviamente alcun parallelo col bisteccone da palestra nel suo rapporto col ferro.
La più grosa critica mossa a studi nello sport ( quindi nemmeno inerenti il bb) è che spesso le basi di test erano su una categoria di atleti in periodi non molto "sicuri" dal punto fi vista farmacologico.
Ovvio che la risposta al carico e la supercompensazione sono diversi in atleti geneticamente selezionatissimi e per giunta pieni come uova.
Quindi basarsi su punti di vista legati strettamente ad uno deidue punti di vista è una pessima idea.
« Last Edit: April 26, 2010, 01:45:56 am by xjej »
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Offline John Kreese

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Re: Periodizzazione
« Reply #10 on: April 26, 2010, 12:39:01 pm »
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1) L'adattamento è una risposta a un disagio.
Se il disagio è sempre il medesimo, ci si adatta e si viene sollecitati meno.
2) E' necessario scaricare. Non si può caricare all' infinito.
3) I bodybuilders stessi periodizzano in funzione delle gare e questo meramente per l'estetica. Figurarsi chi con l'allenamento deve raggiungere delle prestazioni.
4) Il "grande"  Mike era grande passando in farmacia. Si occupava per altro di bodybuilders, non di atleti.
Il dopato cresce, aimè, anche con schede di lavoro completamente sbagliate sotto ogni punto di vista.
L'atleta che conduce un'attività di allenamento seria ed intensa  e magari lavora pure non ha ovviamente alcun parallelo col bisteccone da palestra nel suo rapporto col ferro.
La più grosa critica mossa a studi nello sport ( quindi nemmeno inerenti il bb) è che spesso le basi di test erano su una categoria di atleti in periodi non molto "sicuri" dal punto fi vista farmacologico.
Ovvio che la risposta al carico e la supercompensazione sono diversi in atleti geneticamente selezionatissimi e per giunta pieni come uova.
Quindi basarsi su punti di vista legati strettamente ad uno deidue punti di vista è una pessima idea.

Preferisco mille volte i metodi del dopato Mentzer che del natural Tozzi, o del natural McRobert.

Fare la fase di scarico ha un senso se sei sovrallenato, ma se sai allenarti non ti sovralleni non hai bisogno di scaricare.

Ripeto: "Se" sai allenarti.

Circa l'offseason: andare in fase di definizione può essere una forma di periodizzazione ma riguarda la peculiarità della disciplina, come nel calcio, nel basket ecc. sotto gara cambiano alcune specifiche per adattarsi alla performance richiesta.
« Last Edit: April 26, 2010, 12:43:04 pm by Mike Barnes »
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Offline Visione

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Re: Periodizzazione
« Reply #11 on: April 26, 2010, 13:00:06 pm »
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Mike , xjej ti aveva già risposto, in modo chiaro.
Studia e poi ne riparliamo.
Che centrano tozzi , mcroberts se li usi come paragone allora devi proprio uscire da dei canali fitness, riviste da BB. Perchè questi signori qua trovano spazio solo su questi canali.
Nella pratica sportiva invece dove sono i numeri a contare, spariscono e a nessuno verrebbe mai di prenderli in considerazione.
Lo scarico è essenziale ma non perchè lo dico io, perchè non esiste nessuno atleta di livello che non lo faccia, in nessuna disciplina, lasciamo stare il BB.
Insomma se vuoi sostenere una tesi la devi anche supportare da dei numeri , che atleta si allena secondi i principi di Mike Mentzer? possono esistere i principi di pinco pallino o esistono i principi della fisiologia. Perchè se studi quest'ultima di quello che dice il "grande Mike" non rimane niente

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Offline John Kreese

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Re: Periodizzazione
« Reply #12 on: April 26, 2010, 14:19:06 pm »
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Mike , xjej ti aveva già risposto, in modo chiaro.
Studia e poi ne riparliamo.
Che centrano tozzi , mcroberts se li usi come paragone allora devi proprio uscire da dei canali fitness, riviste da BB. Perchè questi signori qua trovano spazio solo su questi canali.
Nella pratica sportiva invece dove sono i numeri a contare, spariscono e a nessuno verrebbe mai di prenderli in considerazione.
Lo scarico è essenziale ma non perchè lo dico io, perchè non esiste nessuno atleta di livello che non lo faccia, in nessuna disciplina, lasciamo stare il BB.
Insomma se vuoi sostenere una tesi la devi anche supportare da dei numeri , che atleta si allena secondi i principi di Mike Mentzer? possono esistere i principi di pinco pallino o esistono i principi della fisiologia. Perchè se studi quest'ultima di quello che dice il "grande Mike" non rimane niente

Gia il tuo tono mi da fastidio. "Studia" lo vai a dire ai tuoi amici.

Io ho risposto ad una domanda di Deimos, che ha chiesto espressamente informazioni circa lo sviluppo bilanciato di "forza", "resistenza" e "flessibilità".

Mike Mentzer era un genio, e peraltro ha sempre detto che i suoi principi sulla programmazione si applicano con la massima facilità anche agli sport di potenza come il powerlifting e il weightlifting.

Anche lo stretching necessita di recupero e non poco.

Di Mentzer secondo te non rimane niente? Io preferisco mille volte quel "niente" alla fisiologia che presumi di sapere tu. Peraltro, perlando di fisiologia, il mentore di Mike era un medico, tale Arthur Jones.


« Last Edit: April 26, 2010, 14:42:47 pm by Mike Barnes »
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Offline John Kreese

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Re: Periodizzazione
« Reply #13 on: April 26, 2010, 14:34:07 pm »
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PS: per rispondere alla tua domanda: "che atleta si allena secondi i principi di Mike Mentzer?":

Io mi alleno secondo i suoi principi. Soprattutto per la programmazione dell'allenamento.

Per la biomeccanica degli esercizi, in particolar modo sul R.O.M. uso tecniche più evolute, ma comunmque, parlando di programmazione il cuore è HD.

Non voglio tirare in ballo i bodybuilder perchè secondo te immagino non siano atleti quindi non parliamo di Dorian Yates, 6 volte Mr. Olympia, anche perchè era dopato.

Io pratico e insegno arti marziali. Mi alleno con programmazione Heavy Duty in palestra e la mia pratica come marzialista ne trae enormi benefici. L'anno scorso ho vinto il primo posto nellla categoria +85, ai campionati italiani IKKA di Mae Mai Muay Thai e sono stato l'unico a vincere gli incontri per KO, nonostante si usassero protezioni pesanti tra cui casco con griglia.

Alleno con programmazione HD anche praticanti di Go Ju Ryu Ju Jitsu, che a loro volta hanno riscontrato grandi vantaggi in combattimento, sia in proiezione che in lotta al suolo.

Tra di essi un 2o dan che per altro segue anche le mie lezioni di arti marziali in quanto desideroso di perfezionare la parte in piedi relativa alle percussioni. E anche nelle percussioni ha migliorato parecchio la potenza d'impatto dei colpi.

« Last Edit: April 26, 2010, 18:50:45 pm by Mike Barnes »
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Offline Visione

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Re: Periodizzazione
« Reply #14 on: April 26, 2010, 15:04:13 pm »
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Torno a ripetere prenditi libri di fisiologia , iscriviti a scienze motorie e parla coi professori, vai nei campi d'atletica , vai su qualsiasi forum e chiedi a qualcuno che fa gare di powerlifting, vai in una palestra di weightlifting. Insomma vai in un ambito in cui contano i numeri, e di MM non troverai neanche l'ombra.
Ha un senso solo a livello commerciale, non esiste una persona che faccia gare di sollevamento pesi che usi i suoi metodi.
ribadisco è già un limite seguire un metodo in quanto racchiude il genere umano in uno schema.

 
« Last Edit: April 26, 2010, 15:13:48 pm by Visione »