Una storia che ho già raccontato. Ne esiste un'altra, riferita al settecento francese ed al duello con la spada,
Un maestro del The era venuto a Kyoto al seguito del suo signore, e gli capitò, traversando un ponte affollato, di urtare un bravaccio, che lo prese a male parole invitandolo a sguainare. Pur portando le spade come simbolo di casta, il maestro del The faceva parte di quella maggioranza che non aveva dimestichezza colla scherma, ed era conosciuto da tutti, nel feudo, come persona estremamente pacifica. D’altronde rifiutare un confronto era impensabile,sarebbe stato come disonorare le insegne del clan che ornavano il suo vestito;per cui il maestro di Cha no yu mormorò qualcosa circa un importante missione per conto del suo signore e diede appuntamento alL'avversario nello stesso luogo per tre ore dopo.
Stava camminando ancora stordito per l’incidente quando i suoi passi lo portarono davanti al Dojo degli Yagyu, e, presa una risoluzione, entrò decisamente.
Introdotto alla presenza del maestro di scherma gli narrò quanto gli era successo, concludendo:” io so che non posso fare nulla; ma per l’onore del clan devo almeno saper perdere e morire in modo dignitoso. Sono venuto da Lei perchè mi dia istruzioni in tal senso-
- Un caso bizzarro!- esclamò lo Yagyu, e la sua richiesta denota sentimenti propri di un uomo di valore. Ben volontieri acconsento, ma prima, come compenso, vorrei che Lei mi desse un saggio della Sua arte.- Il maestro del the acconsent", ed esegu" di buon grado la cerimonia, perdendo in essa le sue preoccupazioni.
-La ringrazio profondamente- di sse lo Yagyu alla fine- e questa superiore dimostrazione del suo talento mi ha suggerito il modo in cui dovrà comportarsi. Arrivato sul luogo, lasci l’haori, piegandolo con la cura che ha nella cerimonia. Poi,usando L'attenzione che dimostra servendo il the, estragga lentamente la spada, e sempre con la stessa grazia di gesti che usa nel the, alzi la spada prendendo la posizione Jodan, e chiuda gli occhi. Lei, come ben sa, non ha speranza contro uno spadaccino esperto, e guardarlo la porterebbe solo ad essere tratto in inganno da una qualche finta. In questo modo si lascerà guidare solo dal suono, ed appena sente il kiai di attacco delL'avversario, colpisca colla spada. Ci sono buone possibilità perchè lei riesca non solo a morire dignitosamente, ma anche ad uccidere il suo avversario.-
Il maestro del the ringraziò e, poichè era venuta l’ora, si avviò al luogo dello scontro; giuntovi, senza curarsi della folla che vi si era radunata, piegò con cura la giacca e, affrontando L'avversario, si comportò come aveva suggerito lo Yagyu.Assunta la posizione jodan che è anche detta posizione di fuoco, chiuse gli occhi attendendo il grido d’attacco delL'avversario. Quei pochi secondi gli sembravano delle ore, poi dei secoli.Decisamente era passato almeno un minuto: il maestro del the apr" gli occhi....solo per vedere che il suo avversario,non riuscendo a trovare alcuna apertura nella sua guardia,ma anzi,spaventato dalla forza della posizione, aveva ringuainato e si era dato alla fuga.