Io direi di lasciar perdere le mani nude e formalizzare il tutto da veri gentiluomini d'onore con queste semplici linee guida:
I duelli potevano essere combattuti con diversi tipi di spada (come per esempio la sciabola o lo stocco) o, dal Settecento, con la pistola. Alcuni armaioli si erano specializzati nella fabbricazione di pistole da duello a colpo singolo, utili esclusivamente allo scopo del combattimento regolamentato tra due persone.
Dopo l'onta, che poteva essere reale o immaginaria, la parte offesa chiedeva soddisfazione a chi aveva perpetrato l'insulto comunicandoglielo inequivocabilmente con un gesto simbolico come buttare un guanto davanti a lui. Il simbolismo, che si rifaceva ai cavalieri medievali, era indicato nell'esplicita richiesta fatta da pari a pari da parte di chi chiedeva soddisfazione: lo sfidato doveva accettare (da cui il detto "raccogliere il guanto della sfida") o ritenersi disonorato. Contrariamente all'idea comune, schiaffeggiare qualcuno col guanto non costituiva una sfida di per sé, ma poteva capitare da parte dello sfidato, che schiaffeggiando lo sfidante col suo stesso guanto accettava la tenzone.
Le controparti nominavano una persona di fiducia in loro rappresentanza (un secondo) il cui scopo era selezionare un luogo di ritrovo, col criterio dell'intimità e della riservatezza, affinché il duello potesse svolgersi senza interruzioni. Per questa stessa ragione, e per seguire una tradizione che si radicò molto presto, i duelli avevano luogo all'alba. Era altresì dovere dei secondi accertarsi che le armi utilizzate fossero uguali, e che il duello fosse corretto.
A scelta della parte offesa, il duello poteva essere:
* al primo sangue, pertanto il duello sarebbe stato interrotto non appena uno dei duellanti fosse stato ferito dall'altro, anche se la ferita era di lieve entità;
* Tale da proseguire finché uno dei duellanti non fosse così ferito o stanco da essere fisicamente incapace di continuare;
* all'ultimo sangue, e in tal caso non sarebbe stata ottenuta soddisfazione se non dalla morte di uno dei contendenti.
In alcuni duelli di spada non era infrequente che il secondo intervenisse per sostituire il contendente che per qualche ragione non poteva continuare - una pratica permessa quando il duellante sostituito non aveva le capacità per maneggiare con dovizia un'arma bianca.
L'avvento delle armi da fuoco cambiò le cose. In tal caso, a una distanza stabilita, i duellanti sparavano un colpo. A questo punto lo sfidante poteva, anche se nessuno era stato colpito, dichiararsi soddisfatto e dichiarare concluso il duello. Altrimenti, un duello poteva continuare fino al ferimento o all'uccisione di uno dei duellanti – ma continuare oltre il terzo scambio di fuoco era considerato barbaro (oltre che ridicolo, se nessuno era stato colpito). Nei duelli di pistola le condizioni erano tali, dunque, che una o due parti in causa potevano volontariamente mancare il bersaglio per soddisfare le condizioni del duello, senza che alcuno si facesse male o dovesse sentire il proprio onore leso.
Va detto che la grande maggioranza dei duelli di pistola era al primo o all'ultimo sangue, in virtù delle proprietà dell'arma, e lo sfidante poteva dichiararsi soddisfatto in qualunque momento.
Nei duelli con armi da fuoco i contendenti generalmente iniziavano lo scontro mettendosi schiena contro schiena, impugnando le proprie pistole cariche, per poi fare un certo numero di passi precedentemente concordati, al termine dei quali avevano modo di girarsi fronte al nemico e sparare. Generalmente, più grave era l'insulto e meno erano i passi che i duellanti dovevano fare. In alternativa, veniva decisa dai secondi una distanza, segnata per mezzo di spade conficcate verticalmente nel terreno. Al segnale convenuto, spesso un fazzoletto lasciato cadere, i contendenti potevano avvicinarsi al segno sul terreno e fare fuoco a volontà: era un sistema che riduceva le possibilità di inganno, permettendo ai contendenti di non doversi fidare sul fatto che l'avversario si girasse in anticipo. Meno noto al grande pubblico, anche se presente in famosi film come Barry Lyndon o in serie televisive come Hornblower, è il duello "all'inglese", dove i condententi si fronteggiano direttamente a dieci passi di distanza, mirando l'uno all'altro e sparando al segnale. Un altro sistema prevedeva spari alternati: in questo caso, lo sfidato era il primo a sparare.
Molti duelli furono evitati per le difficoltà di convenire le condizioni del methodus pugnandi. Per esempio, nel duello cui avrebbe dovuto prendere parte il dottor Richard Brocklesby, non ci si mise d'accordo sul numero di passi; nella questione tra Mark Akenside e Ballow, il primo aveva affermato che non avrebbe mai combattuto di mattina, il secondo si rifiutava di duellare al pomeriggio. John Wilkes, che al contrario non badava alle ciance quando doveva duellare, quando gli fu chiesto da Lord Talbot quante volte avrebbe inteso sparare, rispose: "tanto spesso quanto la Signoria Vostra desidera; ho portato con me una borsa di proiettili e una sacca di polvere da sparo." ««»»