Grazie ancora a tutti e tutte!!!!!!
Ma grazie a te per aver partecipato
Parliamo di tecnica: ho notato che in alcune foto c'erano i calci ma non la rotazione del piede (nella savate chiamiamo la rotazione sul piede d'appoggio "pivot") mentre in altre foto della stessa tecnica invece sì.
Perché?
Esecuzione sbagliata o possibilità di scegliere?
Uno degli argomenti della mia ora è stato proprio una differenziazione tra diversi calci che vengono genericamente raggruppati sotto il nome mawashi geri, cioè calcio circolare, e che non sempre vengono approfonditi.
Uso termini non nipponici perchè mi pare di aver letto che non li mastichi, sbaglio?
Benchè il classico calcio preveda l'extra rotazione, a seconda del tipo di circolare che voglio eseguire, il comportamento del piede d'appoggio può cambiare parecchio.
Ad esempio un calcio semicircolare prevede una rotazione di 45° circa, un calcio circolare una rotazione oltre i 90°, un brazilian kick anche 180°.
Inoltre l'ampiezza dell'arco descritto dal piede varia anche a seconda dell'altezza del calcio, della posizione del bersaglio e del tipo di azione che voglio intraprendere (finta, disturbo, combinazione, mazzata singola).
In alcuni posti che ho visitato, non si parla mai di questo, e benchè alcuni atleti molto portati si adattino istintivamente alla situazione, molto più spesso si rimane legati ad uno schema, perchè a lezione viene riproposto sempre uguale a sè stesso. E' proprio quello che ho osservato sabato in diversi karateka dotati e sciolti, ma troppo inquadrati in uno schema rigido per esprimere al meglio la loro potenzialità.
Quindi in realtà non c'è solo un calcio circolare, ma tanti calci circolari.
Siccome io sono uno di quelli non talentuosi, ma mi sono sempre piaciute le tecniche di gamba, partendo dalle mie basi, ho approfondito (e continuo tutt'ora) l'argomento con la teoria (osservando anche moltissimi filmati, dal Karate alla Thai, dal Tae Kwon Do ai film di arti marziali, anche Van Damme, per dire
) e in pratica grazie all'aiuto di alcuni maestri, in particolare sensei Bruno con la sua ecletticità.
Non mi ritengo arrivato, ma a qualche piccolo traguardo sono giunto.
Ovviamente non basta un'ora per insegnare una così vasta gamma di concetti, ma ho cercato di fare una panoramica, in modo che chi è veramente interessato abbia uno schema concettuale di base su cui lavorare da solo (che è un po' lo scopo di tutta la mattina tra i vari argomenti).
Lo scopo sul lungo termine è interiorizzare ed allenare i diversi schemi motori per poi renderli spontanei e lasciare che il corpo scelga in automatico l'azione migliore.