Serie TV

per non parlare dei dettagli, dalle colonne sonore alle sigle, altro mondo
la verità è che in america c'è gente che fa a gara per partecipare ad una serie tv, da noi è poco più di un ripiego, a volte è considerata meno della pubblicità
Sicuramente è anche un fatto economico, in america scuciono

C'è tutto un sistema dietro in Italia che è marcio....
Nelle produzioni americane ti basta un'inquadratura e una canzone per avere una scena che passa alla storia...
Da noi per avere una canzone, e nn dico nemmeno ad hoc, devi impelagarti in mille cazzi che alla fine ti ritrovi con le solite quattro note de Nicola Piovani...

reputo l'unica vera eccezione la serie Montalbano... ma almeno dietro le sceneggiature c'è Camilleri.

In tale ottica considero un capolavoro la Meglio gioventù...

due parole
Romanzo Criminale
 

per non parlare dei dettagli, dalle colonne sonore alle sigle, altro mondo
la verità è che in america c'è gente che fa a gara per partecipare ad una serie tv, da noi è poco più di un ripiego, a volte è considerata meno della pubblicità
Sicuramente è anche un fatto economico, in america scuciono

Ni - nel senso che in realtà in Italia per le fiction pagano in genere molto di più, quindi è un "ripiego" d'immagine ma non economico.

Anche il discorso del professionismo è importante - in America tu sai che se studi per fare l'attore è molto probabile che riuscirai a fare quel lavoro e a viverci. Non tutti diventano stelle di Hollywood, ovviamente, ma ci campi tranquillo. E infatti, appunto, pure le comparse sono attori capaci.

Qua... lasciamo perdere.

Mai vista ma direi che il giudizio sia univoco.
Come serie italiane ricordo anche le prime serie di Distretto di Polizia, quando c'erano ancora Tirabassi e Memphis insieme.

Romanzo Criminale vale la pena di guardarselo, te lo consiglio 
Sì Krypt per ripiego intendevo quello d'immagine, un po' come era una volta per le pubblicità

Ma vi rendete conto che uno dei più prolifici direttori di Fiction in italia è stato Michele Soavi, un regista con i contro cazzi, che rifiutò di dirigere "Dal tramonto all'alba", e che davvero ha buttato via del vero talento, per la comodità e il registro piatto delle fiction italiane
Mentre in america, ci sono grandi registi che fanno a gara per dirigere magari anche una sola puntata di un serial, basti pensare a Grave Danger 

Cos'ha rifiutato Soavi?

già 

già 

E nessuno gli ha mollato uno sberlone per questo?

già 

E nessuno gli ha mollato uno sberlone per questo?

credo se lo sia mollato da solo 
Tarantino lo venera, si vede, una volta ad un festival europeo, Soavi fu letteralmente "aggredito" da un fan che si butto in ginocchio ai suoi piedi e che lui fece allontanare in malo modo dal servizio d'ordine.
Venne fuori che quel fan era un regista esordiente che presentava il suo primo film: Le Iene.

“Quel giorno ero a Viareggio, alla giuria del NoirFestival, quando, improvvisamente vengo accerchiato da un giovane, poi mi hanno detto che era un regista e che aveva un film in proiezione. Quel film era  Le iene,  quel regista Quentin Tarantino. Pensa che privilegio, che avventura. Io ancora non lo conoscevo nemmeno come regista, ricordo che avevo dovuto chiamare pure qualcuno per togliermelo di dosso talmente era osannante. Si era buttato davanti a me in ginocchio, a pregarmi proprio per assistere alla proiezione della sua pellicola. Ma io quel giorno ero davvero stanco, avevo già visto quattro film spendendomi troppo in maniera emotiva, per questo al suo, pur avendo assistito brevemente alla parte iniziale, dopo qualche minuto ho deciso di andare via. Evidentemente vedendomi uscire Quentin avrà pensato che il suo film non mi piaceva affatto, invece non era così, solo che non avevo più capacità emotive da dedicare anche a questo film. Non c’è stata più occasione diretta per chiarire questo equivoco con lui, però mi dicono in tanti, amici che ho anche a Los Angeles, che Tarantino quando parla del cinema italiano mi nomina molto spesso

Velo pietoso....
Comunque.. Azzeccato il termine "accerchiare" nel caso di una persona sola!

Ho provato a ricominciare "spartacus" ora c'è la serie "war of the damned"...A parte che mi aveva già scassato la minchia la serie prima, quando c'è qualcosa di così beceramente tamarro io lo devo guardare (come penso anche molti di voi tendano a fare). Però questa volta hanno esagerato. Cesare (Giulio Cesare) viene rappresentato così:  

E ovviamente mena come un campione dell'ufc...

Blood and Sand e Gods of the Arena mi erano piaciute un sacco.

Vengeance molto poco, ma c'era anche il pesante dazio del fresco cambio del protagonista.

Questa War of the Damned non mi sta dispiacendo - forse con il fatto che hanno condensato tutta la storia per farla terminare con questa stagione ha giovato.
Certo c'è una tamarraggine di una certa importanza, ma diciamo che la serie non ha mai brillato per sobrietà ecco