Faccio un esempio.
Ragazza/donna con poca forma fisica, abita vicino un quartiere pericoloso e a volte si trova da sola per strada in orari tardi, però in auto.
E' venuta perchè il mese scorso una signora del suo condominio è stata per essere rapinata, appena scesa dall'auto nel parcheggio vicino all'entrata del cortiletto.
Psicologia: nozioni ed esempi di consapevolezza ambientale, controllo rilassato della situazione, esercizi atti ad aumentare reattività psicologica e riflessi, oltre a processi decisionali istantanei. Descrizione dei tipi di aggressione reali o potenziali nel suo caso specifico (auto che ti taglia la strada e ti blocca e conseguente minaccia o aggressione, attacco tipo stalking alle spalle appena scesa dall'auto.. ), e tattiche da utilizzare (ingranare subito la retromarcia e scappare, chiudere gli sportelli, accedere rapidamente ad armi proprie o improprie presenti nell'abitacolo, guardarsi intorno quando si scende dall'auto mentre si tengono le chiavi di casa in modo da poter essere utilizzate come difesa, gridare o suonare un campanello per chiedere aiuto..).
Tecnica:Footwork funzionale alla fuga o disimpegno.
Studio specifico di colpi a mano aperta e calci, esclusivamente alle zone dolorose.
Utilizzo di armi improprie (chiavi, forbicine, spray, portachiavi laser..ecc).
Fisica:Corsa prima di tutto, finalizzata allo scatto improvviso su brevi distanze. Cercare di fare più o meno 30 metri in 10 secondi è già un buon inizio.
Corsa "a ostacoli", da fare nel minor tempo possibile.
Lavoro specifico sui colpi, al sacco o ai pad, da fare dinamicamente e funzionalmente alla difesa "istantanea" e per far prendere confidenza motoria agli arti con l'impatto sul bersaglio, abbinato ad esercizi per rafforzare il "core" del corpo.
Drills in cui bisogna sapersi divincolare dalla stretta di training partner non collaborativi, con graduale e adeguata progressione di intensità.
Tempo previsto....2-3 settimane, a seconda della durata della lezione tipo, che articolerei in tre parti di durata variabile a seconda della situazione didattica del momento.
Inizierei le prime lezioni con molta enfasi sulla prevenzione e un pò di preparazione fisica. Non sia mai che proprio quella sera succeda qualcosa...quindi sapere che esiste questa probabilità le farà subito tenere gli occhi aperti.
Continuerei il corso aumentando il lavoro fisico e introducendo le tecniche.
Se nonostante tutto qualcuno gli arriva addosso, deve sapere cosa fare ed essere in grado di farlo adeguatamente.
Alla fine del corso cercherei di far interagire i due aspetti, in pressure test di intensità progressiva e adeguata alla situazione. Ma ricorderei sempre l'importanza della prevenzione, chiudendo così il cerchio (o il triangolo).
Questo solo per insegnarle a gestire il prima possibile il suo caso specifico, cioè quando esce dal centro e torna alla sua casa in periferia, la sera, d'inverno, per le 10:30-11:00, e deve fare qualche decina di metri prima di entrare nell'androne del suo palazzo.
Dopodichè può continuare il corso o fermarsi, tanto le basi ce le ha.
E la mia coscienza di istruttore è tranquilla
..