
Ass. no-profit JAMTSEI GYETSA
SAPORI E COLORI DAL TIBET
con
Lama tibetano Alak Tsawa Rinpoche
Membro del consiglio di S.S. il DALAI LAMA
CENA DI BENEFICIENZA
LUNEDI 26 APRILE ..ore … 20.00
C/O il circolo democratico a Forli in via P. Maroncelli
Programma della serata:
registrazione dei partecipanti (ingresso)
Breve incontro con Lama Alak Tsawa Rinpoche e
Lama Gheshe Lobsang Samten
Durante la cena verranno proiettati i seguenti dvd
sulla cultura tibetana :
FIGLIE DEL TIBET (film vincitore di numerosi premi nel 2008)
DALAI LAMA ( IL SUO MESSAGGIO AL MONDO)
Dopo la cena:
Esibizione di una DANZA TRADIZIONALE TIBETANA
in costume eseguita da Lobsang Choephel
Angolo dedicato all’ acquisto di oggetti ed incensi dal TIBET
CENA TIBETANA
Menu
Chowmin ngo tse (spaghetti con verdure)
Masala lang sha te ma (piatto di carne con piselli e spezie)
Masala alu catza (piatto di patate con spezie )
Cia – sha ngoema (pollo con peperoni)
Dal (lenticchie)
Verdura cotta (ngo tse)
Dey Karpo (riso basmati bianco) Sostituto del pane
Chai (the indiano con latte) bevanda digestiva
Contributo 25€
Prenotazione obbligatoria:
al Matteo 3471747389 E / O CIRCOLO: 0543 25654
(Alessandro) alerix.kelt@hotmail.it
L’INTERO INCASSO DELLA SERATA VERRA’ DEVOLUTO PER IL SOSTENTAMENTO DEI MONACI
Lama Alak Tsawa Rinpoche e
Lama Gheshe Lobsang Samten
Jamtsei Gyetsa è un associazione no-profit nata allo scopo
di supportare il popolo tibetano, in esilio in India, attraverso
progetti di solidarietà, adozioni a distanza e donazioni.
Ha inoltre l’obiettivo di preservarne la cultura attraverso
iniziative quali conferenze, insegnamenti di filosofia buddhista e
allo stesso tempo si pone l’obiettivo di trasmettere una cultura
di pace.
Il presidente fondatore dell’associazione è Alak Tsawa
Rinpoche, lama tibetano del monastero di Sera Jhe, nel sud
dell’India.
Lama Alak Tsawa Rinpoche è nato nel nord India, ai piedi dell’himalaya,
nel 1971 da una famiglia di profughi tibetani scappati dalla loro terra a
causa dell’invasione cinese, seguendo la fuga del Dalai Lama e dei più alti
lama tibetani dopo il 1959.
Fu riconosciuto nel 1978, da Trichang Dorje Chan Rinpoche, tutore del
Dalai Lama e in quel momento, massima autorità religiosa della scuola
Gelupa, come nona reincarnazione del precedente Alak Tsawa Rinpoche
del Monastero Chachung, nella regione di Amdo con attualmente circa
500 monaci.
Iniziò così, all’età di sette anni, la vita monastica buddhista basata sui Sutra presso l’Università
Filosofica di Sere Jhe nel sud dell’India.
Qui, con l’esame di dottorato (Geshe Larampa) nel 1999, ha concluso 25 anni di studio, di
interrotti insegnamenti e iniziazioni con i più alti lama tibetani, primo fra tutti Sua Santità in XIV
Dalai Lama.
Un ulteriore studio di approfondimento sul tantra lo ha poi portato presso il Gyumend tantrik
college dove ha poi completato tutti gli studi della scuola
Gelupa. Insieme a Geshe Lobsang Sampten ha deciso di
accettare l'invito per costituire l'associazione Jamtsei
Gyetsa dove, oltre a dare insegnamenti, si occuperà dello
sviluppo di alcuni progetti finalizzati al supporto della
comunità tibetana in esilio in India e in Tibet, quali ad
esempio le adozioni a distanza di bambini, famiglie e
monaci che non hanno le possibilità economiche sufficienti
per poter studiare.
Rinpoche ha come obiettivo principale quello di instaurare rapporti con associazioni, centri culturali
ed istituzioni che abbiano a cuore la situazione tibetana e spiegare attraverso incontri e conferenze
quanto ancora si potrebbe fare per salvaguardare la storia e la cultura di un popolo privato della
propria terra. Per chi cerca invece un incontro con uno stile di vita che porta l'attenzione sulla
responsabilità individuale, sulla logica degli eventi per migliorare il proprio destino, sulla tolleranza e
l'altruismo per avere una risposta alle tensioni della mente, vengono organizzati insegnamenti di
buddhismo mahayana, corsi di meditazione e seminari.
SAMLO KHANGTSEN Monastero di Sera Jhe
Con l'invasione Cinese in Tibet nel 1959 sono stati
distrutti la maggior parte dei circa 7000 monasteri presenti.
Fino al 1959, al monastero di Sera Jhe, studiavano
settemila monaci. In quella data la repubblica popolare
cinese ha occupato e si è annessa il Tibet; in seguito a ciò,
le attività del collegio di Sera Jhe furono proibite e tutte le
pratiche religiose di conseguenza furono interrotte.
Alcuni monaci riuscirono a fuggire, assieme a Sua Santità il Dalai Lama. Sotto la guida di Sua
Santità, i tibetani in esilio in India riuscirono a preservare la loro cultura e a fondare nuovamente le
università monastiche. Purtroppo la situazione dei tibetani in Tibet non è molto migliorata. Infatti,
oltre alle fondamentali difficoltà di mera sopravvivenza, è impedito di studiare e preservare la
cultura e religione tibetana, per cui ogni anno continuano ad arrivare in India moltissimi rifugiati,
molti dei quali vengono accolti dai monasteri dove hanno possibilità di studiare.
Il Samlo Khangsten fu ricostruito nel 1985 all'interno del monastero di Sera Jhe.
Attualmente ospita 200 monaci e, nonostante sia recente, le condizioni dell'attuale struttura sono
fatiscenti: le fondamenta e le pareti sono state costruite con materie prime molto povere come il
fango e il tetto ha infiltrazioni che rende le fondamenta deboli e le pareti piene di crepe.
Samlo Khangsten non è soltanto un monastero come viene inteso in termini occidentali bensì è uno
dei pochi centri in cui, oltre ad accogliere monaci e dar loro gratuitamente la possibilità di istruzione,
viene preservata e tramandata la cultura tibetana che, nella sua unicità rappresenta un patrimonio
dell'umanità intera. E' quindi importante preservare anche il luogo fisico dove questi insegnamenti e
questa cultura possono essere tramandati. L'associazione Jamtsei Gyetsa ha tra i suoi progetti anche
la raccolta di fondi per consentire il restauro delle strutture all'interno delle quali i monaci vivono,
meditano e insegnano.