Non sono un esperto di DP, e nemmeno un principiante, non la pratico proprio. (Giusto come premessa per evitare di essere "fanchinizzato").
Ma per quello che e' la disciplina che pratico, il concetto dello scontro che ho e' che se non posso evitare e si arriva alle mani (lame, ferri catene, quel che e') prima cosa devo mettermi in sicurezza.
Il che significa che se per abilita' o piu' probabilmente per culo l'avversario va giu' non gli do la possibilita' di rialzarsi e potenzialemte tirare fuori il "ferro" che non ha usato prima.
Generalizzando, se ottengo un "vantaggio" non me lo annullo da solo, perche' potebbe esserci un "secondo round" cosa che non voglio assolutamente.
Gli spengo le lampadine. POI scappo.
Ora, questa e' semplicemente una premessa per poter porre a John la seguente domanda.
Perche' invece in DP c'e' un concetto diametralmente opposto dello scontro? (sempre se non ho capito male i tuoi post precedenti).
Jack