E' giusto quello che dici. Il giusto compenso per chi ha speso la sua vita a informarsi, praticare, a dare alla sua attività il massimo delle conoscenze possibili è fuori di dubbio la miglior prospettiva. Non sono per niente d'accordo invece quando dici che solo pagando () si ha rispetto per quello che si va ad imparare: cioè se in astratto potrebbe essere intuibile che in questo modo si eliminano i "perditempo", d'altra parte si penalizza chi invece è animato da buona volontà e sincera passione e magari non può permettersi di sborsare ingenti somme.
Quando ho avuto modo di organizzare qualcosa, il ragionamento è sempre stato: ragazzi il maestro vuole tot, noi se siamo 5 viene tot: 5, se siamo in 10 etc.
Ok siamo OT, ma mi sembrava giusto dire la mia. Ad esempio: se il maestro Wu DOng venisse nei prossimi tempi chessò a Firenze, io, proveniendo da lontano, dovrei come minimo destinare 300-400 euro per tutta la spedizione (aereo, soggiorno, stage)... cosa che probabilmente affronterei (ne ho spesi così tanti fino adesso, figurati...) ma per qualcuno sarebbe già un ostacolo insormontabile