Io sono contro corrente... a me la DP un po' interessa
In questo caso do ragione a Luca. Imparare a difendersi, a reagire , è prima di tutto questione di testa e condizionare la testa è molto più complicato che addestrare il corpo. In un anno puoi imparare a portare calci , pugni, gomitate, gnocchiate... a un livello baslare ma comunque sufficiente pr fare male. Ma imparare a COMBATTERE cioè a non mollare , a non cedere alla paura , alla fatica , allo sconforto chesia contro un bastardo che ti vuole far male o contro una malattia che i medici non rescno a curare ... lì c vogliono anni e anni. Il mio Sensei mi dice sempre " non siamonati per soffrre, quando senti male , hai paura , sei stanco , allora la tua testa istintvamente vuole mollare". Io non credo nei corsi di DP se non come formazione strategica per operatori delle forze dell'ordine , soldati e in geere persne già dotate di unaddestramento di anni e anni.
Quoto
Capisco l'utilità di un corso di DP per quel che riguarda le strategie, la psicologia, i trucchetti.
Se non avessi sempre l'agenda perennemente piena probabilmente guarderei a questo tipo di corsi almeno per un anno, o magari lo farò più in là. Un praticante navigato di AM o SDC probabilmente, nelle situazioni codificate dai sistemi di DP, si affida all'istinto animale che si sviluppa con la pratica (il classico esempio è squadrare una persona per pochi attimi e decidere che è pericolosa, senza capirne il motivo, sensazione che tutti noi penso abbiano provato) piuttosto che alle nozioni che pure è importante consocere e che possono tornare utili laddove l'istinto si sbagliasse.
Anni fà ho avuto una discussione con un praticante di Krav Maga (3 anni di esperienza), che sosteneva l'invincibilità del suo sistema. "E' l'arte più mortale che esista", diceva, tirando poi fuori il discorso che le AM orientali sono roba da circo (detta in termini più gentili ma il succo era quello
)e che gli SDC non servono al di fuori del loro contesto regolamentato. Poi mi tirò fuori il discorso dei colpi proibiti ai maroni e via dicendo. Gli dissi che non sono una novità, molti stili tradizionali li contemplano, ma non si convinse.
Gli chiesi allora di provare con me. Dopo uno sparring con un intensità che per me era normale routine (frequentavo unicamente il corso di Shotokan, nemmeno sapevo cosa fosse il Kakuto Karate allora) lui si è sentito male per i pugni ricevuti
Naturalmente non avevo mai colpito al viso ma solo a livello chudan.
Ora non è assolutamente mia intenzione iniziare con la discussione di quale disciplina fa più male, un esperto di Krav Maga ha le stesse possibilità di un equivalente di Karate, Muay Thai o altro. Durante gli anni ho avuto veramente troppe sorprese. in positivo e in negativo, per credere nel mondo fatato della classifica delle discipline da combattimento. Credo nelle capacità dei singoli praticanti invece.
Mi sta bene che il praticante mediamente bravo di KM sia più forte di un karateka mediocre che frequenta uno dei tantissimi corsi all'acqua di rose che si vedono in giro. Mi sta bene anche che la curva di apprendimento in materia di sopravvivenza
inizialmente sia più veloce nei sistemi sintetici di DP.
Ma per quanto riguarda uno scontro vero e proprio, non capisco come in poco tempo si possa garantire un'efficienza paragonabile a uno che (in quanto delinquente, rissaiolo, o praticante di discipline da combattimento serio ed allenato) è
abituato a darle e prenderle, al dolore allo sconforto e alla fatica perchè se parliamo di un praticante serio di questo si tratta.