I gradi, una riflessione

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Offline Ookamiyama

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I gradi, una riflessione
« on: April 15, 2010, 11:05:47 am »
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Leggo in altri luoghi che Tizio è settimo dan di un'organizzazione, sesto di un'altra e quinto della organizzazione madre, e mi chiedo perchè occorrra specificare ( probabilmente perchè lo stesso Tizio lo scrive da qualche parte).

Ora mi chiedo, visto il ruolo puramente onorifico dei gradi ( che, nell'Arte praticata da Tizio,che è una degnissima persona e che uso solo perchè mi si è presentato come esempio, dal quarto in su vengono dati senza alcun esame)  perchè fare queste distinzioni?
Facendo un forse fuori luogo paragone con l'araldica,ci si riferisce ad una persona che ha diversi titoli con il principale ( che non è necessariamente il più alto, ma quello notorio della famiglia o del personaggio: vi sono persone che , avendo fra gli altri il titolo di duca, vengono purtuttavia chiamati conte). Oppure con quello dello stato in cui si svolge la funzione (in ambito federale questo caso potrebbe essere applicabile).

Certo, mi viene in mente il mio Maestro, che pur avendo un ottavo dan datogli da una Federazione media (ossia un po' più che minore) dichiara sempre il quarto dan datogli dal suo Maestro.


Ma chissà perchè stò a scrivere 'ste cose.....

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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #1 on: April 15, 2010, 11:13:37 am »
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Non so perché lo facciano, ma io considero solo quello della casa madre...

Alcuni hanno un paio di dan di differenza (tipo IV Aikikai e VI di un'associaz. Italiana), altri hanno solo gradi "non ufficiali" (ho trovato un presunto VII dan di aikido che non credo abbia neppure lo shodan Aikikai...).

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Offline Ookamiyama

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Re: I gradi, una riflessione
« Reply #2 on: April 15, 2010, 11:17:52 am »
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Non so perché lo facciano, ma io considero solo quello della casa madre...

Alcuni hanno un paio di dan di differenza (tipo IV Aikikai e VI di un'associaz. Italiana), altri hanno solo gradi "non ufficiali" (ho trovato un presunto VII dan di aikido che non credo abbia neppure lo shodan Aikikai...).

Secondo te, il parcheggiatore chiama "dottore" solo i laureati?

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Offline Aiki

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Re: I gradi, una riflessione
« Reply #3 on: April 15, 2010, 11:18:02 am »
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in che senso 7° di aikido e neanche 1° di aikikai?
Questo discorso è sempre complesso da eviscerare in tutto....mi viene in mente ad esempio toei sensei con il suo decimo, ma cancellato dall'aikikai, eppure era il più accreditato da ueshiba....

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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #4 on: April 15, 2010, 11:19:03 am »
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Secondo te, il parcheggiatore chiama "dottore" solo i laureati?

No. Quindi?


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Offline Ookamiyama

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Re: I gradi, una riflessione
« Reply #5 on: April 15, 2010, 11:20:56 am »
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in che senso 7° di aikido e neanche 1° di aikikai?
Questo discorso è sempre complesso da eviscerare in tutto....mi viene in mente ad esempio toei sensei con il suo decimo, ma cancellato dall'aikikai, eppure era il più accreditato da ueshiba....

Qui c'è materia per un'altra discussione: l'Aikikai poteva espellere Tohei sensei, ma nessuno può togliere un grado. Esempio il medico radiato: gli si impedisce la professione medica, non gli si annulla la laurea, che è frutto di una conoscenza che non si può cancellare

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Offline Ookamiyama

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Re: I gradi, una riflessione
« Reply #6 on: April 15, 2010, 11:21:53 am »
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Secondo te, il parcheggiatore chiama "dottore" solo i laureati?

No. Quindi?

Quindi ci saranno sempre settimi dan di organizzazioni fantasma, le organizzazione serie ne vengono danneggiate ma non ci possono fare niente

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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #7 on: April 15, 2010, 11:23:04 am »
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in che senso 7° di aikido e neanche 1° di aikikai?
Questo discorso è sempre complesso da eviscerare in tutto....mi viene in mente ad esempio toei sensei con il suo decimo, ma cancellato dall'aikikai, eppure era il più accreditato da ueshiba....

Nel senso che tu ed io siamo VI kyu Aikikai d'Italia...
Oggi ci associamo (come ci chiamiamo? "Associazione Sexy Aikitoys" ti aggrada?), domani ci facciam dare il C.F. dall'Agenzia delle Entrate, dopodomani ci iscriviamo a un EPS, e domenica ci conferiamo il 7° dan di Aikido - Sexy Aikitoys.

Poi che qualcuno mi venga a dire che sono un millantatore...

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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #8 on: April 15, 2010, 11:25:20 am »
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Secondo te, il parcheggiatore chiama "dottore" solo i laureati?

No. Quindi?

Quindi ci saranno sempre settimi dan di organizzazioni fantasma, le organizzazione serie ne vengono danneggiate ma non ci possono fare niente

Io il danno non lo vedo. Per quanto detto all'inizio, e perché ho smesso di fermarmi al "dan" da un bel po'...

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Offline Aiki

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Re: I gradi, una riflessione
« Reply #9 on: April 15, 2010, 11:25:55 am »
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si, però stavo pensando una cosa che normalmente un settimo dan è comunque conosciuto e siccome in origine era aikikai  :gh: almeno un grado dovrebbe averlo......


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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #10 on: April 15, 2010, 11:27:50 am »
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si, però stavo pensando una cosa che normalmente un settimo dan è comunque conosciuto e siccome in origine era aikikai  :gh: almeno un grado dovrebbe averlo......

non ti assicuro che riesco a trovarlo (era sul FAM), ma dovrei recuperare un paio di VII dan di Aikido Italiani che non dovrebbero aver mai ottenuto un solo grado riconosciuto dall'Aikikai Tokyo...

EDIT: quindi per me sono dei mu kyu...

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marco

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #11 on: April 15, 2010, 11:34:12 am »
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Sinceramente le discussioni sui gradi non mi hanno mai appassionato.
Il perchè si dichiarino anche.

Ma una cosa posso raccontarla..
Un mio amico 5° dan aikikai di tokyo si trasferisce in francia e chiede se il suo titolo fosse valido. Risposta del responsabile francese:" hai solo il diploma aikikai di tokyo? No non è buono, devi portarmi un diploma riconosciuto dallo stato italiano"
Meno male che aveva anche quello ;)


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Offline Ookamiyama

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Re: I gradi, una riflessione
« Reply #12 on: April 15, 2010, 11:35:36 am »
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L'associazione si chiamerà Federazione Internazionale Ki Assoluto.

Quindi ci saranno sempre settimi dan di organizzazioni fantasma, le organizzazione serie ne vengono danneggiate ma non ci possono fare niente
[/quote]

Io il danno non lo vedo. Per quanto detto all'inizio, e perché ho smesso di fermarmi al "dan" da un bel po'...
[/quote]

Non lo vedi tu perchè sei un addetto ai lavori, il danno viene fatto soprattutto presos i principianti ed il pubblico

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Offline Ookamiyama

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Re: I gradi, una riflessione
« Reply #13 on: April 15, 2010, 11:38:58 am »
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Sinceramente le discussioni sui gradi non mi hanno mai appassionato.
Il perchè si dichiarino anche.

Ma una cosa posso raccontarla..
Un mio amico 5° dan aikikai di tokyo si trasferisce in francia e chiede se il suo titolo fosse valido. Risposta del responsabile francese:" hai solo il diploma aikikai di tokyo? No non è buono, devi portarmi un diploma riconosciuto dallo stato italiano"
Meno male che aveva anche quello ;)




Non è possibile, avranno ritenuta buona l'iscrizione ad una Federazione Italiana. Lo Stato italiano ad oggi non riconosce nessun grado, ( tranne quellidell'Accademia di Napoli).
Ragion per cui un Francese può venire qui ad insegnare, ma un Italiano non può andare ad insegnare in Francia. Solo ultimamente la regiole Lombardia organizza dei corsi per il riconoscimento, ma hanno solo valore regionale e si spera che un giorno la Stato italiano li considererà equiparati a quelli che un giorno forse organizzerà

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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #14 on: April 15, 2010, 11:42:39 am »
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Non lo vedi tu perchè sei un addetto ai lavori, il danno viene fatto soprattutto presos i principianti ed il pubblico

Ok, allora in questo senso son d'accordo con te.

Io suggerisco sempre di verificare - laddove possibile - gli anni di pratica del presunto Sensei, piuttosto che il grado...