I gradi, una riflessione

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marco

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #15 on: April 15, 2010, 11:44:05 am »
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Sinceramente le discussioni sui gradi non mi hanno mai appassionato.
Il perchè si dichiarino anche.

Ma una cosa posso raccontarla..
Un mio amico 5° dan aikikai di tokyo si trasferisce in francia e chiede se il suo titolo fosse valido. Risposta del responsabile francese:" hai solo il diploma aikikai di tokyo? No non è buono, devi portarmi un diploma riconosciuto dallo stato italiano"
Meno male che aveva anche quello ;)




Non è possibile, avranno ritenuta buona l'iscrizione ad una Federazione Italiana. Lo Stato italiano ad oggi non riconosce nessun grado, ( tranne quellidell'Accademia di Napoli).
Ragion per cui un Francese può venire qui ad insegnare, ma un Italiano non può andare ad insegnare in Francia. Solo ultimamente la regiole Lombardia organizza dei corsi per il riconoscimento, ma hanno solo valore regionale e si spera che un giorno la Stato italiano li considererà equiparati a quelli che un giorno forse organizzerà

Naturalmente è così e concordo sul resto.
Era solo per far capire a WNS che i gradi aikikai non sempre e non per tutti hanno un valore.

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Offline Aiki

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Re: I gradi, una riflessione
« Reply #16 on: April 15, 2010, 11:44:39 am »
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il problema dei gradi è anche legato ai costi...i gradi costano! mannaggia se costano!......io spererei che da adesso in poi me li dessero per lo meno a gratis, che non vuol dire che mi sottrarrei all'eventuale esame e giudizio.....solo che fra karate ed aikido penso di aver speso un patrimonio......

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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #17 on: April 15, 2010, 11:45:00 am »
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Ma una cosa posso raccontarla..
Un mio amico 5° dan aikikai di tokyo si trasferisce in francia e chiede se il suo titolo fosse valido. Risposta del responsabile francese:" hai solo il diploma aikikai di tokyo? No non è buono, devi portarmi un diploma riconosciuto dallo stato italiano"
Meno male che aveva anche quello ;)

Parliamo di MV?

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marco

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #18 on: April 15, 2010, 11:47:22 am »
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Io suggerisco sempre di verificare - laddove possibile - gli anni di pratica del presunto Sensei, piuttosto che il grado...

Purtroppo anche gli anni di pratica non rappresentano un valore assoluto.
A tutt'oggi credo il miglior indicatore siano gli allievi.

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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #19 on: April 15, 2010, 11:47:40 am »
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Era solo per far capire a WNS che i gradi aikikai non sempre e non per tutti hanno un valore.

Però, anche alla luce dell'obiezione di OOkamyiama, bisognerebbe sapere come sono andate davvero le cose.


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marco

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #20 on: April 15, 2010, 11:48:14 am »
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Ma una cosa posso raccontarla..
Un mio amico 5° dan aikikai di tokyo si trasferisce in francia e chiede se il suo titolo fosse valido. Risposta del responsabile francese:" hai solo il diploma aikikai di tokyo? No non è buono, devi portarmi un diploma riconosciuto dallo stato italiano"
Meno male che aveva anche quello ;)

Parliamo di MV?
Shhhh

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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #21 on: April 15, 2010, 11:49:36 am »
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Io suggerisco sempre di verificare - laddove possibile - gli anni di pratica del presunto Sensei, piuttosto che il grado...

Purtroppo anche gli anni di pratica non rappresentano un valore assoluto.
A tutt'oggi credo il miglior indicatore siano gli allievi.

Capirsi su un Forum non è mai semplice.
Io parlavo di un riferimento oggettivo per chi vuole iniziare un'AM ma non distingue il judo dal krav maga...

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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #22 on: April 15, 2010, 11:52:09 am »
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Shhhh

Vabbé...ma se ricordo bene la conversazione avuta con lui a Piacenza, credo che fosse stato anche "aiutato" dal suo Sensei di riferimento... ;)

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Offline Aiki

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Re: I gradi, una riflessione
« Reply #23 on: April 15, 2010, 11:56:33 am »
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io non credo che gli allievi siano il miglior modo.....perchè ci sono tantissimi che manipolano le menti semplici coinvolgendoli in lavaggi di cervello grazie alla dialettica e alla persuasione facendo proseliti , acquisendo diverse decine di allievi .Secondo me è sempre la persona che si mette in discussione ed esponendosi in prima persona al "giudizio" altrui....è anche vero che poi c'è il rischio che gli interlocutori non "capiscano una mazza", e solo magari perchè ancora non hanno ancora raggiunto una visione "avanzata" degli argomenti....discorsi complessi, mannaggia, forse è meglio che mi censuri da solo perchè qui non se ne viene più fuori  :-\  :gh:

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marco

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #24 on: April 15, 2010, 12:03:09 pm »
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La cosa è molto semplice e l'ha espressa OOkamyiama.
I francesi possono insegnare in italia , gli italiani in francia no. Ma in qualche modo se si dimostra di avere vari titoli riconducibili all'ente sportivo ufficiale italiano (il coni) cercano di darti una mano(certo anche per intercessione di "locali"  :) ).
Resta inteso che poi per insegnare devi attenerti alle disposizioni francesi che prevedono l'acquisizione del diploma di stato di I° o II° livello a seconda dei casi/ambiti in cui vai ad operare.

Anche per il riferimento oggettivo (per me ) contano gli allievi.
E ti faccio un esempio. Mia figlia voleva fare judo, ho fatto prima una ricerca dell'insegnante che rispondesse a certi parametri, poi sono andato a vedere le sue lezioni, ma non ho guardato tanto (o solo) lui ma sopratutto i suoi allievi e l'ambiente che creava intorno a se.


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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #25 on: April 15, 2010, 12:07:51 pm »
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Anche per il riferimento oggettivo (per me ) contano gli allievi.
E ti faccio un esempio. Mia figlia voleva fare judo, ho fatto prima una ricerca dell'insegnante che rispondesse a certi parametri, poi sono andato a vedere le sue lezioni, ma non ho guardato tanto (o solo) lui ma sopratutto i suoi allievi e l'ambiente che creava intorno a se.

Ma tu distingui tra GI e Mimetica...

Il ragazzino con tutte le buone intenzioni di questo mondo, ma che non ne capisce un'emerita cippa?

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marco

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #26 on: April 15, 2010, 12:12:01 pm »
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Anche per il riferimento oggettivo (per me ) contano gli allievi.
E ti faccio un esempio. Mia figlia voleva fare judo, ho fatto prima una ricerca dell'insegnante che rispondesse a certi parametri, poi sono andato a vedere le sue lezioni, ma non ho guardato tanto (o solo) lui ma sopratutto i suoi allievi e l'ambiente che creava intorno a se.

Ma tu distingui tra GI e Mimetica...

Il ragazzino con tutte le buone intenzioni di questo mondo, ma che non ne capisce un'emerita cippa?

Non ho capito ???

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Offline Gelo - Killer Whale is back!

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Re: I gradi, una riflessione
« Reply #27 on: April 15, 2010, 12:25:53 pm »
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Anche per il riferimento oggettivo (per me ) contano gli allievi.
E ti faccio un esempio. Mia figlia voleva fare judo, ho fatto prima una ricerca dell'insegnante che rispondesse a certi parametri, poi sono andato a vedere le sue lezioni, ma non ho guardato tanto (o solo) lui ma sopratutto i suoi allievi e l'ambiente che creava intorno a se.

Ma tu distingui tra GI e Mimetica...

Il ragazzino con tutte le buone intenzioni di questo mondo, ma che non ne capisce un'emerita cippa?

Andrà a seguire i titoli altisonanti e quindi ad infilarsi dietro a chi ha più titoli che cervello ancora attivo.

Io credo che il problema dei gradi in sè è il buissness che c'è dietro e non quello che ti insegnano veramente.
Non è la prima volta che ho sentito amici ed altre persone dire: "Devo fare per forza l'esame, altrimenti cippa e devo cambiare palestra".

L'intenzione di fermare ad un certo grado una persona per poi dargli dei gradi per meriti (qualunque essi siano) io la trovo giusta, ma se diventa semplicemente un foglio di carta per dimostrare che sei 130° dan di "tiscassoalprimocolpo", ragazzi, siamo alla frutta.
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
(schiaffo)
E questo, affinchè te ne ricordi!
Sorga un cavaliere.

Cit - Le Crociate (Kingdom Of Heaven)

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Wa No Seishin

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #28 on: April 15, 2010, 12:29:53 pm »
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@Marco

Chiedevo come fa a capire se il Sensei e/o gli allievi sono "bravi" o caxxari se l'unico termine di paragone - per questo fantomatico ragazzino speranzoso - sono i film di Seagal o Tekken sulla PS3...

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marco

Re: I gradi, una riflessione
« Reply #29 on: April 15, 2010, 12:35:13 pm »
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@Marco

Chiedevo come fa a capire se il Sensei e/o gli allievi sono "bravi" o caxxari se l'unico termine di paragone - per questo fantomatico ragazzino speranzoso - sono i film di Seagal o Tekken sulla PS3...

Diciamo che parto dal presupposto che un genitore ci dev'essere :=)

Ed anche se non è un marzialista dovrebbe saper "sentire".

Ma guardandomi intorno(e non solo in ambito sportivo) forse hai ragione tu  :grrr: