Uhm...la mia impressione invece (non corredata da prove storiche) è che si è confusa la "liberalizzazione" dalle forme predicata da wzz con la libertà di fare tutto quello che te pare... se ha avuto la necessità di togliere lo "xing" dalla disciplina che gli aveva dato tutto, dopo aver girato in lungo e largo, evidentemente osservava che il modo di praticare sviava dall'intento primigenio. Cosicché, noi posteri dovremmo valutare (senza molti parametri per la verità) cosa di essenziale c'è nello xing yi, o almeno nei suoi intenti teorici-pratici.
Sono più portato a pensare, dal modo con cui ne parla il m. Yang Lin Sheng, che wzz aveva le idee chiare e che gli epigoni si siano un po' incasinati, a cominciare da Yao...