uhm... più il movimento è lento e più aumenta la consapevolezza dei percorsi della forza. Una delle cose più interessanti del taiji, ma anche delle altri am "interne" è l'estrema attenzione al fatto che nell'economia dello studio del movimento è più importante l'attenzione del percorso che si fa da A a B piuttosto che A e B. Mettiamo che dura 10, per cui la consapevolezza avverrà a 1, 2 etc, questo inevitabilmente rallenta il movimento, ma se riesco in più a fare il percorso con 1, 1.5, 2, 2.5 allora aumenta la consapevolezza e aumenta il rallentamento....
Inoltre, se introduciamo il discorso del rallentamento come frutto della visualizzazione di elementi esterni (liquido denso etc.) che rallentano il movimento in modo da far reagire il corpo ecco che abbiamo un secondo elemento di discussione...
Personalmente i due orientamenti mi aiutano molto nella pratica... anche se devo dire che non so fino a che punto sono percorsi che si aiutano a vicenda o collidono... sto ancora riflettendo