Ym, il problema della ricostruzione storica è affascinante e interessante, e credo che l'intento di sabino fosse quello di sollecitare chi, come te, ha la possibilità di avere testimonianze più robuste circa quello che noi pratichiamo quotidianamente. La cosa più interessante ancora, tuttavia, è che nei nostri lunghi anni di pratica abbiamo avuto la possibilità di praticare con molti maestri, ascoltare numerose "informazioni" , di farci insomma delle idee su vari argomenti MA a partire dalla pratica: "ma questo movimento mi ricorda quello che vidi vent'anni fa con un maestro di vladivostok... chissà se ci sono attinenze"; e inoltre "ma quel maestro diceva di adoperare questo principio, mentre oggi lo faccio in maniera differente, chissà se provengono dallo stesso maestro..." e così via.
Voglio dire: le suggestioni che ci provengono dalla pratica stimolano innanzitutto la pratica stessa e, di rimbalzo facendoci più saggi, solleticano anche le nostre curiosità.
Tornando alla domanda di sabino: secondo me la confessione di WXZ potrebbe essere anche attribuita a una tendenziale volontà del nostro di "volare basso", una umiltà di fondo che gli faceva dire che lui in realtà non aveva inventato nulla, in quanto ciò esisteva prima.
E se WXZ avesse avuto testi, documenti, testimonianze che gli confermavano questa ipotesi, materiali ora scomparsi??? Come ci comporteremmo noi, oggi?? Sai quante notizie sul medioevo (a mo' di esempio perché lo studio e leggo da molti anni) sono emerse recentemente laddove la storiografia ufficiale aveva sempre pensato altre cose: senza andare troppo in profondità, non è vero che alla vigilia dell'anno Mille ci fosse la paura della fine del mondo, fu un'invenzione dei secoli successivi...