Comunque ritengo buffo che si parli di morale e di spiritualità nello stesso 3d, laddove la morale è l'insieme degli imbrigliamenti all'interno dei quali l'ego si deve muovere per coesistere pacificamente in società con gli altri, mentre in nessun modo può toccare il cosiddetto SE, che è al di sopra delle vicende del corpo e dell'ego, e delle cose morali.
Parlate di maestri di Yoga che inneggiano alla morale, ma essa è un condizionamento sociale, per cui mi chiedo se davvero stiano inneggiando ai condizionamenti.
Leggo poi che ci sarebbe una morale cosmica, ultraterrena "spirituale", il che mi rattrista, perchè non ha grandi riscontri teorici o pratici.
Chiunque a questo punto può usare il periodo storico giusto o il proprio carisma su un popolo, per scendersene da una montagna con delle pietre intagliate piene di leggi morali "spirituali".
Ma è assurdo, perchè le pulsioni che la morale cerca di arginare, non appartengono al SE superiore, per cui non hanno alcun senso "spirituale".
Con questo non intendo dire che ogni condizionamento sia errato, la libertà non è l' utopica ed illusoria liberta dai condizionamenti, impossibile, ma la libertà di scegliersi i condizionamenti adatti ai propri scopi.
Anche il fatto di girare vestiti è un condizionamento, che alcuni popoli non hanno, ma va bene così, non è un condizionamento aberrante o fuorviante.
Ci sono tanti condizionamenti positivi, la libertà è sceglierli.