Quindi...fammi capire bene a livello logico, perchè ti stimo moltissimo ma sto cominciando a fare confusione:
da 2 anni stai cercando l'istinto innato... per liberarti dagli istinti, e lo fai per esempio meditando (non istintivo) ed astenendoti dall'appagare gli istinti?
Cosa intendi per Se interiore? L'Atman, Vero?
Wow
Il lavoro a dire il vero e' cominciato nel 2003, ma la strada giusta l'ho trovata poco piu di 2 anni fa con l'analisi bioenergetica (piu corenergetica a dire il vero) e yoga (dove ci butto dentro ashtanga, kundalini, meditazione, e meditazioni dinamiche di Osho).
Diciamo che i nomi italiani delle persone che portano avanti il grosso del lavoro sono Nitamo Montecucco, Avikal e Roberto Sassone.
Io sono stato iniziato da una maestra ex allieva di Avikal e Nitamo, e collabora anche con Sassone.
Questo il background, anche se ora sto andando avanti con altre persone qua in UK, frequentando il circolo "Alternative", dove facciamo workshop con nomi del calibro di Lipton e Amit Goswami e c'é di mezzo anche parte dello staf TM (transcendental meditation).
Quello che sto cercando, é quello che stiamo cercando tutti Aivia, una risposta al perché della vita. Liberarmi dai condizionamenti ricevuti nella mia prima educazione (da quando ero nella pancia di mia madre a 7/9 anni di vita).
Liberarmi dalla gabbia che é il mio corpo (grazie allo yoga). Far cessare i metaprogrammi che sono stati installati nella mia parte piu intima, che ogni qualvolta sono sotto stress partono sena controllo. Liberarmi dei miai blocchi emozionali facendo uscire emozioni come rabbia, tristezza e soprattutto paura.
Sentire chi c'e' veramente dentro di me chi abita la casa che é il mio corpo e sentire quello che mi comunica, smettendo di agire influenzato dall'esterno.
Diciamo che seguo le teorie Reichiane e Osho, a livello filosofico e psicologico.
Vecchio mio il campo d'azione é vasto e non c'é nulla da guadagnarci a livello economico, anzi c'é da spenderci, ma in quanto a consapevolezza ne vale ogni singolo secondo e centesimo speso!
Ti voglio bene.
Il mio punto di vista su quello che hai scritto è questo:
- ti stai condizionando a considerare il corpo una gabbia, usando questa metafora del liberartene potresti in realtà limitarti più di uno che non ha mai approfondito nulla e si limita ad andare a lavorare e guardare la tv.
- ti stai arrovellando su domande che non hanno risposta in vita, e perdendo le domande giuste.
passare da da dove veniamo e dove andremo a cosa voglio e come posso ottenerlo sembra un passo indietro ma in realtà dimostra un pragmatismo che può essere illuminato. Perché "cosa voglio" non è scontato.
- la libertà dai condizionamenti è impossibile, un'antinomia.
perché il non voler nessun condizionamento è un condizionamento in se stesso.
Inoltre molti condizionamenti sono innati, e non possiamo sceglierli.
Altri sono operanti, e allora libertà significa essere liberi di sceglierci i condizionamenti funzionali ai nostri desideri senza esserne schiavi.
Per esempio, i cani di pavlov salivavano davanti alla carne, e questo non lo puoi installare o disinstallare.
Puoi installare il condizionamento aggiunto delle campanelle, ma non le risposte naturali.
- Siamo nel mondo. Possiamo essere non DEL mondo, ma il corpo e l'ego non vivono in una realtà quantistica subatomica e devono rispondere alle leggi di questo mondo, sia naturali che sociali.
All'interno delle sociali troviamo per esempio il fatto che probabilmente giri vestito per le strada, e questo è un condizionamento.
Non tutti i condizionamenti ci remano contro, libertà non è l'illusoria ed impossibile rimozione di ogni condizionamento. (sarebbe la morte)
Libertà è comprendere i condizionamenti e scegliere sempre quelli che ci servono per vivere in società e raggiungere i nostri scopi.
Se poi decidi di non vivere in società ma di vivere come un eremita in montagna, ti serviranno condizionamenti adatti alla sopravvivenza in solitudine.
Non c'è nulla di male in questo, è desiderabile comprendere i condizionamenti che famiglia, scuola, religione, ci hanno inculcato, ma allo scopo di scegliere quelli che vogliamo, non allo scopo impossibile ed illusorio di diventare una tabula rasa.
Non è possibile.
E se anche per qualche magia fosse possibile, non sarebbe desiderabile, e sarebbe in se stesso un condizionamento ed un limite.
Anche la frase di bruce lee "using no way as way" sembra una frase di libertà ma è in realtà una frase che identifica il limite di non poter avere nessuna via come via.
- pensi di trovare la risposta al perché della vita meditando ore al giorno?
Questo presume che ci sia un perché della vita, se no non staresti tanto ad arrovellarti.
Oppure lo cerchi senza sapere se c'è?
E se c'è e non è quello che credi, lo potresti vedere?
E soprattutto, vista l'inutilità di scoprirlo, perché non concentrarsi sul COME della vita, piuttosto che su domande senza possibile risposta con mente umana?
A volte ti rendi conto che per liberarti da condizionamenti di gente che ti ha fatto credere a Gesù, alla famiglia monogamica ecc. hai finito per chiedere aiuto a gente che ti ha installato condizionamenti riguardo l'esistenza di poteri paranormali estremi, la convinzione che nella cultura indiana esistano le risposte ad ogni domanda della vita, ecc?
Hai notato che hai una personalità molto ben definita sul forum, con gusti e convinzioni molto tangibili, che sono condizionamenti?
Per condizionamenti non intendo solo cose negative.
Anche il fatto di chiedere perfavore invece di prendere con la forza, è un condizionamento.