Grazie...mi pare comunque simile al precedente[1], seppur con maggiori spiegazioni scientifiche e toni più moderati.
In effetti è lo stesso articolo,che il giornalista del corriere ha semplicemente riportato in forma sintetica.
Comunque concordo con l'analisi per buona parte.
Se si legge bene,la biologa non demolisce la paleo,ma la ridimensiona.
Chiunque abbia voglia di approfondire,può osservare che la paleo è una dieta portata avanti sopratutto da filo-bodybuilder,e che a loro uso e consumo presentano in parallelo:letture e riferimenti scientifici fianco a fianco a fantasiosi riferimenti partigiani alla similitudine fra il "cacciatore raccoglitore"ideale ed il bodybuilder......e ciò a mio avviso la dice lunga sull'affidabilità dei sostenitori della paleo.
Anch'io come già detto,ho preso idee dalla paleo ed ho modificato(non stravolto)il mio regime alimentare.
Sopratutto perchè i regimi alimentari,salvo sospensioni di alimenti particolarmente perniciosi(leggi junk food)NON vanno stravolti con sistemi fai-da-te:hanno difficolta dietologi e nutrizionisti,figuriamoci noi.....
P.S.:qualche osservazione di carattere scientifico:
-in ambiente sanitario è cosa nota e stranota che le popolazioni batteriche e virali siano in continua mutazione;è quindi inconfutabile che la flora batterica odierna sia molto differente da quella dei nostri antenati,anche solo di cento anni fa;del resto il problema sempre più incombente delle crescenti resistenze batteriche agli antibiotici è attualità,non opinionismo.
-l'adattabilità dell'essere umano è effettivamente un pregio della nostra razza,che ci ha consentito di adeguarci(con dovuti limiti)ai più vari regimi alimentari(e condizioni climatiche,ambientali,etc etc);se ci si chiude in una tenda ad ossigeno non ci si deve stupire se poi il primo raffreddore ti fa sfiorare la tomba.....detto in altre parole chi si nega tutto,ovviamente diventa più "fragile"nei confronti della novità.
-la sensazione soggettiva di "stare bene",non sempre è sinonimo di salute.
Certe cose si pagano col tempo.
Il digiuno,dopo un certo periodo di sofferente adattamento,porta una fase di notevole senso di benessere;mi chiedo però per quanto tempo si possa digiunare prima di dover tornare ad alimentarsi con regolarità(fase che,tra l'altro,può essere vissuta faticosamente per la perdita di abitudine dell'organismo al volume degli alimenti ed al lavoro della digestione).Anche il drogato riferisce benessere,un sublime benessere se è per questo;non sempre le sensazioni sono corrispondenti all'effettivo stato delle cose.