Paleodieta

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Re:Paleodieta
« Reply #405 on: September 16, 2013, 00:31:54 am »
+1
la fregnaccia su Seneca è da oscar.. spero sia involontaria
Da "L'arte di essere felici e vivere a lungo":
"Seneca fu un miscuglio d’identità e di realismo. Affascinato dalla morale stoica, la piegò alle esigenze della vita pratica, anche se in un primo tempo visse quasi da asceta, attenendosi, sotto l’influsso della dottrina pitagorica, ad un regime vegetariano, da cui lo distolsero il padre e il timore di poter essere confuso con gli ebrei quando Tiberio prese a perseguitare certe sette che si astenevano appunto dalla carne. Si tenne però sempre lontano dal vino e da altri cibi, come i funghi e le ostriche, che considerava uno stimolo all’intemperanza, un 'invito a mangiare ancora quando si è già sazi' (Epist.ad Luc.,108,15 sgg)".


Epistulae morales ad Lucilium, CVIII, 15:
"Inde mihi quaedam permansere, Lucili; magno enim in omnia impetu veneram, deinde ad civitatis vitam reductus ex bene coeptis pauca servavi. Inde ostreis boletisque in omnem vitam renuntiatum est; nec enim cibi sed oblectamenta sunt ad edendum saturos cogentia (quod gratissimum est edacibus et se ultra quam capiunt farcientibus), facile descensura, facile reditura".


Riguardo ai fichi secchi in viaggio, Epistulae morales ad Lucilium, LXXXVII, 3:
"De prandio nihil detrahi potuit; paratum fuit non magis hora, nusquam sine caricis, numquam sine pugillaribus; illae, si panem habeo, pro pulmentario sunt, si non habeo, pro pane".


Riguardo la frase dell'articolo "questa frugalità era considerata al tempo segno di grandezza d’animo, a patto però che tale semplicità sia poi riequilibrata ogni tanto da allegri festini conviviali: le cenae", nella mia breve ricerca non ho trovato traccia in Seneca di tale "riequilibrio". Da approfondire.
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Re:Paleodieta
« Reply #406 on: September 16, 2013, 00:41:07 am »
+1
sì sì.. ma non è questo il punto. il fatto è che Seneca era anche un grandissimo sparacazzate, e che buona parte di quella roba l'ha scritta mentre era in esilio, lontano da Roma, per convincere i suoi cari (mi sembra di ricordare anche sua madre, ma non ne sono sicuro) che lo stile di vita a cui era condannato era per lui il non plus ultra, perché si adattava perfettamente all'ideale stoico in cui lui si immedesimava.. e frasi come quelle citate erano proprio un 'ciao mamma! guarda come sono stoico!!', mentre è ben noto che contemporaneamente faceva carte false per tornare a Roma! io so benissimo che Seneca quelle parole le ha scritte.. solo che è completamente inattendibile, e che quelle frasi sono platealmente tendenziose!
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Re:Paleodieta
« Reply #407 on: September 16, 2013, 01:30:10 am »
+1
sì sì.. ma non è questo il punto. il fatto è che Seneca era anche un grandissimo sparacazzate, e che buona parte di quella roba l'ha scritta mentre era in esilio, lontano da Roma, per convincere i suoi cari (mi sembra di ricordare anche sua madre, ma non ne sono sicuro) che lo stile di vita a cui era condannato era per lui il non plus ultra, perché si adattava perfettamente all'ideale stoico in cui lui si immedesimava.. e frasi come quelle citate erano proprio un 'ciao mamma! guarda come sono stoico!!', mentre è ben noto che contemporaneamente faceva carte false per tornare a Roma! io so benissimo che Seneca quelle parole le ha scritte.. solo che è completamente inattendibile, e che quelle frasi sono platealmente tendenziose!
:thsit:
Tutto giusto.

Però posso fare il precisino del c...?
Nell'articolo c'è scritto: "Il grande filosofo e drammaturgo Seneca scrive che è orgoglioso di nutrirsi in viaggio soltanto con alcuni fichi secchi".
E fin qui niente da eccepire. Seneca lo scrive.
Che poi quello che scrive serva a dare di se un'immagine virtuosa, è un'altro discorso.

Il punto vero, per tornare IT, è che l'articolista usa quegli scritti di Seneca a sostegno delle proprie tesi e, con un "gioco di prestigio" sintattico, da ad intendere che la "frugalità era considerata al tempo segno di grandezza d’animo, a patto però che tale semplicità sia poi riequilibrata ogni tanto da allegri festini conviviali: le cenae" sia da attribuire allo stesso Seneca. Della serie, non sono mica io Pinco Pallo che lo dice, lo ha scritto Seneca!
Falso!
Il fatto che Seneca nelle pratiche alimentari tutto fosse tranne che veramente stoico, non dipende certo da una volontà "riequilibratrice", quanto piuttosto da un indole contraddittoria (ipocrita?) di un ricco filosofo che viveva/aveva vissuto presso la corte di Nerone. Ma questo non si può dire, altrimenti salterebbe tutta l'impalcatura che regge la tesi "no colazione!".

Lo stesso gioco viene messo in atto con le altre informazioni "storiche" fornite: vengono creati dei "collegamenti" ad arte al solo scopo di confermare la tesi proposta, ma non viene offerta nessuna dimostrazione di quanto affermato.
Di Montanari (citato in bibliografia) ho letto parecchio e, anche se sono passati un po' di anni, non mi ricordo nulla di quanto sostenuto nell'articolo. O, almeno, non nel senso in cui vengono riportate: se c'erano restrizioni al consumo della colazione nel medioevo, era dovuto più alla azione repressiva della morale cattolica e a pratiche "salutistiche" proposte dalla "scienza (sic) medica" del tempo, tant'è che chi lavorava non esitava a contravvenire ai divieti imposti e si ingegnava per fare spuntini frequenti al di fuori dei pasti canonici.
Inoltre, il termine "colazione" può avere significato su due livelli diversi: il primo, quello "moderno", di contenuto, dei cibi che la compongono; il secondo, di tempo, del momento della giornata nel quale viene consumato. Considerando la colazione dal punto di vista dei "contenuti" possiamo dire che sia una "invenzione" moderna (Montanari la data al XVIII sec.); ma se la si guada dal punto di vista del tempo, si scopre che esistono diverse violazioni al divieto religioso-scientifico di consumare cibi al mattino, anche all'interno di monasteri o ordini religiosi, che portavano ad anticipare i pasti "canonici" per renderli più vicini alle esigenze di chi doveva/voleva consumarli.

Mi auguro si sia capito dove voglio andare a parare...
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Offline happosai lucifero

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Re:Paleodieta
« Reply #408 on: September 16, 2013, 09:52:27 am »
+1
Tutto giusto.

Però posso fare il precisino del c...?
Nell'articolo c'è scritto: "Il grande filosofo e drammaturgo Seneca scrive che è orgoglioso di nutrirsi in viaggio soltanto con alcuni fichi secchi".
E fin qui niente da eccepire. Seneca lo scrive.
Che poi quello che scrive serva a dare di se un'immagine virtuosa, è un'altro discorso.


quello che volevo dire è che, come dici anche tu, prende le parole di Seneca come indicative delle abitudini della popolazione di quell'epoca.. ma si dimentica che:

- ha preso come esempio una persona abiuata all'agio, che non lavora e che può dedicare tutte le sue giornate al cazzeggio;

- gli esempi a cui si riferisce sono da collocare in un periodo di esilio, lontano dalle sue abitudini ordinarie;

- Seneca era un grande bugiardo (cosa certa e stra provata), e le parole prese ad esempio vanno proprio nella direzione delle sue menzogne più ricorrenti, e per motivi ben precisi


comunque, visto che stiamo giocando a fare i puntigliosi, quando scrive queste cose Seneca non era ancora stato presso la corte di Nerone: l'imperatore era ancora Caligola, che lo ha esiliato in Corsica. quando poi è salito al potere Nerone Seneca è potuto tornare a Roma, ma come sappiamo gli ha detto male, perché ha fatto irritare l'imperatore che, molto umanamente devo dire, gli ha ordinato di suicidarsi
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Re:Paleodieta
« Reply #409 on: September 16, 2013, 10:00:52 am »
0
quello che volevo dire è che, come dici anche tu, prende le parole di Seneca come indicative delle abitudini della popolazione di quell'epoca..
:thsit:

ma si dimentica che:
- ha preso come esempio una persona abiuata all'agio, che non lavora e che può dedicare tutte le sue giornate al cazzeggio;

- gli esempi a cui si riferisce sono da collocare in un periodo di esilio, lontano dalle sue abitudini ordinarie;
:thsit:

- Seneca era un grande bugiardo (cosa certa e stra provata), e le parole prese ad esempio vanno proprio nella direzione delle sue menzogne più ricorrenti, e per motivi ben precisi
:thsit:

comunque, visto che stiamo giocando a fare i puntigliosi, quando scrive queste cose Seneca non era ancora stato presso la corte di Nerone: l'imperatore era ancora Caligola, che lo ha esiliato in Corsica. quando poi è salito al potere Nerone Seneca è potuto tornare a Roma, ma come sappiamo gli ha detto male, perché ha fatto irritare l'imperatore che, molto umanamente devo dire, gli ha ordinato di suicidarsi
Ecco, bravo. "Puntiglia" pure, ci mancherebbe. Così il "gioco" dell'articolista diventa ancora più palese.

- cut- ma se la si guada dal punto di vista del tempo -cut-
:zan:

 :'(
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Offline Giorgia Moralizzatrice

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« Reply #410 on: September 16, 2013, 10:09:39 am »
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IMHO se per avvalorare una tesi scientifica citi gli scritti di un filosofo morto quasi 2000 anni fa stai facendo un incredibile autogoal alla tua credibilità (quasi come citare wikipedia  XD )
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Offline happosai lucifero

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Re:Paleodieta
« Reply #411 on: September 16, 2013, 10:35:57 am »
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citare Wikipedia non è sempre così male
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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Paleodieta
« Reply #412 on: September 16, 2013, 10:43:05 am »
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E qui andiamo OT (ma non ti dico di aprire un 3d altrimenti mi insulti  XD) per farla breve, non dico che wikipedia sia il male- anzi - ma che in ambito scientifico sia una fonte poco accreditata
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Offline happosai lucifero

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Re:Paleodieta
« Reply #413 on: September 16, 2013, 10:48:55 am »
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sì sì, lo so bene! però secondo me è diventato un po' un luogo comune.. le informazioni che ci trovi non sono mica sempre sbagliate, anzi! poi è ovvio che chiedersi quanto sia accreditata una fonte in cui può scrivere chiunque rimanendo comunque sempre anonimo non ha nessun senso, ma dal momento che come strumento è nella maggior parte dei casi molto valido (soprattutto quando si cercano informazioni un po' divulgative, ma nemeno troppo, su qualcosa al di fuori del proprio campo d'elezione, perché in caso contrario ci si aspetta che tu sia quello che scrive, non quello che legge) imho sarebbe opporuno valutarlo in ragione di parametri diversi da quelli con cui valuto una rivista come il JACS (Journal of American Chemical Society), che pure si dovrebbe vergognare per alcune delle boiate che pubblica.. un po' come tutte le riviste di settore. solo che agli specialisti sono utili lo stesso, la massa non se le caca (anche perché a leggerle se non si è del settore non ci si capisce niente), e va avanti il teatrino del prestigio della letteratura scientifica.. ce ne fossero di wikipedia!!
« Last Edit: September 16, 2013, 10:50:36 am by happosai »
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Re:Paleodieta
« Reply #414 on: September 16, 2013, 10:58:49 am »
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Certo che è valido come strumento (se non lo si usa come fonte principale), ma non si manda avanti una tesi scientifica citando wikipedia (o un filosofo bugiardo XD

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Offline happosai lucifero

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Re:Paleodieta
« Reply #415 on: September 16, 2013, 11:14:34 am »
0
Certo che è valido come strumento (se non lo si usa come fonte principale), ma non si manda avanti una tesi scientifica citando wikipedia (o un filosofo bugiardo XD )


ma dipende! se è una tesi già bella che assodata e stai scrivendo un articolo più che divulgativo, puoi farlo! se è una tesi un po' più moderna, ma nello scrivere l'articolo parti da presupposti molto lontani che sfociano nella cultura generale, da scuola dell'obbligo (o anche meno noti, purché siano comprensibili a chi non ha una preparazione specialistica), puoi farlo!
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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Paleodieta
« Reply #416 on: September 16, 2013, 11:20:09 am »
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Te lo sei voluto... adesso segnalo per lo spinoff   XD
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kortobrakkio

Re:Paleodieta
« Reply #417 on: September 18, 2013, 16:09:46 pm »
+3
Bah.

]http://www.biiosystem.com/colazione-pasto-peggiore-kellogg/?fb_action_ids=10201738928732298&fb_action_types=og.likes&fb_source=other_multiline&action_object_map={%2210201738928732298%22%3A534243633321284}&action_type_map={%2210201738928732298%22%3A%22og.likes%22}&action_ref_map=[]
Vaboh,spassoso e divertente,tendenzioso,parziale......proprio Biiosystem.
Il problema è sempre quello:mischiare qualcosa di buono con pseudoinformazione.
Evviva la riduzione del consumo di carboidrati,il latte e latticini.Senza talebanismi.
E magari è pure vero che in passato si mangiava meno e diversamente.
Ma credo si possa parlare di contingenze.

In determinati periodi storici si mangiava poco e male perchè poco da  mangiare c'era.....la pellagra in pianura padana era diffusa perchè il popolino operaio e contadino andava avanti a polenta e latte perchè quello era quel che c'era e si poteva permettere......o vogliamo credere che senza sapere di dietologia il lavoratore preferisse polenta di una settimana fa(perchè si preparava una volta a settimana....chiedete alle nonne)ad una bistecca.....?

In Perù,provate a dire ad un campesino di andare a lavorare i campi senza la loro abbondantissima colazione(uova,riso,bistecca,patate,pane,brodo.....);sanno benissimo di aver bisogno di calorie,molte calorie per reggere il duro lavoro della giornata,ed il pasto più leggero è il pranzo....giusto uno spuntino,poi ci si ri-strafoga la sera.....ma del resto per Biiosystem,evosystem e soci,l'agricoltura è solo la "schiavitù della zappa".....certo,tutti allegri a fare pesi e mangiare bistecche e verdure selvatiche.....molto sostenibile visto che siamo sette miliardi :dis:

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Offline Davide.c

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Re:Paleodieta
« Reply #418 on: September 26, 2013, 14:16:40 pm »
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Per riprenderci da questi discorsi aberranti di sta gente strana, vi posto una apleoricetta appena provata che mi ha fatto godere come un suino in calore!

Ingredienti:

- Filetto di salmone
- 2 Cucchiai di burro/Burro chiarificato/olio di cocco a scelta vostra (io ho usato del semplice burro)
- Origano o speie varie (io ho usato un misto per pesce alla griglia)


Peparatio:

- Preriscaldare il forno a 175 gradi
- Prendere uno dei due cucchiaio di burro e distribuirlo in una teglia
- Ricoprire il salmone (pulito e lavato in precedenza) di spezie
- Adagiare fettine di burro sottili sulle fette di salmone (quello che vi avanza mettetelo nella teglia)
- Adagiare delle fettine sottili di limone sulle sopracitate fettine sottili di burro
- Schiaffare (termine tecnico) in forno a 175° per una quindicina/ventina di minuti, a seconda di come vi piace (io lo preferisco secco, ad esempio)

Il risultato è di una bontà pazzesca, è delicato ed è sorprendentemente leggero (contate che me ne sono magnato 400 grammi più mezza zuppiera di pomodorini all'insalata e sto una pace.  ;)
- Fondatore del dojo rinnegato e della BUFF Caverna
- Karateka libero
- Lupo Rognoso della compagnia dello scarafaggio

"Strength is born in the deep silence of long-suffering hearts; not amid joy." - Sir Arthur Helps

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Offline The Spartan

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Re:Paleodieta
« Reply #419 on: September 26, 2013, 19:21:49 pm »
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Io il burro nn ce lo metterei... :pla:
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"Ho tutto il giorno libero!"


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