E' uguale. Qualunque sia l'obbiettivo per cui uno vuole prepararsi a combattere si tratta di fare in modo che il fisico renda al meglio. Voi questo come lo fate ?
ma scherzi vero? :'( oh, mio Dio :'(
Come puoi solo lontanamente pensare che un karateka mio allievo, si alleni come un allievo di fnachinna, ma spero che ciò dipenda solo dal fatto che non hai esperienza di allenamento, salvo quello subito...
Fanchinna prepara sportivi agonisti, i quali si dividono in
kumiteki (neologismo di mio conio, registrato) e
kateki (come sopra), essi hanno necessità e prerogative diverse, che vanno aiutate ad esprimersi e massimizzate, con lavori specifici.
In particolare:
- il
kumiteka deve lavorare tantissimo sul fiato, sul gioco di gambe, sulla rapidità esplosiva del gesto.
- il
katateka lavora sulla forza esplosiva, sul controllo muscolare, sulle catene cinetiche complesse, sulla variazione di ritmo e sull'equilibrio sia statico sia dinamico.
I miei allievi invece sono karateka di vecchio stampo, lavorano un po sul fiato, un po sulla forza esplosiva, un po sull'equilibrio sia statico sia dinamico, di più sul gioco di gambe, di più sul controllo muscolare e le catene cinetiche complesse, ma loro non fanno gare.
I miei imparano il karate """vero""", cioè quello che non ti fa vincere medaglie in nessun caso, ma che però ti fa mettere a nanna il malintenzionato che osasse commettere quell'errore madornale, aggredirti e non lasciarti via di fuga.
Gli allievi di fanchinna (volendo porre per aasoluto che faccia solo gare) non si mettono a tirare ginocchiate allo scudo come fossero ginocchiate al pube, non entrano sugli scudi con mae soe igi ate, mirato allo sterno.
E sia in un caso che nell'altro, non finiscono il poveraccio di turno con gedan iza geri al femore (volgarmente noto come "lopez") e successiva proiezione sporca.
Il motivo è molto semplice, io insegno karate tradizionale per difesa personale, quindi va benissimo anche una testata sul naso ed un calcio alle sfere del drago, lui invece, deve addestrare i suoi a recepire i movimenti dell'avversario e sfruttarli per piazzare tecniche consentite, per fare punto.
Sapendo inoltre, che un uramawashi al viso decreterà un punteggio maggiore di uno giaku zuki al costato, insegnerà loro ad usare prevalentemente i calci alti.
Questo io non lo farò mai, perchè insegno a bloccare i calci e tirare di gomito ai lati del ginocchio o dietro.
Per i kata il discorso è simile, lui li considera delle coreografie per impressionare i giudici di gara ed ottenere punteggi alti, io li considero volumi dell'enciclopedia del karate, dal quale estrarre tecniche e strategie, capacità difensive ed offensive, non ultimo, per migliorare le mie capacità neuromuscolari.
Come vedi, io e lui non possiamo fare gli stessi allenamenti, perchè abbiamo diversi fini.