Loro lo sentono per mezzo dell'olfatto, probabilmente anche noi avvertiamo questi cambiamenti inconsciamente tramite altri sensi.
L'organo vomeronasale con cui gli animali captano questi odori è molto molto piccolo nell'uomo, ma c'è.
In natura quello che non viene usato scompare. Semplicemente si atrofizza.
Nell'uomo c'è.
Ora, quello che dobbiamo capire è che gli animali non sentono odore di adrenalina o di feromoni come quando sentono profumo di fiori o puzza di cadavere.
Noi stessi, dobbiamo smettere di pensare che certi odori siano riconoscibili e nominabili come la puzza di pesce o l'odore di erba bagnata.
Semplicemente, quando un odore di questi colpisce l'organo vomeronasale, attiva una reazione inconscia.
Non siamo coscienti dell'odore, ma della reazione.
Per esempio ci sentiamo più eccitati in presenza di una donna in ovulazione, rispetto alla stessa donna incontrata in altri momenti, e questo anche se invece di incontrarla ci limitiamo ad incontrare una sua maglietta usata.
Non percepiamo nulla consciamente, semplicemente ci sentiamo più eccitati.
Ci sono mille altri esempi, anche se quello sessuale è sempre il primo che mi viene in mente e l'ultimo a lasciarla.
A volte ho scritto che mi eccita la puzza di adrenalina altrui.*
Vorrei precisare che ne io, ne tu, ne un cane sentiamo davvero un odore di adrenalina, come si "sente" normalmente un odore.
Quello che si sente è una percezione interna, una sensazione che è scatenata da quell'aroma impercettibile.
Ci sono parti del cervello che si sono sviluppate intorno ed insieme al naso.
Queste parti, in presenza di odori che non possiamo percepire e che nemmeno il cane percepisce consciamente, agiscono di risposta portandoci a provare un'emozione adeguata a quello stimolo.
Quello che sentiamo è solo di essere eccitati-spaventati-euforici-rassicurati ecc, ma normalmente crediamo sia dovuto a noi stessi o a qualcosa che abbiamo visto-udito-pensato ecc.
Quello dell'olfatto è un senso fin troppo sottovalutato.
*Sul fatto che mi eccita la puzza di adrenalina altrui.
se ti capita il contrario sei perfettamente normale: tutti i primati usano lo spavento sia olfattivo che espressivo che vocale come allarme di gruppo.
Questo significa che la nostra reazione più normale sentendo nostri simili spaventati sia la paura, il nervosismo, eventualmente la fuga.
E' un cordone di sicurezza contro predatori, catastrofi e pericoli.
Personalmente mi eccita sentire per quali inutili motivi i mortali involontari possano provare paura, mi euforizza sentire la paura malcelata dietro l'odore di chi mi sta mentendo, mentre lo rassicuro fingendo di credere alle sue filastrocche.
Ma ricordo che c'è stato un passato in cui anch'io provavo paura di riflesso e mi spaventavano anche solo le facce spaventate nei film.
Questo non significa che sia insensibile alla sofferenza che si può provare in un terremoto o che mi nutra di disgrazie.
Semplicemente, vedere gli uomini perdersi in un bicchier d'acqua e spaventarsi per un controllore sull'autobus o per un black out della luce mi diverte come mi diverte vedere i pesci nell'acquario.
Con la differenza che i pesci mi fanno un po' pena perché meriterebbero l'immensità del mare, mentre gli uomini mi fanno solo divertire perché hanno l'immensità dell'universo a disposizione e si chiudono da soli in una gabbia invisibile fatta di paure, abitudini, pregiudizi e approvazione altrui.
C'è qualcosa nel loro modo di fare che me li fa vedere quasi tutti come femminucce incespicanti sui tacchi con tanto di gonna e rossetto sbavato.
E odorano di filetto al pepe verde.