- Non voglio appoggiare il parallelo con gli atleti disabili per non espormi a critiche sul "politically correct".
Nulla di Politicamente scorretto, semplicemente se diamo un'occhiata ai tempi sui cento metri delle paraolimpiadi, questi sono ben diversi dai tempi sui 100 metri delle olimpiadi.
Nulla di offensivo, è un dato di fatto che nessuno vuole criticare.
Ora, il fatto che vengano postati questi video rappresentanti persone gracili ed anemiche che sarebbero i campioni dei vegan (gracili per essere culturisti, non in assoluto) mi riporta al parallelo Paraolimpiadi-Olimpiadi, solo che il disabile non ha scelto di essere in una categoria protetta e di concorrere a risultati molto bassi, è una condizione, purtroppo.
Invece il Vegan vive in questa categoria protetta, in cui i suoi risultati ai vertici mondiali sono i risultati di un ragazzino normale che si allena al parco, ed è una scelta. Non è nato senza una gamba, o con problemi fisici.
E' nato normale ed ha scelto di automutilarsi per questioni etiche, non è una condizione ma una scelta.
Come se uno si tagliasse una gamba per correre alle paraolimpiadi. Sarebbe un insulto a chi disabile lo è davvero.
Ora, mi chiedo:
quando dicono di essere campioni Vegan, lo affermano per fare pubblicità coi loro risultati al loro stile alimentare, o lo dicono per proteggersi dalle critiche che attirerebbero se si proponessero come normali concorrenti?
Se vogliamo dire che la dieta Vegana non solo non è deleteria, ma addirittura vantaggiosa, allora i vegani devono competere in contest per normali e misurarsi coi loro risultati, non crearsi dei sottocontest per vegani, come se fossero dei disabili.
Ed infine... visti i soldi che girano dietro il concetto Vegan... chi mi potrebbe impedire di credere che a questi contest non si iscrivano atleti che mangiano carne, pagati dalle case produttrici di integratori per vegan, per fare una bella figura?