Non so ragazzi, non per polemizzare, ma mi ricollego all'intervento di Paguro:
Sull'aspetto della codifica, trovo inutili entrambi e li metto sullo stesso piano, perchè esistono già i Kata codificati, inutile codificare altri Kata chiamandoli Bunkai, sporattutto quando poi li si vende per applicazione pratica di, oppure addirittura DP.
La differenza col Bunkai in senso generale, è che nei Bunkai c'è qualche accenno di vita in più per Uke, o qualche colpo in sequenza di meno per Tori, ma sono dettagli.
Come dico spesso sui Bunkai, mi va bene finchè è un lavoro esemplificativo, del tipo "qui può starci questo, quello e quell'altro" che stimoli gli allievi a non credere nel "se lui fa così, tu fai cosà", ma se diventa esercizio codificato, per mio conto esce dalla didattica utile.
Qui mi sembra che ci sia tutto fuorchè un tentativo di spiegare come utile una cosa ed inutile l'altra.
se paragone tra due pratiche c'è è semmai proprio nel rimarcarne la similitudine a l'inutilità per entrambi.
Io preferisco lavorare, magari con lo stesso attacco o presa, per una intera lezione, cambiando la reazione ogni tre minuti, per far capire che le possibilità sono molte, che non si mandano a memoria, perchè esce quel che esce quando la cosa è vera, non quel che ti ricordi della tal lezione.
Su questo magari c'è da discutere, nel senso che apprezzo questo tipo di lavoro in ambito "artistico".
In un ambito più prettamente DP vedo un rischio nel creare troppe alternative in testa al praticante con il rischio che al momento "cattivo" gli si sovrappongano in testa creando un blocco.
Fanchinna: non metto in dubbio la tua buona fede nel porti, ne mai l'ho fatto prima, lo deico seriamente.
Ma altrettanto seriamente credo che purtroppo tu non sia un buon comunicatore.