Tu parli di adattamento e applicazione, e siamo d'accordo.
Ma a me pare che in certi casi, forse molti non so, si debba parlare di rifiuto di questi concetti base, da qui la mia perplessità.
L'eliminazione di concetti o idee e' parte integrante di un (possibile) processo di adattamento.
Che poi questa eliminazione possa ridefinire completamente il soggetto e' anche ragionevole, ma anche in questo caso da discutere nei casi specifici.
Negli anni 20 e' stato questo processo di gnosticizzazione a trasformare il daoismo in un sistema di pratiche slegate dall'aspetto deistico.
Negli anni 80 la stessa sorte e' spettata al (cosidetto) qigong, trasformato in una ginnastica salutistica o un sistema di creazione di qualita' supernaturali.
Alla fine della fiera, comunque, non e' tanto il rifiuto TEORICO di concetti o idee a snaturare una certa pratica.
Cioe' se quel sistema resta NELLA PRATICA invariato anche se si rifiutano certi concetti i risultati non cambieranno.
Viceversa, puoi sottendere tutte le migliori teorie energetiche o deistiche ma se la trasmissione non e' corretta e completa i risultati saranno come la pratica: solo teorici
PS. io sono molto più bello dei miei antenati
Mi fido sulla parola che ci sia stato un leggero miglioramento da qui:
YM