Ogni mossa ha svariate possibili contromosse. Se così non fosse sarebbe un caso unico nella storia delle arti marziali. Ora lo sprawl sembrerebbe ottima risposta a un tentativo di takedown ma non necessariamente l'unica.
A me, non lottatore, piace un pò pochino perchè sono lungo e leggero, quindi oltre a non avere l'addestramento per lottare ho anche il fisico sbagliato.
Mi concentrerei pertanto sull'idea principale del lottatore la quale, secondo me, ricorda un pò lo "stile Cadorna" della Prima Guerra mondiale:
"Colpiscimi pure ma poi ti arrivo addosso e di disintegro" Insomma o lo stendi mentre corre nella "terra di nessuno" o ti arriva addosso.
Pensiamo proprio a questo e supponiamo di aver la mano (o il piede o il ginocchio) pesante, la mira ottima ed un ottimo senso del tempo.
Se è così, secondo me lo pigliamo "al volo" sulla testa o sulle gambe e lo buttiamo giù.
Ma lui non è scemo, sa bene che i cecchini di questo tipo sono molto pochi: conta sul fatto che possiamo anche beccarlo ma difficilmente il colpo sarà definitivo.
Quindi, se non vogliamo lottare, dobbiamo trovare il modo di cedere terreno e combattere in ritirata. Così possiamo colpirlo più volte e obbligarlo a ritirarsi. Adesso voglio fare qualche prova, ma se non abbiamo le spalle al muro potremmo fare mezzo passo indietro (o di lato) invece che fare lo sprawl e nel frattempo colpirlo coi pugni sulla faccia e sulla testa. Se noi continuiamo a muoversi, specialmente in tondo, lo teniamo sempre una mossa indietro e nel frattempo, se non cambia tattica, continuiamo a colpirlo. Può sopportare un paio di pugni ma cinque o sei no.
Oppure...se ci abbassassimo anche noi e gli afferrassimo le mani per poi andare in clinch stile thai?
Mah.